Love me or Hate me

CAPITOLO 26

Clarke Pov's
Sembra tutto un sogno, un meraviglioso sogno dalla quale non voglio svegliarmi.
"Buongiorno principessa".
Bellamy è già sveglio e lo sembra da un bel po'.
"Ehy già sveglio?" Mi rannicchio sul suo petto.
"Eh si, mi piace guardarti mentre dormi" mi bacia la fronte e subito dopo le labbra.
"Stanotte è stato stu-"
"Ehy, sono tornataaa" una voce troppo familiare ci interrompe urlando ma siamo così comodi che non ci muoviamo: OCTAVIA.
"Bellamy sei in soggiorno? Oh mio dio Clarke Bellamy siete" si avvicina a noi con le mani agli occhi "siete nudi per la miseria" ci dice ancora per poi girarsi dall'altra parte.
Io e Bellamy ci guardiamo e capiamo che è giunto il momento di rivestirci.
Octavia si rigira e parte con le domande a raffica ma la principale è:
"Da quando?"
"Sorellina mia comunque ben tornata, e la risposta alla tua domanda è da qualche giorno" dice Bellamy andando verso di lei per abbracciarla.
Io rimango li a guardare la scena e appena si staccano parlo anche io
"O' come mai già qui?" Le chiedo andando anche io ad abbracciarla.
"Volevo farvi una sorpresa ma a quanto pare l'avete fatta voi a me e poi c'è quindi siete rimasti a letto fino alle 15" dice lei ridendo.
"Oddio sono già le 15?" Dico io entrando in panico.
Bellamy mi guarda confuso.
"Ho il turno, ma prima devo passare dall'amministratore per pagare l'affitto" dico io prendendo la giacca.
Do un bacio a Octavia e poi un altro a Bellamy ma lui mi ferma e mi tira indietro per darmene un altro.
"Ti amo"
"Anche io"
"Siete disgiustamente teneri" dice O' per poi chiudere la porta.

Sono appena arrivata a lavoro e finalmente ho pagato la mia parte d'affitto....ho tolto un peso.
Nate mi aspetta con le braccia incrociate.
*Cavolo la ho fatta grossa*
"Scusa, non accadrà più" gli dico con il fiatone.
Però oltre al suo sguardo noto che alle sue spalle c'è un altra ragazza ma non è Lexa.....strano lei è sempre qui a quast'ora.
"Clarke va bene sta volta sei perdonata, come hai notato Lexa non c'è, per motivi familiari ha dovuto lasciare il lavoro" dice lui allungando la mano verso la ragazza nuova.
"Ecco la sostituta, si è presentata proprio al momento giusto, lascia che ti presenti Echo" continua lui.
Io rimango  scioccata, non so che cosa dire, che cosa potrei mai dire a una ragazza che ha causato così tanto dolore a Bellamy?
"Nate, io e Clarke ci conosciamo già, sono la ex del suo attuale ragazzo"dice lei tranquillamente.
Nate rimane ancora più scioccato di me e si limita a sorridere imbarazzato.
Io invece mi limito ad annuire e indossare il grembiule.

*6 p.m*
Ho quasi finito il turno, l'aria con Echo sta diventando pesante.
Nate se ne è appena andato e in questo bar quasi del tutto vuoto rimaniamo io e lei.
*driin driin*
Il campanello d'entrata suona.
Bellamy.
"Ehy, il mio turno è quasi finito, aspettami fuori" gli  dico sperando che non abbia visto Echo.
"Ehila, tranquilla ti aspetto qui" mi dice lui ancora determinato.
"Clarke cosa desidera il cliente appena entrato?" Eccola.
Echo.
"Echo?" Dice Bellamy alzandosi dallo sgabello.
"Lavoro qui" dice lei secca.
Non so cosa dire o fare.
"Ecco sono le 18.30, Bell andiamo" tolgo il grembiule in fretta e ce ne andiamo.
Per tutto il tragitto fino a casa lui non dice nulla.
"Bentornati, ho fatto la pizza e mentre la mangiamo mi raccontate tutto" dice O' euforica.
"Non ho fame grazie" dice Bellamy dirigendosi in camera sua sotto gli occhi interrogativi di O'.
Mi avvicino a lei e mi limito a scuotere le testa.
"Echo" basta questa parola per far capire a Octavia tutto.
Ci sediamo entrambe e cominciamo a parlare di tutto quello che è accaduto in questi giorni.
Le racconto di Murphy e Raven, della casa e dello sgabuzzino di Murphy dove è cominciato tutto e poi di Echo: del giorno della tempesta fino ad oggi.
"Quindi la ex di Bellamy è qui e lavora con te" dice lei prendendo della coca cola.
Io annuisco e faccio lo stesso.
"Ma non mi torna una cosa, se lui ora sta con te come mai rivedendola li ha causato tutto sto caos?" Dice lei.
Non so cosa inventarmi, non posso dirle la verità sul motivo della sua reazione e quindi mi limito ad alzare le spalle e lei annuisce.
Dopo un po' di silenzio ecco la bomba.
"Ho baciato Jasper" urla lei.
"Che cosa?" Urliamo io e Bellamy appena sceso dalle scale.
"Lo ho baciato".

Octavia Pov's
*due giorni prima*
"Jas posso chiederti una cosa?" Gli chiedo.
Siamo soli, seduti sulle sedie fuori alla veranda della casa dei genitori di Monty e quest'ultimo è dentro ad aiutare Harper per la cena.
"Certo dimmi" dice lui.
"Perché hai smesso di sentirti con Maya? Te lo chiedo perché non hai dato spiegazioni a nessuno e magari visto che in questi giorni noi due stiamo legando molto magari potresti dirmelo" dico spostando la sedia più vicino a lui.
"È proprio per questo che non te lo dico, rovinerei tutto" dice lui passandosi le mani fra i capelli.
"Dai, tu mi hai aiutato a superare quasi del tutto Lincoln e te ne sono etermamente grata, puoi dirmi qualsiasi cosa" gli dico prendondoli la mano.
"Octavia io ho provato a sentirmi con altre ragazze ma non ce lo fatta...poi con Maya la relazione si stava evolvendo ma anche li non ce lo fatta"
Sospira "Octavia tu mi piaci, mi piaci fin dal giorno in cui Bellamy ci ha presentati, tu mi vedi solo come un amico e non posso farci nulla e come hai fatto tu io devo superarla" dice diventando rosso come un pomodoro.
Non so cosa dire.
In questi giorni lo ammetto io e lui abbiamo passato la maggior parte del tempo insieme e abbiamo parlato di noi e delle nostre vite.
"Lo so è stupido, ma Octavia tu sei solare, gentile, sempre sorridente e cavolo sei stupenda" continua lui.
I nostri visi si stanno avvicinando.
Lui guarda le mie labbra ma poco dopo si allontana.
No, devo ricominciare....al diavolo basta.
Lo prendo per il colletto senza fargli male e lo bacio.
Lui però si stacca.
"O' se fosse stato così facile mi sarei dichiarato mesi e mesi fa" dice sorridendo. "È un momento di debolezza, non illudermi" ritorna serio.
Si alza e se ne va.
Non so perché lo ho baciato ma ho seguito il cuore.
Non penso di averlo baciato soltanto per un momento di debolezza.
Ho una confusione in testa formidabile.