CAPITOLO 19

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Bellamy Pov's
È passata quasi una settimana dall'incidente.
Fra una cosa e l'altra ci siamo messi d'accordo per il funerale e lo abbiamo fatto tre giorni dopo il ritorno a casa di Clarke e John, è stato molto commovente, tutti noi abbiamo provato a trattenere le lacrime ma l'affetto per Lincoln ci ha fatto scoppiare, ci siamo riuniti tutti attorno a lui e abbiamo detto le parole  che lui diceva sempre scherzando dopo ogni nostra uscita di gruppo
"Ci rincontreremo".
Per il verdetto dell'incidente è stata più  dura, eravamo riuniti tutti a casa mia, di O' e di Clarke e d'un tratto il telefono squillò.
"Buon pomeriggio, parlo con il signor Blake?"
"Salve si sono io, avete notizie?"
"Abbiamo nuove notizie si: la signorina Griffin era sobria e la sua versione regge e dopo quello che abbiamo scoperto a quanto pare regge anche la sua" dice lui
"E cosa avreste scoperto?"
"Il signor Kane, l'uomo alla guida dell' altro veicolo aveva escogitato tutto, voleva suicidarsi, abbiamo trovato una lettera a casa sua mentre la famiglia cercava gli effetti familiari, su scritto c'erano parecchie motivazioni ma quella principale è stata: ho parecchi debiti, dietro ogni mio sorriso c'è un debito da pagare, e io sorrido spesso."
Dopo la telefonata aggancio e comunico tutto ai miei amici.
Erano tutti sollevati tranne Clarke.
Lui era il suo capo ma lei non sapeva che aveva tutti questi problemi ma ormai non sembra sconvolgerla più niente.
"È finita"
"Si cavolo"
"Grazie a dio"
"Torniamo a vivere"
"Si cazzo"
Ci siamo riabbriacciati tutti e  dopo una notte di chiacchiere e risate ognuno è ritornato a casa propria.

*Oggi*
Nuovo giorno.
L'incidente sembra soltanto un brutto ricordo che ha lasciato un segno all'interno di tutti noi, Octavia è voluta partire con Jasper Monty e Harper per staccare la spina dalla frenetica città di New York e così io, Clarke, Murphy (ancora ingessato) e Raven ne abbiamo approfittato per andare nel vecchio appartamento della ragazza coda di cavallo per trascorrere il week and fuori città.
Ora siamo tutti e quattro in macchina, Raven essendo l'unica a sapere la strada ha deciso di guidare mentre Murphy le sta affianco.
Io e Clarke siamo dietro e ogni tanto li guardiamo e pensiamo che quei due si amano ma non se lo dicono. Rapporto odio e amore.
*Perché mi ricorda qualcosa?*
"Murphy hai detto a Clarke e a Bell del tuo calendario?"  dice Raven rompendo il ghiaccio.
"Calendario?" diciamo in coro io e lei.
"Meglio di no" dice lui.
"Dai, lo ho visto mentre lo mettevi in valigia" dice lei guardando lo specchietto  " quello con le tue foto abbinate a ogni mese dall'anno".
"Oddio Murphy devi farcele vedere" dico io e Clarke annuisce.
"Dovrete intrufolarvi in camera mia e frugare fra la valigia per vedere quel calendario"  dice lui ironicamente e noi ridiamo.
Mi era mancato essere cosi felice.
Spero che Octavia se la stia passando anche lei bene. Se lo merita.

Dopo quasi un ora di auto siamo arrivati e dopo aver aiutato Murphy ad entrare aiuto anche le donzelle con le valigie.
"Grazie" dice Clarke guardandomi dalla testa ai piedi.
*adoro quando mi guarda cosi*
"Grazie Blake" urla Raven.
"Sempre sublime tu cara"  rido io.

È ormai sera e ognuno è nella propria stanza apparte Murphy che è andato in bagno, e conoscendolo non uscirà per una buona oretta se non due.
Decido così di andare a prendere quel dannato calendario.
Attraverso il corridoio che porta verso la sua stanza e proprio mentre entro noto che c'è già qualcuno.
"Clarke che ci fai qui?" Le lo chiedo ma so benissimo che cosa ci fa li.
"Per il tuo stesso motivo" dice trattenendosi dalle risate.
Cerchiamo ovunque ma del calendario non c'è traccia.
"Bellamy li senti?" Dice lei
"Si deve essere Murphy, si sarà dimenticato qualche crema come al solito" dico io anche se conoscendolo me lo sarei aspettato. "Entriamo qui"
Dopo pochi secondi ci ritroviamo in uno stanzino porta vestiti minuscolo dove a mala pena ci stiamo io e lei.
"Eccolo shh" dico io senza accorgermi che sono vicinissimo al suo viso.
Rimaniamo a guardarci. I soliti sguardi che durano secondi ma sembrano durare una vita. Ci avviciniamo ancora.
Clarke ha una ciocca sul viso che le copre gli occhi.
Prendo la forcina per capelli che porto sempre dietro e le la metto fra i capelli.
"Ecco perché te la porti sempre dietro" dice lei sussurrando.
Ci stiamo avvicinando ancora di più. Sembriamo calamite.
Non ci siamo nemmeno accorti che la luce è spenta e quindi Murphy se ne è andato.
*non voglio rovinare tutto, ma cavolo ha ragione Octavia sono cotto di sta ragazza*
Mi allontano un po'.
"Clarke dovremo uscire, se ne è andato" dico io. Che stupido che sono.
"Hai ragione....ehm usciamo" noto sul suo viso qualcosa. Delusione?
Ci guardiamo un ultima volta e dentro di me qualcosa scatta.
"Al diavolo, basta giocare" le dico io.
Le prendo il volto e la bacio.
Un bacio appassionato e lei ricambia, metto le mani attorno ai suoi fianchi mentre lei tiene il mio viso.
Per esserci poco spazio devo dire che non è male, anzi è meraviglioso.
Non avrei mai pensato di darle il primo bacio in uno sgabuzzino...e sopratutto di Murphy.
Anzi non avrei mai pensato di baciarla in generale.
Smetto di pensare e continuo a baciarla.
Non riesco a staccarmi.

Love me or Hate meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora