7. Valigie

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Sembrava impossibile che quella settimana estenuante, piena di impegni e gite turistiche, fosse giunta al termine. L'ultima riunione, che questa volta aveva visto coinvolti tutti i membri del cast, si era conclusa il giorno prima e l'inizio delle riprese era stato confermato per il prossimo mese. L'enorme successo della prima stagione ne aveva già lasciato presagire una seconda, anche presto, ed ecco che la conferma, a solo un mese di distanza, arrivava annunciando un nuovo futuro per la serie tv.

Per il suo ultimo giorno a Kyoto, Katsuki si era concesso un po di relax nella sua camera d'albergo dedicandosi a riordinare le cose nella sua valigia.

In quei giorni trascorsi con i suoi amici, avevano preso la decisione di prenotare le stanze nello stesso hotel così da potersi mantenere facilmente in contatto tra di loro, sia per le uscite in giro per la città che per gli impegni lavorativi.
Era ancora mattina presto quando aveva declinato la proposta di Izuku, che aveva bussato alla porta della sua camera, per andare a fare un giro in città, senza impegni lavorativi; per quel che ne sapeva erano un bel gruppo quel giorno, ma era sfinito da quella settimana, no ne poteva più di camminare senza una meta e interagire con i fan.

Era stato così impegnato da non aver trascorso una sola notte in compagnia di qualche ragazza, non che ne risentisse troppo, ma di certo lo avrebbe liberato da un bel po di stress.

«dai» sibilò il biondo buttandosi sulla sua valigia nella speranza di riuscire a chiuderla. Stava combattendo con quel trolley da ormai mezz'ora, aveva perso il conto di quante volte l'avesse disfatto per poterlo chiudere con facilità, ma niente da fare.

La sua pancia era premuta contro la superficie rigida mentre, sotto mille imprecazioni, le sue dita forzavano la cerniera nel tentativo di poterla chiudere, ma il suo momento di rabbia fu interrotto bruscamente quando qualcuno bussò alla porta della sua stanza. Evidentemente doveva andare avanti anche da un po vista l'insistenza che avevano quei colpi sulla superficie in legno

«arrivo, arrivo» sospirò alzandosi dal trolley buttato sul letto per raggiungere l'ingresso della sua stanza

Utilizzò la chiave magnetica facendo scattare la serratura e chi si trovò davanti era decisamente l'ultima persona che si aspettava (e soprattutto sperava) di vedere quel giorno.

«tu non eri uscito con Izuku e gli altri?» chiese confuso facendo sorridere l'altro ragazzo
«buongiorno anche a te Katsuki, sto bene grazie, tu come stai?» ridacchiò Eijiro mettendo le mani nelle tasche dei suoi jeans

Di riflesso il biondo arrossí rendendosi conto della sua immensa scortesia, ma si rese conto ben presto che il calore delle sue guance era dovuto soprattutto al suo essersi presentato in pigiama mentre l'altro ragazzo indossava una maglietta nera (maledettamente aderente) e dei pantaloni del medesimo colore, per non parlare dei suoi capelli che diversamente dal solito erano raccolti indietro.

«scusa» rispose solo portandosi una mano sulla nuca e abbassando lo sguardo nella speranza che la sua reazione passasse inosservata

L'altro si limitò solo a sorridere prima di concentrare il suo peso sulle punte dei piedi e poi sui talloni visibilmente a disagio

«uhm che fai?» chiese alzando le spalle riattirando l'attenzione di Katsuki
«sto cercando di fare la mia valigia... In realtà l'ho già fatta, solo che non riesco a chiuderla» ridacchiò a disagio facendo annuire l'altro
«per questo non sei venuto con noi» riflettè Eijiro
«ehi allora avevo ragione, eri uscito con gli altri» gli puntò un dito contro facendolo ridere
«sì, ma mi stavo annoiando, così sono tornato qui» ammise e di certo i pensieri di Katsuki non sembrarono tranquillizzarlo, ma cercò di mettere da parte il suo imbarazzo con un commento sarcastico
«non ci sai stare senza di me, eh?» ghignò facendo sorridere di sfida l'altro
«neanche un minuto» lo sorprese Eijiro avvicinando il viso al suo con espressione impertinente facendo spalancare gli occhi a Katsuki.

Fu inevitabile per il biondo lasciar cadere il suo sguardo sulle labbra del rosso piegate in quel ghigno provocatorio, non potè far nulla per il rossore che si propagò con incredibile velocità sul suo viso, la sensazione che scosse il suo corpo gli fece tornare in mente tutte quelle volte che sognava di cadere svegliandosi poi all'improvviso, sì esattamente così, era bastata quell'inaspettata vicinanza per fargli sentire la terra mancare sotto i piedi e il suo corpo sudare freddo. Tuttavia a riscuoterlo da quelle, tutt'altro che piacevoli, emozioni, fu Eijiro stesso che ridendo si allontanò nuovamente scuotendo il capo

«dai, sto scherzando - rise facendo sorridere il biondo che però non riuscí a nascondere l'enorme confusione nei suoi occhi - mi fai entrare o devo rimanere tutta la mattina nel corridoio dell'albergo?» chiese poi poggiando la sua spalla destra sullo stipite della porta facendo annuire distrattamente Katsuki

Solo dopo pochi attimi il biondo sembrò comprendere effettivamente la domanda di Eijiro che si limitava a scrutarlo divertito

«oh sì... sì certo... entra» borbottò facendosi da parte e urtando la spalla contro la parete di fianco
«sicuro di stare bene? - chiese il rosso - altra notte in compagnia? Dovresti dormire di più Katsuki» lo canzonò malgrado fosse perfettamente cosciente del vero motivo del comportamento del biondo

Etero, certo Katsuki

Pensò il rosso entrando nella stanza sentendo i passi dell'altro alle sue spalle e prendendo posto sul letto di fianco alla valigia semichiusa

Il biondo era cosí confuso dalla situazione che nemmeno si rese conto della frecciatina lanciata da Eijiro

«ti vedo in difficoltà» osservò facendo annuire appena il biondo
«non riesco a chiuderla, sto impazzendo» borbottò facendo sorridere il rosso
«ti aiuto io, ma sei consapevole del fatto che non puoi partire con il pigiama, si?» chiese divertito osservando il biondo passare velocemente le mani sulla maglietta del pigiama
«merda» imprecò ed Eijiro iniziò ad uscire i suoi abiti dal trolley mettendo da parte una maglia bianca e dei jeans chiari
«cambiati, ci penso io qui, come pensavi di chiuderla? Questo è il tuo modo di piegare i vestiti?» chiese sollevando una giacca tutta spiegazzata, decisamente messa male nella valigia

Il biondo si limitò a sorridere a disagio prima di liberarsi della maglietta del pigiama

«Katsuki, sei terribilmente disordinato, io non ci posso-» si interruppe arrossendo improvvisamente quando si ritrovò davanti il ragazzo a torso nudo
«cosa?» chiese il biondo trattenendo un sorrisetto di sfida quando si rese conto di aver invertito i ruoli di poco prima
«nulla, nulla» borbottò iniziando a piegare sul letto i suoi vestiti con gesti rapidi cercando di evitare con lo sguardo il ragazzo che decise di dargli le spalle.

Era vero, Katsuki stava in qualche modo ottenendo la sua piccola vendetta, ma non poteva negare di essere a disagio nel cambiarsi davanti al rosso

Eijiro preferí non proferire parola, non negò di essersi concesso pochi attimi per far correre il suo sguardo sulla schiena del ragazzo seguendo la colonna vertebrale di quel fisico curato ed allenato, di certo non avrebbe mai ammesso di essersi concentrato soprattutto su quei pantaloni di pigiama terribilmente aderenti, ma nel rispetto del biondo aveva preferito distogliere la sua attenzione soprattutto quando Katsuki fece per toglierli

Sí, ha decisamente un bel culo

Pensò continuando a piegare quei vestiti sparsi sul letto

Spero che il capitolo vi sia piaciuto! Fatemi sapere cosa ne pensate ❤️

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