CAPITOLO 30

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Clarke Pov's
Ritorno a casa e comincio a disegnare..le linee pian pian formano un volto, quello dei miei genitori; quanto vorrei che fossero qui a dirmi cosa fare.

*Dopo mezz'ora*
"Clarke posso entrare" sembra che Octavia sia tornata
"Sei sola?"chiedo andando verso la porta per aprire.
"Si sono sola" però lo dice in un modo strano.
Apro la porta e una persona viene spinta verso di me e subito dopo la porta si chiude a chiave da fuori.
Alzo gli occhi per vedere chi fosse e ovviamemte è l'unica persona che non volevo vedere.
"Clarke lasciami spiegare" dice Bellamy avvicinandosi a me ma io mi allontano verso la porta.
"Non c'è nulla da spiegare e ora Octavia fammi uscire so che mi senti" dico urlando.
"No parlate e risolvete" dice lei e sento i suoi passi allontanarsi.
Mi giro verso Bellamy e sul suo viso noto delle chiazze rosse sotto gli occhi....ha pianto?
"Clarke guardami ti prego"
Non riesco nemmeno a guardarlo in faccia per più di qualche secondo.
"Non ti è bastato lo schiaffo? Bellamy lasciami in pace, io per te ero solo un divertimento di qualche giorno, io mi sono fidata di te, tu mi hai raccontato le cose che ti sono successe dopo la fine della relazione con Echo......e poi scopro che il giorno prima di incontrarmi ci sei andato a letto" dico tutto d'un fiato.
"È stato uno sbaglio, volevo dirtelo na avevo paura di rovinare le cose fra noi" Dice lui
"Beh ora che cosa è successo? E non esiste più un noi" dico io cercando di aprire la porta.
"E che fine ha fatto il *siamo una cosa sola*? Dice lui avvicinandosi a me.
"Sai non sei l'unico che commette sbagli".
Sembra rassegnato
"Va bene ho capito, tu mi odi, ma Clarke io t-" si ferma e dalla tasca prende una forcina per capelli e me la da per aprire la porta.
Esco prima io e subito dopo lui, Octavia cerca di bloccarci ma Bellamy  scuote la testa.
Si è arreso.
"Vado da Murphy" dice per poi prendere la giacca e uscire.
Octavia vorrebbe farmi troppe domande ma al momento preferisco restare sola e notando il mio sguardo mi accenna semplicemente una buonanotte e ritorniamo ognuna in camera propria.

"Mattina dopo"
Sento gli uccellini cantare e questo significa che è finalmente mattina, stanotte non ho chiuso occhio, ho pensato a quello che era successo con Bellamy e un dubbio mi inseguiva.
*E se avessi esagerato? Dopo tutto lui mentre stava con me non stava con Echo*
*nonono lui mi ha mentito basta*
Queste frasi mi frullano in testa ma a interrompere i miei pensieri è il profumino dei tost di Octavia.
Scendo a fare colazione e la trovo già in piedi.
"Buongiorno" mi dice sorridendomi.
Ricambio il sorriso e mi siedo.
"O' senti ho bisogno di divertirmi" le dico alzandomi subito dopo con uno scatto.
"Wow, ti sei appena lasciata con mio fratello e vuoi divertirti?" Dice lei posando il caffè.
Cavolo lo ho detto nel modo sbagliato ma prima che potessi dire qualcosa parla.
"Ci sto" dice porgendomi un tost.
Dico a O' però che voglio una serata solamente fra ragazze quindi prendo il telefono e chiamo Raven, vorrei invitare anche Harper ma lei e Monty oggi partono per Las Vegas.
Raven accetta e ci mettiamo d'accordo  sul luogo e il quando.
Domani sera alla Walden: una discoteca che si trova affianco al bar dove lavoro, così dopo aver lavorato andiamo direttamente li.
"O' se non ti dispiace vado a fare una passeggiata" le dico per poi uscire di casa.
Mentre cammino mi squilla il telefono.
La prossima volta dovrò lasciarlo a casa; è Nate.
"Ehy Nate dimmi tutto" dico provando a rispondere allegramente.
"Clarke non fare finta che non sia successo nulla, ieri ho incontrato Bellamy e mi ha raccontato tutto, ma vabbè non sono affari miei" sospira "Comunque Echo si è licenziata e da quanto mi ha detto non è più in città, Lexa doveva tornare ma mi ha appena chiamato e mi ha detto che per motivi familiari non può venire, sta volta definitivamemte" dice lui.
" E quindi cosa dovrei fare?" Dico secca io però sotto sotto sono felice che Echo non ci sia più.
"Il ristorante LA FENICE ha chiuso e alcuni camerieri sono stati mandati a lavorare nei bar della zona, tra cui il nostro" continua lui.
"Ah bene, quindi domani ci sarà un nuovo ragazzo o ragazza?" Chiedo e lui conferma, lo saluto e stacco.
Strano, il ristorante la Fenice lo ho già sentito nominare  ma non ricordo dove.
Meglio che ritorno a casa, giro sui tacchi ma mentre lo faccio una persona mi viene addosso.
"Cavolo scusa mi dispiace" dice lui
"Tranquill-" dico io ma riconoscerei quella voce ovunque.
È Bellamy.
"Il destino vuole che ci incontriamo principessa" dice lui ironicamente.
"Smettila, ma dove stai andando così di corsa?" Chiedo senza guardarlo
"Sai quando una persona parla bisogna guardarla negli occhi" mi prende il mento e lo tira su ma io tolgo lo presa.
"Comunque, il ristorante dove lavoro, o meglio dove lavoravo è fallito e mi hanno assegnato un bar dove lavorare" continua lui.
"Cazzo" dico io non accorgendomi di averlo urlato e lui mi guarda confuso.
"Posso sapere la via?" Gli chiedo e lui mi pone un foglietto.
Porca miseria
Porca miseria
Porca miseria
"Bellamy non puoi lavorare qui" dico io freddamente.
"Come mai?" Chiede lui riprendendo il foglietto.
"È il bar dove lavoro io" dico io mettendomi le mani fra i capelli.
"Principessa non è colpa mia, ma per vivere devo lavorare e quindi dovrai sopportare la mia presenza anche a lavoro." Dice lui per poi andarsene.
Il rapporto fra noi è ritornato quello dei primi giorni, quindi è ufficiale.
Ci siamo lasciati.
Breve, molto breve.

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