Capitolo 50 - Giornate buie

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Studiando in una scuola di magia, annoiarsi sembrava essere veramente difficile, ogni giorno era contraddistinto da qualche cosa nuova da imparare e quando aleggiava calma nell'aria, i problemi sembravano essere dietro l'angolo.

Avevo avuto una settimana frenetica per fortuna, ma la verità era che avevo passato ogni singolo giorno ad evitare le serpi, qualunque scusa sembrava essere buona per non passare del tempo con loro; ovviamente si erano insospettiti quasi tutti, persino Theo era venuto un paio di volte a domandarmi se fosse tutto ok, ma la mia vera preoccupazione si era rivelata Pansy che, conoscendomi, ancora non credeva al fatto che io stessi giù per dei problemi che non riguardavano la scuola.

La scusa?
Qualche dolore di pancia dovuto alle mestruazioni che sembravano essere in ritardo, ma a dirla tutta,  non ero stata molto convincente.

«No! Ferma!» gridò una voce alle mie spalle.
Accidenti.
«Ora tu stai qua e non vai da nessuna parte»

«Pansy sono in ritardo per Trasfigurazione» svagai, tentando di muovermi così da concedermi il passaggio.

«Ah si? Wow stesso anno, stessa casa e seguiamo lezioni diverse? Strano» ironizzò, capendo la mia scusa.
Pansy era una persona particolarmente intuitiva, ma sembrava non voler proprio comprendere che non avessi voglia di parlare dei miei problemi con nessuno, e che quel nessuno, comprendesse anche lei.

«Guarda te la vita a volte» ridacchiai cercando, nuovamente, di fuggire.

«Invece di dirmi idiozie, perché non andiamo a berci un succo di zucca in cortile?» propose.

Da una parte sarebbe stato bello svagarmi un po', ma con lei sarei finita nuovamente a parlare di lui e il mio piano di distrazioni sarebbe miseramente fallito.

«Ma io-» tentai di dire, ma non finii di ribattere che mi portò fuori, trascinandomi per il braccio.

Più che una proposta, aveva l'aria di un "vieni e spiegami sennò ti picchio"

«Bene, ti ascolto» iniziò, sedendosi comodamente sul muretto.
«Voglio la verità, me la merito»

«Non ho nulla da dirti» feci le spallucce.

«Moon andiamo, è dalla sera del ballo che ci eviti, sembra di essere tornati allo scorso anno, dimmi che ha fatto» insistette.

«Che ha fatto chi?»

«Pensi che non ti si legga in faccia che stai così per Draco?» ridacchiò.
No no no, non era vero. Non stavo così per lui e sopratutto non c'era niente da vedere. Si vedeva? Cosa doveva vedersi esattamente?

«Pff ma figurati!» sbuffai guardando altrove.
«Non potrei mai evitarvi tutti per lui»

«Moon, non sei credibile» mi rise in faccia.
«Ti prego, almeno spiegami cos'è successo» piagnucolò

«Ti supplico..non insistere» la pregai, sperando capisse che non era proprio aria.

Sbuffò e si arrese.
«Senti, per sta volta passi.. ma se per colpa di quel biondo maledetto tu continui ad evitare anche me, giuro che svuoto le riserve di Piton e prendo tre litri di Veritaserum, ok?» minacciò.

«Ok ok» risi con lei alzando le mani in segno di resa, per poi congedarmi.

Andai successivamente a cercare Harry che sembrava essere in crisi per i tentativi falliti di aprire quell'uovo.

«Niente, non va» sbottò lui
«Ciao anche a te» dissi chiudendo la porta del suo dormitorio.

«Moon ti giuro che non so come accidenti fare» piagnucolò.
Ma tutti allegri oggi, senza pensieri sopratutto.

«Hai provato a cercare da qualche parte?» domandai.

«Niente, nè un indizio, nè un pezzo di pergamena, nè un segnale, niente di niente» sbuffò esausto.

«Sai se gli altri concorrenti del Torneo sono riusciti ad aprirlo?» gli domandai.

«Si! Tutti tranne io!» rispose scoraggiato buttandosi sul letto.
Beh quelli però avevano oltre i 17 anni e tanta esperienza in più di lui, almeno negli incantesimi, era biasimabile.

«E allora una sorella che si frequenta con un Campione Tre Maghi che ci sta a fare?» domandai ridendo.
«Chiedo a Cedric se vuoi»

«Se voglio? Mi prendi in giro» rise per poi abbracciarmi.
«Approposito di Diggory, come vanno le cose?»

«Vanno..credo» risposi incerta, grattandomi la nuca, in palese difficoltà.

«Cioè?» chiese confuso

«Sto bene insieme a lui, è simpatico»
Simpatico. Anche Adrian Pucey e Dean Thomas erano simpatici, eppure non ci uscivo. Non aveva l'aria di essere la descrizione di qualcuno che poteva interessarmi.

«Non mi sembri molto presa, o sbaglio?» disse accennando un sorriso.

«Sono presa, però più come amico, penso» mi grattai nuovamente la testa.
«Non lo so! Basta domande!» sbuffai

«Va bene va bene, non chiedo più» mi tirò sul letto accanto a lui e iniziò ad accarezzarmi i capelli.

Non c'era posto nel mondo dove mi sentissi più al sicuro, se non tra le braccia di mio fratello.

Piccola Mezzosangue 2 || Draco Malfoy Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora