POV RYAN
Il mattino seguente, mi svegliai con un ronzio fastidioso e incessante che mi perforava il cervello.
Alzai lentamente il viso dal cuscino e cercai di aprire gli occhi senza farmi accecare dalla luce che filtrava dalla finestra.
Ricordavo cose molto vaghe sulla nottata appena trascorsa ed era evidente che non fossi più abituato alle uscite con i ragazzi, le cose ci sfuggivano sempre di mano.
Provai ad alzarmi dal letto, schiarendomi la gola che sentivo arida come il deserto e subito ricaddi seduto in preda ad un capogiro, mi sentivo come se fossi su delle montagne russe impazzite.
Come uno zombie percorsi tutto il corridoio e le scale cercando di arrivare in cucina senza vomitare, segno che la sbornia non era ancora del tutto passata e che la nostra folle rimpatriata fosse finita da troppo poco tempo.
Non feci in tempo a raggiungerla che inciampai in qualcosa di arrotolato sul pavimento e finii con il culo per terra.
"Cam!" strillai allarmato "Che cavolo ci fai in casa mia? E perché diavolo sei sdraiato per terra?"
"Stavo dormendo! Ora, per colpa tua, non dormo più!" bofonchiò irritato.
Non ci potevo credere, ma che cavolo avevo fatto di male per meritarmi una situazione del genere?
Mi alzai massaggiandomi il di dietro, scossi la testa continuando a fissare Cam incredulo e poi mi voltai verso il mio vero obbiettivo: il frigorifero. Presi del succo di frutta e me lo versai in un bicchiere, mi sedetti e iniziai a berlo cercando di ricordare qualcosa della sera prima.
Lanciai uno sguardo veloce all'orologio digitale appeso alla parete.
Mercoledì, 8:45 AM.
MERCOLEDI'.
MERCOLEDIII???
Sgranai gli occhi e sputai il succo ovunque alzandomi di scatto.
"Cazzo, cazzo, cazzo!! La scuolaaa."
Corsi in camera, questa volta scavalcando abilmente Cameron che non si era degnato di alzarsi, presi dall'armadio i primi vestiti che mi capitarono tra le mani, mi vestii e agguantai giacca e chiavi della macchina più veloce della luce.
Arrivai a scuola alle 9 e 10. Entrai nell'atrio come una furia, continuando a rassicurarmi mentalmente che per 10 minuti non era mai morto nessuno, e cominciai a salire le scale di corsa facendo gli scalini due a due.
"Voi due! Filate subito in classe." dissi a due ragazzine passando per il corridoio.
Certo Ryan, sei in un ritardo fottuto, fermati pure a rimproverare tutti gli studenti che vedi.
Mentre mi allontanavo in fretta e furia sentii di sfuggita i loro discorsi.
"Guarda che figo! Spettinato è ancora più sexy."
"Beate quelle della F che lo hanno come professore."
Ero ancora carne fresca in questa scuola, e se a volte mi sentivo lusingato per tutti i commenti femminili che sentivo sul mio conto, altre volte rabbrividivo al solo pensiero.
Ormai senza fiato raggiunsi l'aula che avevo tanto agognato ed entrai chiudendo la porta dietro di me.
"Buon giorno a tutti ragazzi, scusatemi per il ritardo." dissi cercando di essere il più disinvolto possibile.
"Buon giorno professore." risposero loro in coro.
Raggiunsi la cattedra e mentre aspettavo che tutti si sistemassero, mi concessi il lusso di lanciare un rapido sguardo a Charlie in fondo alla classe.
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Dear Mr. Davis
RomanceCharlotte ha visto la sua vita scivolarle dalle mani in un solo istante e tutto quello che aveva di veramente importante sparire in un soffio. E' una ragazza forte e determinata che nasconde dentro di se un peso enorme che non la lascia respirare. I...