11. Discoteca

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Lo sguardo di Bakugo era confuso mentre guardava dritto dinnanzi a sé nella speranza di poter elaborare una buona strategia sotto quelle disperate richieste dei suoi compagni che lo circondavano

«fa squadra con me!» disse Sato portandosi il pollice della mano contro il petto
«ehm Bakugo, che ne dici di stare con me?» domandò Ashido
«andiamo insieme, vero?» chiese Aoyama disperato

Bakugo era sempre più confuso

«non conosco il vostro quirk! Qual é?» chiese con freddezza lasciando i suoi compagni sconvolti, ma nessuno ebbe il tempo di offrire spiegazioni che la figura di Kirishima si fece spazio tra i ragazzi che lo circondavano
«ehi! Quel maledetto di Todoroki ha già deciso - iniziò alzando una mano in alto - Bakugo! Fa' squadra con me!»
«capelli schifosi?» domandò annoiato
«mi chiamo Kirishima! Ricordatelo! E guarda che la mia capigliatura non é così diversa dalla tua - si lamentò ma non si perse d'animo - tanto tu sarai il cavaliere no?! Allora, chi può fare la parte del cavallo in grado di resistere alle tue esplosioni?!»
«...uno coraggioso...?» domandò il biondo
«ma no! Io che mi indurisco! - affermò puntandosi un pollice contro il petto - sarò un cavallo indistruttibile! E prenderemo i dieci milioni di punti a Midoriya!» sorrise furbo con estrema determinazione

E Bakugo ghignò iniziando già ad assaporare il sapore della vittoria

«e stop! Perfetta ragazzi!» esordì Hizashi alzando un pollice e al che Katsuki ed Eijiro si allontanarono dalle telecamere per raggiungere il regista
«così andava decisamente meglio» ridacchiò il rosso facendo annuire l'altro ragazzo

Girare quella scena era sembrata un'impresa impossibile; Hizashi rabbrividiva ogni volta che quei ragazzi dovessero recitare insieme, perché era veramente una fatica immane. Le loro capacità sparivano improvvisamente lasciando spazio a balbettii e visi arrossati, dimenticavano le loro battute, talvolta improvvisavano, ma non riuscivano a creare una scena soddisfacente e allora provavano e riprovavano fino allo sfinimento, finché quelle frasi da dire non fossero così impresse nelle loro menti da dirle senza neanche pensarci, finché le loro guance smettevano di colorarsi di rosso e il loro imbarazzo si trasformasse in noia e necessità di porre fine a quelle riprese.

«non ci credo, solo trentadue prove, oggi sono stati veloci» sospirò sfinito il regista lasciandosi scivolare sulla sua sedia e facendo ridacchiare Shota e Toshinori di fianco a lui.

I due avevano assistito a tutte quelle riprese trovandole assolutamente esilaranti, infondo, divertiva un po tutti vedere quei due ragazzi bravi nel loro lavoro, seri e professionali, apparire come due novellini intimiditi dalle telecamere e dal copione.

«dopo quella battuta così fraintendibile effettivamente mi meraviglia molto» osservò Shota spostando una ciocca di quei capelli neri dal suo viso e sbuffando sentendosi soffocare sotto quelle bende che doveva indossare per le riprese della seconda stagione. Lo invidiavano tutti dal momento che non dovesse spendere un solo minuto in sala trucco, ma da quando aveva dovuto mettere quelle fasce sul viso sentiva di poter impazzire per quanto sentisse caldo.
«già, avete visto la faccia di Eijiro?» sorrise Toshinori
«purtroppo quei due si sono ritrovati a dover recitare un rapporto che gli viene del tutto innaturale, l'amicizia» osservò Shota soffermandosi soprattutto sull'ultima parola e facendo accigliare Hizashi
«vanno davvero così poco d'accordo?» chiese il regista e Aizawa accennò un sorriso sotto le bende scuotendo il capo
«oh no, tutto il contrario, signori non ditemi che non ve ne siete accorti» rise appena prima di congedarsi da quella conversazione per andare a prendersi un altro caffè strisciando per terra la sciarpa, composta da dozzine di fasce, che teneva nella mano destra.

(...)

Le riprese del pomeriggio quel giorno furono sospese: le condizioni atmosferiche, già minacciose nella prima mattina, si era dimostrate estremamente sfavorevoli con lo scoppio di un violento temporale costringendo la troupe a rimandare le successive scene al giorno dopo.

Per gli attori era stata senz'altro un'occasione di riposo dal momento che lavoravano intensamente da ormai una settimana; l'organizzazione aveva stabilito l'utilizzo di roulotte dove avrebbero alloggiato, non era esattamente il massimo del comfort, ma visti i continui spostamenti e i problemi che nascevano dalla lontananza degli alberghi dai diversi set, si erano rivelate parecchio utili.

Le roulotte erano distribuite nel parcheggio esterno dello stadio e in quel momento un silenzio insolito le avvolgeva. Niente urla di Hizashi, niente risate, solo lo scrosciare della pioggia contro i tettucci di metallo e il frastuono dei tuoni.

Katsuki era steso sul lettino posto nella destra del piccolo spazio, una gamba piegata e l'altra stesa, una mano sullo stomaco e un braccio sulla fronte mentre i suoi occhi assonnati fissavano quel tettuccio. I suoi pensieri erano accompagnati da quella pioggia violenta, il suo sguardo era più volte caduto sul finestrino di fianco al piccolo materasso, pieno di quelle gocce che lentamente scivolavano lungo quella superficie appannata quasi facessero a gara. A intervalli regolari i lampi illuminavano l'interno del mezzo disturbando ancor di più il tentativo iniziale del biondo di addormentarsi e all'ennesimo tuono il ragazzo sospirò prendendo il telefono che aveva abbandonato sotto la sua mano sinistra poggiata ancora sul suo ventre.

Si ritrovò così a scorrere le diverse storie di instagram, velocemente, premendo ripetutamente il pollice sullo schermo senza effettivamente alcun interesse, soffermandosi solamente su quelle di Izuku contenenti foto con Ochako e Shoto, altre con Mezo che ritraeva il suo amico davanti al ragazzo che teneva sollevate quelle bizzarre ali verdi, poi ancora una foto scattata a Yuga e Fumigake avvolti dai loro mantelli, si ritrovò così coinvolto da quegli scatti tanto divertenti che non si rese conto di essere passato alle storie di Eijiro finché non attirò la sua attenzione una foto che ritraeva loro due che sorridevano alla telecamera e dietro Mina e Sero impegnati a fare delle smorfie. Sorrise d'istinto sofferamando la sua attenzione sul rosso, il selfie era stato scattato prima della solita seduta di trucco, mentre aspettavano il loro turno. I suoi capelli erano raccolti all'indietro, un'abitudine che stava prendendo il rosso e che a Katsuki non dispiaceva affatto. Adorava i suoi capelli al naturale, ma acconciati in quel modo...

Catturò tra i denti il labbro inferiore con una forza tale da farlo quasi sanguinare cercando di frenare i suoi pensieri e passò poi alla foto successiva che ritraeva il rosso impegnato a ridere con Denki e Kyoka, un'altro scatto ancora poi al grande stadio e infine una dove Mina sorrideva alla telecamera e lui le baciava la guancia.

Un sospiro frustrato sfuggí alle sue labbra quando quel fastidioso dolore al petto lo colpí.

Odiava sentirsi in quel modo, ogni qual volta che vedeva Eijiro con lei si sentiva terribilmente male pur essendo consapevole che fossero solo amici. Magari Mina non era della stessa opinione, forse ci stava provando... E se il rosso avesse cambiato idea? Si può passare dall'essere gay all'essere etero?

Non fece in tempo a cercare su internet che qualcuno bussò alla porta della sua roulotte. Per un attimo pensò di esserselo immaginato ma quei colpi alla porta diventarono insistenti e poi la voce di Izuku attirò la sua attenzione

«Katsuki non dirmi che stai dormendo!» si lamentò il ragazzo e il biondo si affrettò ad aprire la piccola porta trovandosi davanti il verde coperto da un cappotto blu affiancato da altri ragazzi
«si può sapere che state facendo sotto la pioggia?» chiese chiudendo la zip della felpa nera che indossava quando il vento gelido di quella sera lo colpí
«stiamo facendo un giro tra le roulotte, Kyoka ha visto che c'é una discoteca in zona, ma la metà di noi è troppo responsabile per unirsi, finora siamo io, Shoto, Kyoka, Denki, Sero ed Eijiro, ti unisci?» chiese portandosi le mani in tasca per proteggerle dal freddo
«siete pazzi? Non possiamo allontanarci così dal set» disse osservando i ragazzi davanti la porta della sua roulotte coperti tutti da impermeabili, si rese conto solo dopo un po che Eijiro e Denki non fossero lí
«dai Katsuki! Non se ne accorgerà nessuno!» cercò di convincerlo Izuku
«no Izuku davvero io-» iniziò a dire quando Eijiro e Denki li raggiunsero affiancati da Mina, Ochako e Tsuyu
«Izuku alla fine le abbiamo convinte a venire» esultò il rosso e il biondo esitò quando il suo sguardo ricadde sulle figura della ragazza solitamente ricoperta di trucco rosa dalla testa ai piedi

Izuku, fermo ancora davanti a lui, sembrò capire la situazione e con un ghigno sollevò le spalle

«bene Eijiro, Katsuki invece non sembra intenzionato a ven-» iniziò a dire ma il biondo lo interruppe
«mi cambio e vado a prendere il cappotto» borbottò chiudendosi la piccola porta alle spalle e lasciando gli altri fuori mentre Shoto e Izuku si batterrono il cinque in maniera discreta sorridendo vittoriosi.

Spero il capitolo vi sia piaciuto, un po di passaggio, ma vedrete
A presto❤️

Backstage || KiribakuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora