POV RYAN
Megan, la segretaria, mi aveva fermato a parlare per un lasso di tempo che a me parve infinito. Mi raccontò del suo orribile cane, un Puli di nome Babà, e di come la sua domestica, una mattina, mentre il povero cane dormiva, lo aveva scambiato per un moccio e stava per trascinarlo per tutto il pavimento; della sua inutile estetista che le aveva sbagliato colore delle unghie per la seconda volta e delle lezioni di Joga che aveva iniziato a prendere sottolineando molteplici volte quanto fosse elastica e di come questo le fosse tornato utile in camera da letto.
Quando il suo telefono squillò ne approfittai per scappare via anche se ormai avevo perso di vista Charlotte. Mi stavo trasformando in un maniaco ma proprio non riuscivo a starle lontano.
Non mi ero ancora soffermato a riflettere sui miei sentimenti o a tutte le conseguenze che mi sarebbero piombate addosso anche solo a pensare ad una relazione con Charlie che non fosse studentessa-professore.
La vedevo e il mio cervello smetteva di pensare razionalmente dando libero sfogo agli impulsi del cuore.
Decisi di andare direttamente da mia sorella, era quasi sempre nella sala comune con i suoi pazienti, così mi diressi subito li.
Spinsi la pesante porta bianca di ferro ed entrai; mia sorella Jordan era in un angolo con un giovane ragazzo. Mi avviai verso di loro senza fare rumore e man mano che mi avvicinavo al giovane dai capelli scuri una sensazione di conoscenza si face spazio dentro di me, a ogni passo diventava sempre più familiare e poi tutto di colpo realizzai...era lui Noah, il fratello di Charlie, la somiglianza tra loro era impressionante.
Leggermente più agitato e curioso non mi persi d'animo e mi avvicinai ancora di più. Gli rivolsi un sorriso e poi posai una mano sulla spalla di Jordan, che ancora non si era accorta della mia presenza, per richiamare la sua attenzione.
"Ryan!" esclamò euforica" che ci fai qui? Ti aspettavo la settimana prossima."
"Lo so sorellina, ma ho avuto un contrattempo e ho cambiato programma, ho ben pensato di venire a farti una sorpresa." le dissi di rimando abbracciandola.
Jordan aveva qualche anno in più di me ma per la differenza di altezza tra noi l'avevo sempre considerata la mia piccola Umpa Lumpa. Con una cascata di riccioli biondi che le incorniciavano il viso e due occhi azzurri angelici, da piccola, tutti la scambiavano per una bambolina ma bastava poco per far scattare il vero terremoto che era. Tanto bassa quanto cazzuta.
"Oh grazie, hai avuto una splendida idea Ryan, i bambini a casa non vedono l'ora di rivedere il loro zietto preferito."
"Anche io non vedo l'ora di passare un po' di tempo con quelle pesti ma non mi potrò trattenere a lungo questo week end Jo." dissi guardandomi intorno in cerca della ragazzina che mi ero portato da New York.
"Che stai cercando Ryan?" chiese curiosa con occhi di chi ha già intuito qualcosa.
Maledetto sesto senso femminile.
"Oh nessuno, sono solo stanco per via del lungo viaggio" mentii.
Jordan annuii tranquillamente, fece una giravolta e si volto di nuovo verso Noah.
"Tesoro, mi dispiace per aver interrotto la nostra chiacchierata ma colgo l'occasione per presentarti questo rompiscatole di mio fratello. Noah- Ryan, Ryan-Noah il mio paziente preferito." disse facendogli l'occhiolino.
"E' sempre stata così ruffiana anche da piccola?" chiese Noah sorridendomi e porgendomi la mano.
"Oh credimi è anche peggiorata nel tempo." replicai stringendogliela.
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Dear Mr. Davis
RomanceCharlotte ha visto la sua vita scivolarle dalle mani in un solo istante e tutto quello che aveva di veramente importante sparire in un soffio. E' una ragazza forte e determinata che nasconde dentro di se un peso enorme che non la lascia respirare. I...