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Lydia's pov.

<< Ecco a lei, questi sono gli ultimi appuntamenti della settimana. >> dissi al mio capo. Quando mi fece un cenno distratto, uscii dal suo ufficio. Camminai lentamente e con lo sguardo spento, e percorsi il lungo corridoio. Mentre cercavo di non pensare a niente, i ricordi riaffiorarono immediatamente.
Uno per uno, con violenza.
Cercai con ogni mezzo di resistere, non ero una tipa debole e sicuramente odiavo piangere, anche se capitava spesso. All'ospedale, circa tre settimane prima, Daniel aveva presentato Maggie un po' a tutti, definendola come una sua amica. Ero certa che ci fosse stato dell'altro tra loro. Certo, non potevo provare rabbia dato che io stessa uscivo con Lucas, però ciò non mi fermava dal provarla comunque. L'avrei presa per i capelli se non mi avessero tenuta a bada.

Flashback:

La odiavo... la odiavo davvero, eppure non la conoscevo neanche.
<< Ciao Daniel >> disse quella cornacchia in calore.
<< Ho saputo, mi hanno avvertita. Come stai? Com'è potuto succedere? >> chiese.
Non aveva neppure la decenza di salutare. Non che io lo volessi, ma non era affatto rispettoso. Era vestita di rosa, completamente. E con 'completamente' dico proprio COMPLETAMENTE! Sembrava una barbie: capelli di un biondo fintissimo, occhi celesti e labbra rifatte. Indossava un vestitino super aderente rosa, e dei tacchi. Indovinate un po'? Sempre rosa. Aveva un fisico da urlo in confronto al mio, era più che chiaro che Daniel si fosse infatuato di lei. Dio, mi dava fastidio solo il pensiero.
<< Almeno la gomma da masticare la potresti gettare mentre parli! >> mormorai, incrociando le braccia al petto. Tutti scoppiarono in una risata di gola, ma non io. Si girò immediatamente verso di me e mi squadrò con riluttanza. In confronto a lei, sembravo un semplice mobile ikea: completamente anonimo.
<< E tu chi sei ? >> rispose. Alzai un sopracciglio e mi scappò una risata. Daniel sembrò camuffare una risatina, mentre Thomas e Jaiden se la stavano spassando ridendo a crepapelle. Io non ci trovavo proprio niente da ridere.
<< Sto bene Maggie! Non c'era bisogno di venire fin qui da Londra. >> disse Daniel. Tra un po' mi sarei messa a ballare la macarena per la felicità.
<< Ma non scherzare! Mi sono preoccupata tantissimo! >> disse, sfiorandogli il bicipite. Volevo strozzarla.
<< Allora? Com'è successo? >> domandò.
Cercai di tenere a freno la lingua mordendola, ma non ci riuscii.
<< A te cosa importa? >> chiesi, facendo qualche passo.
<< Ancora non ho capito chi è questa sottospecie di... ragazza >> rispose, facendo una faccia disgustata. Poi si illuminò.
<< Ah, ma sei la signora delle pulizie? >> disse con tono innocente.
<< Ripetilo se hai il coraggio! >> dissi fumante di rabbia. Le stavo per staccare quei capelli fintissimi che si ritrovava.
<< BASTA, smettetela! >> disse Daniel. 
<< Eh perchè mai? >> rispose lei. Daniel prima fissò lei e poi me, ed un piccolo sorriso d'orgoglio spuntò sul suo viso.
<< Perchè vincerebbe lei. Una volta è riuscita persino a darmi un gancio destro sul mento. >> disse Daniel, sorridendo. Lei sbiancò, ed io feci un piccolo ghigno.
<< Ma no, io mi stavo giusto divertendo. >> disse Jaiden, facendo un sorriso.
<< Io punto su di te. >> continuò indicandomi.

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