Mi avvicinai alla ringhiera in ferro battuto e notai che si vedeva gran parte della scuola e il
panorama era a dir poco mozzafiato.«È il mio posto questo, sai, in realtà agli studenti del nostro anno non è ancora permesso l'accesso» mi spiegò, iniziando a camminare avanti e indietro per il pavimento in legno.
«Dove siamo di preciso?» chiesi curiosa, guardandomi intorno. Eravamo nel castello, ma in un posto mai visto prima.
«Torre di Astronomia»
Torre di Astronomia, wow. Era mozzafiato.«È davvero bello qui» affermai incantata, sporgendomi per vedere ancora meglio il panorama.
Che Malfoy mi avesse portata li per spingermi di sotto? Pensai ridacchiando senza farmi notare.«Io di solito ci vengo quando sono giù e ho voglia di pensare» confessò, senza guardarmi in faccia.
«Chissà quante ragazze ci hai già portato qui» ridacchiai, pensando a quanto fosse attiva la sua vita amorosa. Draco Malfoy era uno dei ragazzi, se non il più bello dell'intera scuola, non c'era da sorprendersi che avesse sempre mille ragazze attorno.
«Nessuna a dire il vero» disse quasi turbato dalla mia semi battutina.
«Ti senti già più calma eh?» chiese dopo poco, sorridendo.«Onestamente si, questo posto è davvero il più magico di tutta la scuola» ammisi, contemplando le stelle.
«Ha un'aura speciale» sorrise.
Si poggiò su un rialzo davanti alla veduta e io mi sedetti dopo poco accanto a lui.«Perché mi hai portata qui?» domandai confusa e curiosa al tempo stesso. Cosa importava realmente di me, o dei miei problemi, a lui?
«Quello che stai vivendo non lo calmi con una tisana allo zenzero, ci voleva qualcosa di più» disse abbozzando un sorrisino. Lo seguii, e continuai a pensare a quanto fosse strano trovami a fare risatine con Malfoy.
«Si ma perché me, in fondo mi odi» gli chiesi, insistendo nuovamente.
«Andiamo Potter, non sei così sciocca da pensare seriamente che io ti odi» mi rispose ridendo.
Che avesse bevuto?
«Ammetto di trovarti abbastanza irritante e saccente la maggior parte delle volte, ma se ti odiassi non saresti qui ora, puoi starne certa»Saccente io? Ma quella era Hermione!
«Beh, non si direbbe da come mi tratti» lo punzecchiai.«Potter Woman, ti reputo una degna avversaria, ti va bene?» disse scocciato da me, che cercano una spiegazione che, evidentemente, non poteva darmi.
«Mi accontento» ridacchiai.
In poco tempo tornammo in silenzio.«Ti mancano i tuoi genitori?» domandò all'improvviso.
Cosa? Ma che razza di domanda era ora?«Beh si, insomma.. cosa c'entra ora?» chiesi sbigottita d'allargamento.
«Per sapere» rispose facendo le spallucce.
Strano, strano davvero quel ragazzo. Ma decisi di dargli una risposta più... complessa«Mi mancano ovviamente, ma ricordo così poco di loro, se penso alla figura dei miei genitori mi vengono più facilmente in testa le facce di Remus e Ninfadora sicuramente» confessai
«E con Potter come fratello invece? Come si sta?»
Era in vena di domande il ragazzo...
La verità era che forse sotto sotto voleva anche lui un Harry come fratellone nella sua vita. Sarebbe stata una scena esilarante!«Lui in se per se è fantastico, però certo, essere associata sempre alla sorellina del Prescelto non è tanto divertente» ammisi. Ero sincera, era tutto vero.
«Sai credo tu sia la gemella uscita bene, insomma, visto che sei una serpe»
Ridemmo insieme.
Quando rideva era bello da mozzare il fiato.
E quel pensiero non avrei dovuto farlo.«Malfoy, posso farti una domanda?» chiesi a un tratto.
Dopo tante domande da parte sua, toccava anche a me.«Spara» mi rispose.
«Perché quella sera te la sei preso così tanto? Ho solo detto che non sei cattivo, non era una cosa brutta in se per se»
Ci misi coraggio a porgliela, ma era tempo che volevo sentire come si sarebbe giustificato.Prese un bel respiro prima di iniziare a parlare.
«Potter vedi, i miei genitori nel mondo magico non hanno esattamente la fama di essere persone affabili e generose, vogliono io spicchi e mi faccia valere come hanno fatto loro, anzi, come ha fatto mio padre»«Sai che questo puoi farlo anche senza ferire?» gli feci notare.
«Sai quando cresci con gli ideali che i Mezzosangue e i Sanguesporco sono tutti gentaccia da eliminare, è difficile levare questa ideologia dalla tua testa» tentò di spiegarmi. Infatti.
Ero certa si trattasse solo di levarli, non ci cambiarli, perché lui di fondo neanche li aveva.«Eppure sono sicura che tu non lo pensi»
«Pff, tu non sai niente» disse sicuro di se.
«Stai provando a consolarmi, mi hai portato qui, consapevole del fatto che sono la sorella del tuo peggior nemico e sopratutto che sono una Mezzosangue» gli feci notare, rendendogli ovvio che era un gesto che una persona cattiva non avrebbe mai fatto.
«Questo non c'entra niente» si difese
«Ah no?» lo sfidai
«No» disse poco convinto.«Io dico di sì»
«Taci Potter» mi zittí.«Sai che ho ragione Malfoy» lo guardai dritto dentro gli occhi.
«Tu non sei cattivo, hai gli occhi trasparenti che parlano per te, forse la maschera dello stronzo funziona con gli altri, ma non con me, io non ci credo» gli confessai.
Rimase impalato e immobile a ripensare alle mie parole, chissà che rimuginava.
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Piccola Mezzosangue 2 || Draco Malfoy
RomanceSECONDO LIBRO DELLA RACCOLTA "Piccola Mezzosangue" *** In un solo anno la vita di Moon era cambiata radicalmente; andare ad Hogwarts le aveva fatto scoprire di avere una grande attinenza per quasi tutte le materie magiche e, a detta di molti profes...