Capitolo 63 - Fraintendimenti

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Erano passati due giorni di silenzi momenti di congedo, le lezioni erano terminate e trascorrevo il mio tempo quasi completamente con i Grifondoro, poi il restante tempo con Pansy ma avevo trascurato gli altri tre, il che mi dispiaceva, ma Draco era sempre riuscito a sfuggirmi quando provavo a parlargli.

All'esterno della scuola tutti salutavano, le alunne di Beauxbatons e gli alunni di Durmstrang sarebbero tornati nelle loro scuole e li avremmo senza dubbio persi di vista, il cortile proliferava di gente, mi voltai e vidi Krum consegnare un biglietto ad Hermione, probabilmente contenente il suo indirizzo per spedirgli un gufo; dall'altro lato Fleur e sua sorella che salutavano Ron, sempre imbarazzatissimo per i loro baci, quella scena riuscì a strapparmi un sorriso; e poi vidi Harry, girava per il cortile osservando tutti, come me, eravamo così simili a volte, così lo raggiunsi.

«Pensieroso Potter?» domandai avvicinandomi in maniera scherzosa a mio fratello.

«Sempre» ridacchiò, venendomi incontro.

«Mi mancava vederti sorridere» dissi sinceramente.
A questa frase mi lasciò un bacio in fronte

«Sai Moon, nel cimitero ho visto mamma e papà» mi confessò.

«E com'erano?» chiesi dolcemente.

«Bellissimi, mi hanno chiesto di prendermi cura di te» rispose sorridente.
Harry non aveva idea di quanto già facesse per me.

«Nel prenderti cura di me non hai mai fallito, anzi, riesci benissimo» sorrisi anch'io poggiandomi alla sua spalla.
Nessuno mai per me sarebbe stato come lui.

Sbucò fuori Ron da una finestra ed Hermione di fianco a lui.

«Credete che avremmo mai un anno tranquillo ad Hogwarts?» chiese il rosso, guardando l'orizzonte.

«No!» rispondemmo in coro tutto e tre.

«Già neanche io» ridacchiò.
«Ma cos'è la vita senza draghi?»

«Adesso tutto cambierà vero?» chiese Hermione.
Mio fratello poggiò una mano sulla sua spalla per incoraggiarla e annuii.

«Promettete di scrivermi quest'estate, anche tu Ronald» disse la riccia.

«Non lo farò, sai che non lo farò»
Dannazione quei due, che spettacolo erano insieme. Quanto ci avrebbero messo a dichiararsi?

«Beh io mi trasferisco alla Tana, quindi Herm vieni a trovare me» affermai io, rivolgendomi alla ragazza.

«Chi ti ha invitato? E se io non ti voglio?» mi provocò Ron in tono scherzoso, rivolgendomi un finto sguardo fulmineo.

«Vengo per i gemelli, mica per te» risposi facendogli la linguaccia. Poi però lo presi sottobraccio avvicinandomelo e poggiandomi alla sua spalla.

«Harry tu invece mi scriverai vero?» chiese ancora, rivolgendosi però a mio fratello.

«Sì certo, tutte le settimane» ridacchiò lui, in tutta risposta.

«Moon posso contare solo su di te» rispose esausta.

«Tranquilla bellezza, li metto in riga io, tutti e due» ridemmo tutti insieme per poi ammirare gli studenti delle altre scuole andar via.

Prendemmo i nostri bagagli e ci dirigemmo al binario, salutammo Hagrid alla stazione di Hogsmeade e salimmo sull'Hogwarts Express, era bello anche se stavamo tornando a Londra.

«Ragazzi scusate, torno subito, vado un attimo da Pansy» dissi ai tre per poi uscire dalla cabina per cercare la mora.

Una volta trovata mi sedetti difronte a lei, per fortuna era sola.
«Ciao bella» esordii.

«Finalmente ridi eh, sono tre giorni che sei cupa» mi fece notare.
Beh, mi sarei biasimata da sola onestamente.

«Lo so»

«Mi mancava la tua allegria» ammise sinceramente.
Anche a me mancava parlare con lei, nella maniera più sincera possibile.

«Volevo ringraziarti, questi giorni sono stata distante ma ho apprezzato il tuo sostegno anche se da lontano, sei un'amica Pansy» dissi per poi abbracciarla.

«Per te è il minimo» mi rispose lei, facendomi l'occhiolino.
«Però come ringraziamento ora mi aspetto di sapere che diavolo è successo di nuovo tra te e Malfoy»

«Ma che io sappia nulla»

«Nulla? Moon ma vi siete baciati vero? Perché non mi hai detto niente!» si adirò

«Non sapevo come avresti potuto prenderla!» risposi prontamente. Non sapevo nemmeno se Draco volesse farlo sapere in giro.

«Oh andiamo! Quello è come un fratello per me, sono curiosa» ridacchiò.

«Ma te l'ha detto lui?» domandai

«No a dire il vero ho ascoltato una sua conversazione con Blaise, se aspetto che le cose me le dica lui, divento vecchia» rispose alzando gli occhi al cielo riferendosi all'atteggiamento del biondo.

«Beh credo ci sia rimasto male perché ho evitato di parlare del fantomatico bacio l'altro giorno, è che ero distrutta per Cedric, non volevo evitarlo»

«Ecco magari baciarlo e illuderlo mentre stavi con un altro non è stata una mossa molto carina» pronunciò.

«Aspetta cosa? Pansy io non stavo con Cedric» precisai.
Stavamo uscendo, ma tra me e lui non c'era stato fondamentalmente nulla.

«Come no? E le questioni sull'amore e i sensi di colpa per lui?» chiese sbigottita.
Ma che aveva capito?

«Io mi sento in colpa proprio perché non lo amavo e non ho potuto regalargli la storia d'amore che voleva» gli spiegai, precisando il significato delle mie parole.

«Oh porco Godric!» disse sorpresa.
«Che succede?» chiesi confusa

«Moon, Draco pensa che tu sia così a pezzi per la morte di Cedric perché sei innamorata di lui»

Che diavolo ho appena sentito?
Ma davvero?

«Sul serio?»

«Si! Moon vallo a cercare, vi siete fraintesi» mi spronò.
Dovevo andare? Carpe Diem? Si, per forza.

«Vado, sai dov'è?» le domandai.

«Due carrozze più avanti dovrebbe essere»

«Grazie» dissi lanciandole un bacio con la mano per poi scomparire cercando Draco.

Piccola Mezzosangue 2 || Draco Malfoy Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora