Capitolo 43 - L'Ungaro Spinato

4.4K 235 68
                                    

Era il giorno della prima prova, attesissimo da tutti e io stavo per svenire dall'ansia, ero più preoccupata dei concorrenti.

«Vieni con me Moon» disse prendendomi per il braccio la riccia.

«Ma dove andiamo?» chiesi spaesata
«Devo parlare con Harry» rispose nervosa

«Adesso? Sei impazzita, non possiamo accedere al tendone» le feci notare.

«Sono stata assente, non l'ho aiutato in questi giorni, devo rimediare, scusarmi»
Oh wow, però Hermione, complimenti, vedo che ti è tornato in mente di avere un migliore amico che rischia la vita.

«Però, te ne sei ricordata presto» sprezzai acida.
Mi guardò corrucciata.

«Senti sono acida e odiosa, lo so, prenderei a pugni chiunque dal nervoso» mi finsi scusante, ma in realtà era solo il momento meno adatto per discutere.

«Più passano i giorni e più diventi una serpe, sarò ripetitiva ma è così» disse ridacchiando.

Così ci avvicinammo al tendone dove risiedevano i quattro campioni.

Hermione si avvicinò e iniziò a parlare con Harry, finché non gli saltò addosso per abbracciarlo; gli lasciai due minuti per parlare e nel frattempo salutai gli altri concorrenti.

«Ei Cedric» lo salutai
«Moon!» disse raggiante

«Volevo augurarti buona fortuna per questa prima prova»

«Beh terrò molto stretto il tuo augurio, se non ci fosse stato tuo fratello sarebbe stato più semplice essere il tuo favorito» sorrise.
Cedric Diggory, ci stava davvero provando con me?

«Chi dice che non lo sei» risi facendo la finta ingenua
«Allora ti lascio preparare»

«Moon» mi richiamò
«Se un giorno di questi ti va, magari andiamo a berci una Burrobirra»

«Mi farebbe molto piacere» gli sorrisi.
Mentre mi dirigevo verso Harry entrarono Silente, Barty, Karkaroff, Maxime e Gazza, il preside ovviamente iniziò subito a parlottare.

«Sebbene la presenza di queste due splendide fanciulle non mi dispiaccia, devo chiedervi di abbandonare il tendone» sentenziò il preside

Harry mi strinse forte e mi lasciò un bacio sulla fronte.
«Andrà tutto bene, vedrai» mi sorrise

«Questo lo dico io a te. Sta attento» gli dissi con occhi lucidi per poi andarmene.

Uscii fuori e mi sedetti tra lei e Ron sugli spalti, anche se il roscio rivolgeva a malapena la parola anche a me.

«Herm io non ce la faccio, andiamo a portarlo via di lì» piagnucolai

«Harry è forte..e coraggioso, ce la farà vedrai» disse Ron, intromettendosi.
Wow ma allora non era tutto perduto qua.

«Credevo lo odiassi» replicai.
«C'ho provato, ma è il mio migliore amico e non potrei mai» mi disse sorridendo

Così i partecipanti iniziarono a prendere le uova dalle grinfie del Drago, Fleur con il suo Gallese Verde, Viktor con il suo Petardo Cinese, Cedric con il suo Grugno Corto Svedese e mancava solo Harry.

Ed eccolo lì, con quel maledetto Ungaro Spinato, sembrava così dannatamente pericoloso, stringevo forte la mano destra ad Hermione quella sinistra a Ronald mentre sentivo lo sguardo di Malfoy addosso dalla banchina laterale.

La coda spinata e le fiamme del Drago passavano a pochi centimetri dalla faccia di mio fratello e sentivo il cuore in gola.

«La bacchetta Harry! La bacchetta!» urlò Hermione

«Accio Firebolt!» disse lui è appena arrivò iniziò a volare in sella alla scopa.
Scomparì totalmente dalla vista di tutti noi poiché il Drago riuscì a liberarsi dalle catene.

«Moon, sta bene» disse Ron abbracciandomi

Ero in trance, non capivo nulla, volevo solo sapere dove diavolo fosse finito mio fratello che non accennava a tornare.

Fece poi il suo ingresso trionfale Harry, mi strinsi in mezzo ai due e mi scese qualche lacrima di gioia, mio fratello poi afferrò l'uovo e poco dopo ci trovammo a festeggiare nella sala comune di Grifondoro.

Mentre tutti urlavano e battevano le mani notai Ron, in disparte, così mi avvicinai a lui.

«Ei»
«Ciao» sorrise

«Volevo ringraziarti per il supporto morale di prima» gli dissi

«È il minimo che possa fare per farmi perdonare, sai per come ti ho ignorato in questi giorni»
Finalmente Ronald Weasley era rinsavito! Per fortuna però, peccato che non fossi esattamente la prima persona con cui doveva rimediare.

«Non credo tu debba chiedere scusa a me» allusi dandogli una pacca sulla spalla.

Harry aprì quell'uovo e uno stridulo e insopportabile suono arrivò dal suo interno.

«Miseriaccia che cos'era?» disse Ron ad alta voce
Tutti si voltarono verso di lui perciò lo incoraggiai ad avvicinarsi ad Harry.

«Tu non sei così squilibrato da mettere il tuo nome nel Calice di Fuoco» gli confessò il rosso.

«Ci sei arrivato, ci hai messo un po'» rispose sarcastico.

«Non ero l'unico a pensare quelle cose, parlavano tutti alle tue spalle»

«Mi fa piacere» disse Harry

«Almeno ti ho avvertito dei draghi» provò a rimediare.

«Hagrid mi ha avvertito dei draghi» sentenziò

«No no io, non ti ricordi più? Ho detto a Hermione, di dire a te, che Seamus aveva detto a me, che a Calì era stato detto da Dean, che Hagrid ti cercava» si bloccò «Seamus non mi ha mai detto niente, è da me che è partita la cosa, speravo di farmi perdonare» disse abbassando la testa.
Che ha detto?

«È una cosa da matti» rise Harry

«Si si va tutto bene però vi prego, non litigate mai più, siete insopportabili» affermai esausta abbracciandoli entrambi

Piccola Mezzosangue 2 || Draco Malfoy Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora