Backstage || Kiribaku

22. "Kiribaku"

Eijiro socchiuse gli occhi prima che uno sbadiglio lo costringesse a portare la mano davanti alla bocca mugolando. Non sapeva che ore fossero, si era svegliato prima che suonasse l'allarme del telefono e guardandosi attorno con sguardo assonnato realizzò immediatamente di essere nella sua roulotte.

Voltandosi verso il piano dove era poggiato il suo telefono fece per allungare il braccio e prenderlo, ma i suoi movimenti furono impediti da qualcosa, o meglio, da qualcuno. Immediatamente si spiegò perché sentisse così caldo: il corpo di Katsuki era steso sul suo e le braccia gli circondavano il torace stringendolo a sé, il suo viso era nascosto nell'incavo del suo collo e il suo fiato caldo contro la sua pelle contribuiva a rendere quel calore quasi soffocante. Tuttavia non si sentí di svegliarlo, si limitò a portare una mano sulla sua fronte così da spostare le ciocche bionde che la coprivano prima di depositare un piccolo bacio sulla sua pelle.

«mh speravi di non svegliarmi così?» sorrise Katsuki ad occhi chiusi facendo ridacchiare il rosso
«eri sveglio?» chiese Eijiro iniziando a giocare con le ciocche dei suoi capelli
«ho solo il sonno leggero» sussurrò alzando appena il capo e immediatamente ricevette un piccolo bacio a stampo dall'altro
«buongiorno» sorrise infine Eijiro
«'giorno, capelli di merda»
«ti diverte così tanto chiamarmi così?» borbottò il rosso non potendo trannere però un tono divertito e al che il biondo sorrise lasciando un bacio sul suo mento prima di poggiare nuovamente la testa sulla sua spalla
«non immagini quanto»

Dopo un settimana di riprese ci si avvicinava alla fine della produzione della seconda stagione di My Hero Academia. Le ultime scene si stavano girando a Tokyo, negli stessi set utilizzati per la prima stagione, così da poter realizzare gli episodi dei test finali alla Yuei.

Il sole era ormai alto nel cielo e la città in piena attività mentre all'interno del grande set si riprendevano le scene che in quel momento vedevano impegnati Shoto, Momo e Shota. Si era utilizzata un'ambientazione diversa dal solito set adoperato per le scene all'interno della Yuei; questo era uno spazio molto più vasto con le basi di pochi palazzi che fungevano da riferimento per gli attori e un alto soffitto scuro stracolmo di luci. Le scene d'azione richiedevano il continuo spostamento delle telecamere soprattutto quando, utilizzando la loro unicità nella serie TV, gli attori dovevano alzarsi in aria, operazione possibile nel retroscena grazie alle gru che non solo sollevavano con facilità gli attori attraverso apposite imbracature ma consentivano anche di seguire riprese dall'alto.

Il set visto dall'esterno era un grande edificio bianco accessibile da due porte nere con un maniglione antipanico. Era situato in una vasta area che ospitava un complesso di set, compreso quello dove erano state girate le scene alla Yuei. Un grande spiazzo in asfalto in quel momento stava ospitando alcuni degli attori non coinvolti nelle riprese mentre altri si limitavano ad assistere alle scene in silenzio e dietro il complesso di telecamere all'interno del set.

Quella mattina sembrava essere il giorno fortunato dei fan della serie che, dopo mesi di attesa, avevano almeno la possibilità di poter assistere alla diretta su Instagram di Denki che aveva colto quel momento di pace per andare a disturbare gli altri ragazzi

«no, non posso ancora dirvi niente sull'uscita della seconda stagione» disse il biondo tenendo il suo telefono in mano leggendo i numerosi commenti che comparivano sullo schermo e lasciando intravedere solo metà del suo viso truccato per le riprese.
«mi saluti? - lesse ad alta voce - ciao, come ti chiami? Bakuriya_ - lesse confuso - diamine suona così strano, penso sia meglio dire bakudeku, non trovate? - chiese continuando a camminare e nel mentre guardandosi attorno in cerca del suo amico Hanta - wow quanti commenti, forse non dovevo entrare in argomento ship - ridacchiò alternando il suo sguardo tra gli attori attorno a lui e i fan nella diretta - non voglio fare spoiler, ma nella seconda stagione penso cambierete idea» borbottò