CAPITOLO 5

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Clarke Pov's
Sono tutti ubriachi, non capisco più niente ma sono in grado di ragionare più o meno. Sto ballando con questo ragazzo: Finn, mi ha invitato a ballare e io ho accettato, è molto carino ma anche molto ubriaco. Dopo poco cominciamo a baciarci quasi violentemente e la cosa non mi dispiace, poi però la cosa sfugge di mano e comincia a toccarmi dappertutto, io inizialmente lascio stare ma dopo comincia a farmi male. Lo sposto ma lui se frega.
"Finn basta"
"So che ti piace piccola" dice lui senza smettere di palparmi.
"Smettila ho detto, è stato uno sbaglio devo andare" me ne sto per andare quando mi prende per il polso facendomi ancora più male.
"Dai vieni tanto sei come le altre puttanelle" a quella frase lo guardo e gli tiro uno schiaffo.
Lui sta per replicade facendo altrettanto quando all'improvviso Bellamy gli sferra un cazzotto sotto il mento facendolo cadere e subito dopo avverte la sicurezza.
"Gra..zi..e" dico io in preda a un pianto, ma sono ancora ubriaca da non riuscire a controllare le parole che escono dalla mia bocca.
"Andiamo, ti porto a casa" dopo aver avvertito gli altri che andaviamo a casa mi mette in macchina, mi allaccia la cintura e ce ne andiamo.
Durante il tragitto Bellamy non apre bocca, è incazzato nero.
"Bellamy, scusa non volevo rovinarti la serata mi dispiace" dico io
"Ma va tranquilla principessa ero venuto per tenerti d'occhio dopo tutto e guarda un po', direi missione compiuta" dice lui sorridendo e poi ritornando serio a guardare la strada.
"Lo conosci quello?" Dice lei
"Quello stronzo è lo stesso che fece le stesse cose che ha fatto a te a Octavia" da un colpo sul manubrio e quindi decido di stare zitta e addormentarmi.

Bellamy Pov's
Clarke si è appena addormentata, e ripete le parole: ci vediamo fra un mese mamma papà.
Penso subito che forse fra un mese i suoi vengono a trovarla e così potrò vedere da chi ha preso il carattere determinato, cosi maledettamente determinato.
Arriviamo a casa, non voglio svegliarla e cosi la prendo in braccio e la porto in camera, ma prima di varcare la soglia mi viene in mente mamma....non metto piede li dentro da più di tre anni. Decido cosi di metterla sul mio letto e io quindi sul divano. "Fermo" una voce strozzata dal pianto mi fa girare.
Clarke con le lacrime che le bagnavano il viso. "Puoi rimanere qui non voglio rimanere ancora sola" tira su col naso "mi hanno abbandonata tutti".
Mi avvicino e mi siedo sul letto
"Rimango solo 5 minuti"

*4 a.m.*
"Eh eh eh" mi sveglio di colpo e noto Octavia sulla porta di camera mia e poi noto anche che sono abbracciato a Clarke, nel mio letto, nella mia stanza, sotto le coperte. *cazzo mi sono addormentato*
"Come è il detto ? Da odio a amore? Beh è successo abbastanza in fretta visto che vi conoscete tre giorni"
Mi alzo e sento l'imbarazzo scorrermi persino nelle vene.
"Nono per carità, non è come sembra"
Dico io in preda al panico.
"Ah no? E come sembra big brother?" Dice lei ormai esaltata.
Le spiego di Finn, dell'alcol, della stanza di mamma, della proposta di rimanere per un po' li con lei per non lasciarla sola ecc..
Octavia annuisce... in fondo quella è la verità.
Devo passare tempo lontano dalla princi- Clarke, questa è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.

Love me or Hate meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora