Le lezioni ormai erano cominciate e dovevamo necessariamente ingranare per non trovarci indietro con la roba da studiare che, rispetto allo scorso anno, sembrava davvero triplicata.
Per cominciare avremmo avuto la prima lezione con il nuovo professore, che metteva davvero i brividi.
Avete presente il tipo losco che aveva fatto il suo meraviglioso ingresso in Sala Grande la sera della spiegazione del Torneo Tre Maghi? Esattamente lui. Beh, anche se fosse stato un buon insegnante, non avrebbe mai potuto prendere il posto di Remus, lui era imbattibile.Una volta in classe io e Pansy ci sedemmo al secondo banco della fila dal lato della finestra, dietro di noi vennero Draco e Theodore.
«Alastor Moody, ex Auror, scontento del Ministero e nuovo insegnante di Difesa Contro le Arti Oscure» si presentò «Sono qui solo perché me l'ha chiesto Silente»
Beh, gentile.
Finì di scrivere alla lavagna le sue informazioni e poi lanciò il gessetto contro la scrivania, facendolo rompere in due parti.«Quando parliamo di Arti Oscure io sono per la pratica, qualcuno di voi sa dirmi quante sono le maledizioni senza perdono?» chiese lui, parlando in modalità razzo. Perché correva tanto?
«Tre signore» rispose Hermione.
C'era al mondo qualcosa che quella ragazza non sapesse?«E si chiamano così perché?» domandò ancora lui
«Perché sono imperdonabili, l'uso di una di queste..» provò a dire la riccia, che venne interrotta dalla sua voce.
«Ti procura un biglietto di sola andata per Azkaban!» urlò proseguendo a scrivere sulla lavagna.
«Per il Ministero siete troppi giovani per saperne di più, non sono d'accordo! Dovete sapere a cosa andate incontro!» sbraitò frustrato. Sembrava aver del serio rancore nei confronti dell'intero Ministero della Magia, probabilmente aveva i suoi motivi, dato che in passato aveva lavorato senza problemi al suo interno, da quel che avevamo capito.Dopo poco iniziò a girare per la classe.
«Allora Weasley, in piedi!» urlò, e Ron si alzò «Dicci una maledizione»«Beh mio padre me ne ha spiegata una..» balbettò il roscio «La maledizione Imperius»
«Ah si tuo padre la conosce bene, ora vi farò vedere» rispose impaziente avvicinandosi a uno dei suoi barattoli di vetro e tirando fuori dal suo interno una piccola creatura.
Prese il minuscolo insetto, quella specie di ragno, e iniziò a farlo saltare ovunque, volare sulle teste dei nostri compagni, fino quasi ad annegarsi, facendoci rendere conto di quanto effetto facesse effettivamente quella stregoneria su chi la riceveva.Maledizione Imperius, schiere di maghi e di streghe che sostenevano di aver agito al fianco di Tu-Sai-Chi perché sotto l'effetto di essa, pazzesco. E se fosse vero? E se non lo fosse?
Incredibile che ti facesse fare proprio tutto ciò che voleva, che ti rendesse così manipolabile da essere totalmente sotto il suo controllo.
«Paciock, in piedi, dicci pure» disse notando la mano alzata del moro, che si era offerto di elencargliene un'altra.«C'è la maledizione Cruciatus» balbettò Neville, incerto.
«Guarda qua: Crucio» pronunciò rabbioso, scagliando la tortura contro la povera creatura.
Il ragazzo iniziò a contorcersi alla vista della sofferenza dell'insetto che, a sua volta, sembrava avvolto in una stretta mortale, come se fuori dalla bacchetta di Malocchio uscisse un filo spianato che legava l'esserino fino quasi a volerlo soffocare; alla vista mi resi conto di quanto potesse essere tremenda una sorte del genere e come potesse esistere un incantesimo tanto crudele, feroce e disumano e sebbene tutti avevano sguardi sconvolti, il Grifondoro sembrava decisamente più toccato di noi altri.«La smetta! La smetta! Non vede che lo fa star male?» urlai vedendo Neville contorcersi dal dolore. Perché mai infliggere tanta pena agli occhi di un povero studente?
Si avvicinò lentamente al mio banco, che condividevo con Pansy e poggio l'insetto sul mio libro.«Forse tu sai dirci l'ultima, signorina Potter, dovresti conoscerla bene» disse fermandosi avanti a me.
Scossi la testa in segno di negazione, stavo per piangere da dolore che mi aveva procurato la tortura di quell'insetto, e non sarei stata lì a parlare di come era stato quasi ucciso mio fratello.«Avada Kedavra!» urlò.
«L'anatema che uccide, si sa che una sola persona è sopravvissuta a questo incantesimo...ed è in questa stanza» disse rivolgendosi ad Harry. Ecco dove voleva andare a parare.Quell'orribile lezione durò ancora qualche minuto e appena fu terminata me ne andai in cortile, evitando i richiami dei miei amici e lo sguardo di chiunque mi capitasse a tiro.
«Moon!» urlò Pansy.
«Ei fermati» disse prendendomi per il braccio«Sto bene» mi affrettai a specificare, volevo stare sola, non volevo domande.
«Guarda che io non ti ho chiesto nulla» rise
Abbassai lo sguardo.«Posso sapere che è successo? Perché sei scappata via?» chiese premurosa. Quella ragazza sembrava sempre una stronza colossale, eppure..
«Non lo so io..» sbuffai
«Parlare di quelle maledizioni è difficile per me» dissi riabbassando lo sguardo. Era vero.«Lo immagino insomma-»
«Non solo per i miei genitori» dissi interrompendola.
«Insomma voglio dire, mio fratello è stato colpito da quella maledizione» risposi guardando altrove. Harry poteva morire, più ci pensavo, più soffrivo.«Ma ora sta bene Moon, è stato fortunato» cercò di consolarmi.
«Quando ha ucciso quell'insetto..io ho sentito uno strano dolore alle tempie» confessai, massaggiandomi nuovamente la zona indolenzita.
«Sono stati solo la paura e i brutti ricordi, vedrai» rispose accarezzandomi premurosamente la schiena.
Pansy, sapeva essere davvero una grande amica.«Moon» mi richiamò una voce.
«Mi hai fatto preoccupare» disse.«Vi lascio soli» sorrise a entrambi Pansy
«Grazie» ricambiò mio fratello
Fu così che la mora se ne andò.«Che succede?» mi chiese
«Harry mi sono sentita così strana, ho sentito un dolore fortissimo e-» rimasi bloccata dal suo abbraccio.«Moony è normale, sono i brutti ricordi. Va tutto bene, sta tranquilla» mi rassicurò, stringendomi poi forte a se.
«Harry non voglio fare mai più lezione con quell'uomo, è malvagio, ha visto il male negli occhi» confessai, con un pizzico di lagno nella voce.
«Lo ha visto, ma è grazie a lui se molto gente che ha fatto del male ora è ad Azkaban» mi fece riflettere.
«Dai ora andiamo»Andare dove? Uff, ero già esausta.
«Dove andiamo Harry, ho mal di testa» lagnai«Mamma mia che scansafatiche, andiamo da Hagrid a prendere un thè dai» insistette.
E finì poi trascinandomi con se dal guardacaccia.
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Piccola Mezzosangue 2 || Draco Malfoy
RomanceSECONDO LIBRO DELLA RACCOLTA "Piccola Mezzosangue" *** In un solo anno la vita di Moon era cambiata radicalmente; andare ad Hogwarts le aveva fatto scoprire di avere una grande attinenza per quasi tutte le materie magiche e, a detta di molti profes...