Capitolo 36 - Il Torneo Tre Maghi

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«Ora che vi siete tutti quanti sistemati vorrei fare un annuncio: Hogwarts è stata scelta per ospitare un evento leggendario, Il Torneo Tre Maghi» professò il preside

Un brusio sorpreso si mosse tra la folla, ma io non avevo idea di cosa fosse.

«Per chi di voi non lo sapesse, questo torneo chiama a raccolta tre scuole e da ognuna di essa viene scelto un solo studente per gareggiare in rappresentanza della scuola; voglio essere chiaro, queste prove non sono per i deboli di cuore e chi parteciperà se la vedrà da solo» si interruppe di nuovo «Ma ora limitiamoci a dare il benvenuto alle allieve della scuola di Beauxbatons e la sua preside, Madame Maxime»

Una decina di ragazze vestite d'azzurro fecero il loro ingresso nella Sala Grande, cappelli a forma di goccia e capelli setosi legati da una coda, fecero una coreografia dolce e delicata e attirarono completamente l'attenzione dei ragazzi di tutta la scuola; la loro preside era una gigante, un donnone alto e magro che aveva, senza dubbio, catturato l'attenzione di Hagrid, al suo arrivo Silente le fece il baciamano.

«E ora i nostri amici del nord, i superbi figli di Durmstrang e il loro preside il signor Karkaroff» presentò gli altri.

Altri dieci ragazzi ben piazzati, vestiti di marrone, spalle larghe e capelli rasati, portavano tra le mani un bastone e fecero acrobazie, salti e giochi col fuoco, mostrandosi duri come la roccia; il loro preside era un omone alto con il volto corrucciato e la barba folta, incuteva paura ma un po' di questa andò via quando quest'ultimo abbracciò l'anziano Silente.

Diedero il via al banchetto così spazzolai in fretta tutte le pietanze presenti sul tavolo, dalla pasta al sugo, alle cosce di pollo fino alla torta al cioccolato.

«Vorrei la vostra attenzione» ci richiamò il preside «Eterna gloria attende lo studente che vincerà il Torneo Tre Maghi, ma per guadagnarsela questo studente dovrà superare tre prove molto difficili e pericolose, perciò il Ministero ha deciso di imporre una nuova regola, che vi spiegherà il Capo dell'Ufficio per la Cooperazione Magica, il signor Bartemius Crouch» terminò.
Ad avvicinarsi sino al leggio, dove poco prima sostava il preside, fu un uomo alto, con i baffi e l'aria allegra, come stesse per comunicare una lieta notizia.

Ma non fece in tempo a proferire parola che scattò un temporale sopra le nostre teste e fu un uomo mai visto prima a fermarlo. Zoppicava, si poggiava su un bastone piuttosto particolare e aveva un'aria raccapricciante: un occhio finto con cui però poteva palesemente vedere, esso si muoveva, vestiti logorati e malandati, capelli lunghetti e oleosi, tanto da poter competere con quelli del professor Piton. Che uomo bizzarro.

«Quello, è Malocchio Moody!» disse Blaise con fare sicuro, come se conoscesse bene l'uomo, e come se anche i nostri compagni, ai quali si stava rivolgendo, sapessero di cosa parlava.

«Chi?» chiesi confusa.

«Un ex Auror, un cacciatore di maghi oscuri» mi spiegò Pansy.
Ex Auror ad Hogwarts? Cosa ci faceva? Aveva a che fare con il Torneo Tre Maghi?

«Dopo una lunga riflessione il Ministero ha deciso di non permettere di partecipare al Torneo a tutti gli studenti al di sotto dei diciassette anni» informò l'uomo.
Un boato di voci contrariate si spanse per l'intera sala, nessuno sembrava felice della notizia, sopratutto studenti ai quali mancava poco per avere l'età giusta ed iscriversi al torneo.

«È una sciocchezza» urlarono i gemelli, tanto da sentirli fino al mio tavolo.
Ma non erano i soli: dei Tassorosso stavano sbattendo le mani sul tavolo in segno di protesta e persino il tavolo dei Corvonero, che solitamente era il più pacato, sembrava essere in rivolta.

«Silenzio!» gridò Silente, mettendo a tacere tutti gli schiamazzi.
Prese un attimo di pausa, per poi mostrare a tutti noi Il Calice Di Fuoco.
«Chiunque volesse partecipare dovrà incidere il suo nome su un pezzo di pergamena e gettarlo qui dentro, chiunque verrà scelto però non potrà più tirarsi indietro, perciò non fatelo con troppa leggerezza» concluse il preside, invitando i suoi studenti a pensarci bene.

Oh beh, non erano di certo affari miei. Sarei beatamente rimasta in panchina a vedere qualche folle studente farsi ammazzare, divertente.

Alla fine della cena tornammo nei nostri dormitori e le tre serpi accompagnarono me e Pansy fino alla nostra camera da letto.

«Sarebbe davvero bello partecipare al torneo» esordì Blaise, esprimendo il suo parere su esso.
Facevo fatica a capire quale fosse la parte divertente del gioco.

«Io non sono molto interessato a dire il vero» affermò Malfoy, con aria distratta e noncurante.

Lui non era mai interessato a niente eh. Decisi di punzecchiarlo.
«Ah giusto, tu già ce l'hai l'eterna gloria» lo beffeggiai.

«Non sono il fratello del bambino sopravvissuto ma ho anche io le mie attenzioni» mi rispose sorridendo. Draco Malfoy mi aveva sorriso e, non solo non se l'era presa per la mia battuta, era stato in grado di rimanere al gioco. Wow, erano progressi.

Avevamo passato la serata a tirarci frecciatine, non ce l'eravamo presa, anzi, sembrava stesse diventano il nostro gioco, dopotutto.

Piccola Mezzosangue 2 || Draco Malfoy Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora