18. Perdono

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Scusate davvero per il ritardo, sono stata male in questi giorni e non riuscivo a scrivere una sola frase che avesse un senso

«ok... sembra incredibile - disse - ma c'é stato un enorme malinteso» concluse portando le mani avanti e mantenendo un'espressione preoccupata.

I tre ragazzi di fronte a lui non sembrarono scomporsi, visibilmente in cerca di una spiegazione che tuttavia Katsuki non diede.
Rimasero fermi con le braccia incrociate al petto, i loro occhi mostravano chiara confusione, ma quando videro il biondo iniziare a guardarsi intorno con fare frenetico capirono che avrebbero colmato i loro dubbi solo in un secondo momento.

Katsuki infatti non perse tempo ad alzarsi dalla sedia diretto verso l'uscita della roulotte e né Denki né Hanta sembrarono intenzionati a fermarlo. Mina invece si limitò a seguirlo raggiungendolo quando uscí dal caravan e poggiandogli una mano sulla spalla per fermarlo.

La sua espressione era preoccupata e forse fu questo il motivo per cui Katsuki non scansò quelle dita né continuò a camminare.

Quando riuscirono a stabilire un contatto visivo, il biondo fece appello a tutto il suo autocontrollo per non correre via, convinto inconsciamente che se non fosse andato subito avrebbe perso Eijiro per sempre.

Concentratosi a fatica sulla ragazza le parve di avere davanti un'estranea, non si sarebbe mai abituato ai suoi capelli castani così come i suoi occhi e alla sua carnagione olivastra. Forse perché quando l'aveva conosciuta per la prima volta sul set era già truccata, piena di quel trucco rosa e con le iridi nascoste da quelle lentine nere.

A distoglierlo dai suoi pensieri fu la voce di Mina che, con tono preoccupato, richiamò immediatamente la sua attenzione

«Katsuki devi dirmi cosa é successo»

Agli occhi di tutti Eijiro quella mattina era parso del tutto normale. Il suo solito sorriso, quella volta tenuto a fatica sul volto, aveva accompagnato i suoi calorosi saluti agli altri attori mentre con la sua solita andatura sicura camminava lungo il set celando perfettamente il suo vero stato d'animo.

Non era quel tipo di persona che cercava la compassione degli altri, anzi odiava trovarsi al centro dell'attenzione; che motivo avevano le persone di chiedergli se fosse tutto ok finché lo vedevano con il sorriso?

Era sempre stata questa la sua convinzione, non sapeva se fosse sbagliato, era sempre stato un suo difetto quello di chiudersi in sé stesso anche solo alla minima difficoltà.
L'unica che finora era riuscita a scavalcare quelle barriere era stata Mina, quando anni prima, guardandolo negli occhi, gli aveva sorriso con affetto dicendogli "dobbiamo parlare, ne hai bisogno, si vede". Aveva concesso solo a lei di conoscere a fondo la sua vita esternando tutte quelle insicurezze che si portava addosso; Denki e Hanta erano pure degli ottimi amici, venuti anche a conoscenza di alcune cose, ma non sapevano tutto di lui, probabilmente non avrebbe avuto lo stesso rapporto che aveva con la ragazza con nessun altro.

Arrivato a quel punto, forse nemmeno con Katsuki.

Tra quei pensieri e lo sguardo perso nel vuoto il suo sorriso vacillò nello stesso momento in cui Izuku si avvicinò a lui per chiedergli se volesse andare a prendere un caffè con lui. Era curioso di sapere come stesse andando con Katsuki, infondo la loro "relazione" non era passata inosservata a nessuno; ultimamente aveva parlato poco con il biondo, soprattutto a causa delle riprese che lo tenevano impegnato di notte, ma immediatamente la strana e insolita espressione dipinta sul viso del rosso lo fece accigliare quando, ormai di fronte a lui, sembrò risvegliarlo dai suoi pensieri.

«ehi Eijiro, è tutto ok?» chiese con occhi confusi

L'altro fece incrociare i loro sguardi per brevissimi attimi prima di accennare un sorriso e annuire solamente

Backstage || KiribakuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora