COGLI LE OCCASIONI

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DOHA
La Domenica è il giorno della settimana che in assoluto preferisco, nessun cliente da servire, nessun ritmo frenetico.
Posso permettermi di godermi l'appartamento che ho affittato, sto ancora cercando di arredarlo per bene anche nei piccoli dettagli. Lavoro per lunghi turni, il che non mi permette di stare a casa per molto tempo.
Dopo aver passato la mattinata a sistemare casa e il pomeriggio stesa comoda sul divano a guardare la tv la mia giornata non potrebbe andare meglio, fino a quando il telefono squilla.
<<Ehi Doha>> mi dice Alya divertita
<<Ehi>> le dico.
<<Ok, sono stufa di saperti in casa, non supererai mai la cosa se eviti di aver a che fare con la gente. Io e Alan passiamo a prenderti per le 19.30,metti su qualcosa di carino>> e riattacca.
Non ho proprio voglia di avere a che fare con la gente ora, ma non posso non pensare a quante volte abbia rifiutato di uscire con loro da quando ci siamo trasferiti a Seattle, stanno facendo di tutto per farmi stare meglio e glielo devo, è come se stessero cercando di darmi un'altra possibilità di vita.
Mi infilo un paio di Jeans e il mio top preferito, un velo di trucco e le sneackers. Se solo Alya mi vedesse ... ma questo è il massimo di 'qualcosa di carino' che mi sento di indossare per ora. Sono pronta.

JASON
Più penso a questa cazzo di festa, più mi sembra un idea di merda. Ho anche pensato di dar buca a Olliver, ma non me lo permetterebbe mai a costo di trascinarmi di forza dalla camera al salotto. Non riesco a pensare di interrompere questa routine di tranquillità: erba, ragazze, alcool e poi di nuovo erba, ragazze e alcool, una vita insignificante e inutile proprio come merito.
<<Ehi Jason, ti aspetto di sotto.>> mi urla Oliver dall'altra parte della porta.
<<È proprio necessario che ci sia Olliver?>> gli chiedo sperando che mi dica che non sono obbligato ad andarci se non ne ho voglia.
<<Certo Jason, è necessario che tu venga, non potrai vedere le pareti di camera tua in eterno. Sai, esiste un termine: vivere, ed è esattamente ciò che tu devi imparare a fare, quindi muovi il culo.>>
<<Okay, okay basta così,15 minuti e arrivo, meglio la tua cazzo di festa che continuare ad ascoltarti blaterare.>> gli dico.
Voglio sprofondare, perché gli ho detto si?
Mi faccio una doccia veloce, apro l'armadio e prendo dei vestiti a caso, metto su un paio di jeans scuri, un maglioncino blu notte, le Vans e scendo.

Come Un TatuaggioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora