Darkness

06

Lydia's pov.

Tirai su con il naso e passai la mano sul viso, asciugando le lacrime residue ancora incastrate tra l'iride e il condotto lacrimale. Il cuore batteva velocemente e la fronte era madida di sudore. Julie era rimasta al mio fianco per tutte le ore di lavoro e di tanto in tanto l'avevo ringraziata con un misero sorriso.
Dopo pranzo, uscii dallo studio e mi guardai intorno sperando di non trovarlo nuovamente ad un passo da me. Scesi frettolosamente le scale e afferrai il cappotto posto all'entrata.
Uscii e notai Lucas con l'ombrello in mano di fianco alla sua auto. Accennai un timido sorriso e salimmo entrambi in macchina.
<< Com'è andata oggi? >> domandai ricordandomi solo in quell'istante dell'incontro con l'azienda.
<< Tutto okay, ho conosciuto varie persone, ma tra tante credo di proporre l'affare all'azienda Parker. So cosa c'è stato fra voi, ma sono passati anni. Per te non è ancora un problema, giusto? >> disse scrutando il fondo dei miei occhi. Sussultai per la sorpresa ed aprii la bocca, ma da questa non uscì nessun suono. Il suo sopracciglio si inarcò in attesa di una risposta ed io rimasi impassibile. Non potevo farmi prendere dal panico, non ancora.
<< No, Daniel Parker è un ottimo acquirente. Ottima scelta >>
Mi schiarii la voce a fine frase e forzai un sorriso teso. Mi guardò ancora una volta e alla velocità della luce si avventò sulle mie labbra. Le sue labbra entrarono in collisione con le mie e poi, dopo poco si staccò da me, passando l'indice sul mio labbro inferiore. Il cuore non battè così veloce e le labbra non pizzicavano come quando lui mi baciava.
<< Ne sono convinto. >> asserì serio, per poi farmi un banale occhiolino, che non mi scaturii alcuna emozione.
Ero messa proprio male.

***

<< Thomas ci aspetta muoviti! >> la voce squillante di Julie mi risvegliò e secondi dopo, finii di applicare l'eyeliner senza alcun problema. Spruzzai un po' di profumo ed ero pronta. Indossavo un vestito verde smeraldo, che si sposava benissimo con il colore dei miei occhi ed infine dei tacchi neri. Afferrai le chiavi della macchina e, per sbaglio, mi persi a fissare la lettera dipinta sopra il mio cuore. Non mi ero mai pentita, neanche per un solo millesimo di secondo, di aver inciso nella mia pelle l'iniziale del suo nome. Le mie dita istintivamente corsero proprio lì e tracciarono i contorni della '' D '' ricamata con alcuni fiori. Deglutii cercando di far sparire il groppo possente in gola e scossi la testa cacciando il suo sguardo su di me, e sorrisi falsamente allo specchio convincendomi di non provare più nulla. Scesi le scale e trovai Julie intenta a sbuffare. Non appena mi trovò a fissarla, scoppiò in una risata e l'aria intorno a me si fece più leggera. Entrammo nella mia macchina dei sogni e in poco tempo ci trovammo lì, nel posto in cui, tanti anni fa passavo la maggior parte del tempo.
Istintivamente la mia mente corse a cercare tra i ricordi e nell'immediato lo trovò. Trovò quel momento esatto in cui capii di essere perdutamente innamorata di Daniel Parker. Lui mi aveva appena detto che tra noi non poteva funzionare, ed io ci credetti come una scema!  Sì, fu in quell'esatto momento che avevo capito di amarlo: quando, dopo la bomba esplosa in auto, Daniel mi lasciò sul lettino di un ospedale, perchè a detta sua, era proprio sua la colpa. Girò semplicemente i tacchi e scomparve dalla mia vita, perlomeno fin quando io e Thomas non tornammo indietro.
<< Ciao Lydietta. >>
La voce di Thomas mi investii in pieno e mi fece allontanare da quel momento per me così importante e significativo. Mi girai lentamente e lo salutai con un caloroso sorriso, mentre Julie si sporse lasciandogli un dolcissimo bacio. Sorrisi alla vista di quel bacio così dolce e allo stesso tempo carico di amore e passione.
<< Buffo, eh? >>
Mi bloccai immediatamente, mentre il mio corpo divenne di pietra ed il sorriso svanì presto dalle mie labbra. La sua voce così profonda e sensuale mi penetrò nel profondo, sciogliendo le mie barriere invisibili che contornavano il cuore. Il respiro divenne irregolare e le mani presero a sudare. Inarcai un sopracciglio e alzai le spalle con finta indifferenza.
<< Cosa intendi? >> domandai senza far trapelare nessuna delle mie emozioni, mentre le gambe tremavano quando incrociai il suo sguardo. Il nero dei suoi occhi, si mescolò con il mio e mi uccise, insieme al suo sorriso spensierato, che non mi aiutava a riprendere il controllo ormai perso.
<< È buffo il fatto che, alla fine, siano finiti per stare insieme. Non l'avrei mai detto. >> alzò le spalle con indifferenza ed il suo sguardo si spostò dal mio, avanzando di un passo, a Thomas. Salutò calorosamente il suo amico, mentre Julie mi prese per mano, stringendola con forza. Con il respiro affannoso, entrai dentro il locale e individuai immediatamente Lucas seduto sul puff, con un cocktail in mano. Slacciai la mano di Julie e mi avvicinai a lui! Dovevo mostrare a Daniel che non ero ancora quella bambina arrogante, ma che avevo cambiato vita!
<< Ciao, Lydia. >>
Lucas stampò un bacio sulle mie labbra rosse e mi sorrise, scaldandomi il cuore. Si staccò da me e andò a salutare con affetto Thomas e con un sorriso gentile: Julie invece non ricambiò e solo quando si girò gli fece una pernacchia strappandomi un sorriso.
Daniel era teso e lo vedevo dalla postura delle spalle e dal modo in cui stringeva  la mascella, ma strinse comunque la mano di Lucas, stupendomi. Il Daniel Parker di qualche anno fa non solo non avrebbe stretto la sua mano, gliel'avrebbe letteralmente strappata via. Aggrottai le sopracciglia pensierosa e arricciai il naso quando nelle labbra di Daniel si formò un sorriso che fece accelerare il mio stupido cuore.
Che fosse cambiato davvero?

***

Spazio autrice:

Ci tengo a ringraziarvi per la vostra immensa pazienza. 🌼

Cosa ne pensate?

Io vi dico solo che ho amato scrivere questo capitolo, voi cosa ne pensate?

Vi amo da morire e soprattutto vi ringrazio per le 7.74 k in Chemistry.

Non ci credo ancora!

Ci vediamo molto presto, promesso. 🌹♥️

- Veronica.