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Lydias' pov
Nell'istante in cui le nostre labbra si sfiorarono, una scarica elettrica mi pervase fino alla spina dorsale. Spinse con urgenza le sue mani nei miei fianchi, e le sue labbra sulle mie. Le mie mani tremanti slacciarono alcuni bottoni della sua camicia, facendone saltare alcuni, perlomeno gli ultimi bottini rimasti.
<< Oddio, scusa >> dissi goffamente, staccandomi leggermente da lui. Mi ci volle tutto l'autocontrollo che possedevo per non saltargli addosso di nuovo tipo scimmia style.
<< A me no, per niente! Anzi è stato tremendamente sexy. >> rispose. I suoi occhi erano ancora socchiusi. Dio, era di una bellezza assurda, quasi anormale. Le sue mani presero a tracciare ogni centimetro del mio corpo ed io feci lo stesso. La mia mente era in tilt, così come ogni parte di me. Non seppi esattamente cosa io stessi facendo, ma non riuscivo proprio a fermarmi. Le sue mani premevano contro ogni parte del mio corpo, mentre io ansimante gettai la testa all'indietro ed un ringhio disumano, quasi felino, uscì dalle sue labbra. Ogni parte di me andava a fuoco, mentre percorreva il mio viso con le sue mani. Volevo di più, eccome se lo volevo, con ogni cellula del mio corpo. Lentamente si staccò da me, quasi come se stesse facendo una lotta contro se stesso, e mi guardò, facendo sprofondare il nero dei suoi occhi nel verde dei miei.
<< Lydia...>> mormorò, come se fosse una preghiera. Socchiuse gli occhi e una volta riaperti, tutta l'adrenalina era svanita, o quasi. Cercò gli ultimi bottoni della camicia rimasti e li abbottonò lentamente, come se combattesse una battaglia interiore per farlo, mentre io sistemai con le dita i capelli, completamente arruffati.
<< Mi dispiace, non lo dovevo fare. >> disse, mentre lentamente si alza dal letto. I nostri occhi si scontrarono ancora una volta, ed in quell'istante fui io a distogliere lo sguardo, guardando il bordo del letto, dove prima c'era lui, quasi nudo.
<< Eh perché? >> domandai, alzandomi, come se una molla fosse scattata in me. I suoi occhi si spalancarono per la sorpresa, mentre io strinsi i pugni, cercando di scaricare la tensione.
<< Perché non è quello che vuoi davvero. >>
Spalancai gli occhi e avanzai di un passo. Il mio respiro era decisamente affannato, mentre lui era lì a guardarmi come se fossi una dea, e questo mi faceva decisamente incazzare ed eccitare allo stesso istante.
<< Tu non sai cosa io voglia davvero. >> dissi furiosa, mentre il mio indice sbatté contro il suo petto d'acciaio.
<< Io ho aspettato cinque anni per rivederti, quindi come fai a pensare anche solo a una cosa del genere?>> pronunciai, mentre i miei occhi si appannarono.
<< E tu, cosa vuoi tu? >> continuai, mentre i suoi occhi si spalancarono dallo stupore.
<< Quello che voglio io non conta niente, se si vive in un mondo come questo. >> disse, mentre i miei occhi si socchiusero leggermente Distolsi lo sguardo dal suo e fu allora che capii. Lo stava facendo per mio padre.
<< Parlerò con mio padre, così che tutto questo possa finire. >> affermai decisa. I suoi occhi si spalancarono e prese a scuotere la testa.
<< Cosa? Scordatelo, non ti farò mai rischiare la vita per qualcuno! >> disse categorico.
<< Soprattutto se quel qualcuno sono io. >> sbottò, fulminandomi con lo sguardo. Incrociai le braccia al petto ed inarcai un sopracciglio, mentre lo sfidavo con lo sguardo, come sempre. Era proprio vero, certe cose non cambiavano mai.
<< Devi smetterla di prendere le decisioni al posto mio. Smettila di essere così protettivo nei miei confronti, quando non mi vuoi e smettila di comandarmi, cazzo! >> sbottai, mentre i suoi occhi cambiarono completamente, diventando ancora più scuri.
<< Credi che sia tu il problema? Credi davvero che io non ti voglia ? >> domandò, sgranando gli occhi. Ci fissammo a lungo, senza distogliere lo sguardo e quando annuii, scoppiò in una risata isterica.
<< Se fosse per me ti prenderei adesso, contro tutte le pareti di questa casa. >> disse. Avevo il volto in fiamme, ma lo lasciai proseguire
<< Tu non riesci a comprendere che lo sto facendo per te. Fare questo, stare insieme, ti ferirebbe ancora. Perchè non vuoi capirlo? >> sbottò, ormai incontrollato. Mi sedetti nuovamente sul bordo del letto e scossi leggermente la testa, ormai appesantita.
<< Io andrò a parlare con mio padre, e tu non potrai impedirmelo. >> affermai, incrociando le braccia al petto.
<< Non andrai a parlare con quell'uomo. >> sibilò contrariato. Mi avvicinai pericolosamente al suo viso, mentre lui stringeva la mascella.
<< Non sai com'è. Se lo sapessi non ci penseresti nemmeno. >> disse, mentre io credetti che stesse per perdere il controllo.
<< Non mi interessa sapere com'è. Io ci andrò, fine della discussione. >> ribadii ancora una volta mentre incrociai le braccia al petto.
<< Scommettiamo? >> domandai, prendendo a morsi il mio labbro inferiore per la rabbia. Distolse lo sguardo dai miei occhi e lo portò alle mie labbra.
<< Cosa dovrei scommettere? >> chiese avvicinandosi alle mie labbra. Sorrisi lievemente, mentre sfioravo il suo labbro con il mio.
<< Che io ci andrò. >> ribadii convinta. Scosse la testa, stringendo i pugni. Ero convinta che stesse perdendo letteralmente la pazienza, ma si sa, a me piaceva minarla.
<< Perché mi sfidi, Lydia? >> chiese, portando le mani sui miei fianchi. Li strinse leggermente, facendomi comunque sussultare. Un mezzo sorriso comparve nel mio volto; e prima di rispondere, passai la lingua sulle mie labbra secche.
<< Perchè posso. >> sussurrai. Ad un tratto però, la porta venne aperta. Vi era Julie con lo sguardo completamente sbalordito. Alcune lacrime bagnavano il suo viso. Mi staccai velocemente da Daniel e mi avvicinai a lei. Le presi per mano e la feci sedere sul mio letto. Le guance presero fuoco al ricordo di me e lui, ma cercai comunque di concentrarmi su Julie.
<< Cosa è successo? >> domandò Daniel, mentre si avvicinava a lei. Un singhiozzo uscì dalle sue labbra, che presero a tremare subito dopo. Posai una mano sulla sua spalla, mentre mi sedetti accanto a lei.
<< A noi puoi dirlo. >> affermai. Daniel mi lanciò una strana occhiata, ed io corrugai la fronte, mentre alcune immagini passarono davanti al mio viso, ed un brutto presentimento mi invase.
<< Si tratta di Mrs. Morrison . >> disse singhiozzando.
<< Cosa i-intendi? >> domandai, con occhi lucidi. Gli occhi di Julie si incastrarono perfettamente con i miei e ancor prima di parlare, una serie di ricordi presero a scorrere
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Darkness
ChickLit(SEQUEL DI CHEMISTRY) Sei disposto a morire per salvare chi ami? << Hai qualche problema? >> <<Tu, sei il mio problema! >> *** Sono passati cinque anni dall'ultima volta che Lydia ha visto Daniel. E lei è andata avanti. Ha...