UNA SERATA PER TE

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Metto sulla cucina la caffettiera, ho bisogno di un caffè il prima possibile per darmi una svegliata. Jason è tornato a casa sua e mi ha proposto una cena per stasera.
Il rumore della moka mi fa capire che il mio caffè è pronto, corro in cucina per spegnere il fuoco quando all'improvviso suonano al campanello.
Corro alla porta ed apro, mi trovo davanti un uomo di mezza età, in un pantalone scuro e una maglia con su il nome di un'azienda di spedizioni. In una mano ha una scatola ben avvolta da una carta colorata, con un nastro sopra. Subito scorgo un biglietto arrotolato, legato al nastro.
<<La signorina Doha?>> mi chiede l'uomo, <<Si sono io>> rispondo confusa <<Ho una consegna per lei>> mi dice allungandomi il pacco.
Lo ringrazio e salutandolo chiudo la porta.
Mi siedo sul divano, ed inizio a spacchettarlo, all'interno scorgo qualcosa di rosso, rimuovo la carta di protezione e ne tiro fuori un abito meraviglioso, rosso e pieno di strass, un vestito che incanta soltanto a guardarlo, allungo di nuovo la mano nella scatola e ne tiro fuori un paio di scarpe rosse in velluto, con plateau e tacchi alti, esattamente del mio numero, lo scollo della scarpa è anch'esso definito da degli strass. Sto sognando. Prendo il biglietto e ne leggo l'interno:

Quando ho visto quest'abito al centro commerciale ho pensato che solo tu saresti stata perfetta per indossarlo.
Ti chiedo di indossarlo per me, passo a prenderti alle 21:00.
Ti amo, Jason.

Ancora una volta mi ha stupita e mi chiedo come abbia fatto a vivere 23 anni della mia vita senza di lui. Non lo credevo possibile, ma lui pur essendo incasinato com'è, in poco tempo è arrivato e ha stravolto tutto,
ha abbassato le mie difese, ha distrutto i muri che avevo alzato per proteggermi dal resto e non c'è un giorno da quando l'ho incontrato in cui io non ringrazi il cielo di averlo con me, perché per me il più bel regalo che potessi avere è lui.

Inizio a prepararmi per la serata, faccio lo shampoo ai capelli ed asciugandoli opto per delle onde, passo sui capelli il babyliss e lego i due ciuffi ai lati con un fermaglio pieno di diamantini a forma di farfalla, dopodiché mi infilo nella doccia per lavare il resto del corpo e dopo essermi asciugata mi spalmo la crema corpo che più di tutte preferisco e recuperando la mia pochette dei trucchi, passo una sottile linea di eyeliner nero, due passate di rimmel e del rossetto rosso.
Prendo il mio nuovo vestito e lo infilo partendo dal basso, dopodiché mi dimeno per chiuderne la piccola zip che parte dal fondoschiena fino ad arrivare all'ampia scollatura, metto le scarpe e mi specchio, mi sento una principessa.

Sono le 21:00 Jason dovrebbe essere qui a momenti.

JASON
Passo sotto casa di Doha quattro volte alla disperata ricerca di un parcheggio, alla quinta volta scorgo una macchina intenta a liberarne uno, avvio la freccia sinistra dell'auto e finalmente riesco a parcheggiarla. Sono le 20.55 e sono puntuale per un pelo ,chiudo frettolosamente l'auto e mi dirigo verso casa di Doha.
Salgo le scale a due a due, non vedo l'ora di vederla in tutta la sua bellezza, arrivo al pianerottolo di casa sua e suono il campanello.
Apre la porta e Dio, credo di non aver mai visto nulla di così bello, è così perfetta, il cuore mi martella nel petto e lei mi accoglie con un sorriso.
<<Beh? hai intenzione di restare lì impalato per sempre?>> mi chiede ridendo,<<Resterei a guardarti a bocca aperta per il resto della mia vita>> ribatto convinto ,<<Sei bellissima>> le dico e le do un bacio sulla guancia. Ha un profumo buonissimo, lei arrossisce e io mi sento l'uomo più fortunato della terra.

DOHA
Aprendo la porta ho visto Jason, è di una bellezza rara di solito, ma oggi ancora di più. Ora inizio a capire come mai tutta quella voglia di Shopping, ha il jeans scuro e il maglioncino che ha acquistato questa mattina, i capelli ricci ben definiti gli cadono sul viso ed ha tagliato la barba, sembra un principe azzurro. Il mio principe azzurro. Mi dice che sono bellissima ed io non posso non arrossire, mi bacia sulla guancia e palesemente per quanto ci stiano bene avremmo voglia di toglierci i vestiti di dosso e stare insieme, ma non oggi, non ora.
<<Sei pronta?>> mi chiede,<<certo>> gli rispondo, recupero la mia borsa dal divano e lo seguo sul pianerottolo, infilo la chiave nella serratura e la giro per due volte, dopodiché mi prende per mano e scendiamo insieme le scale, lo tengo ben stretto perché con questi tacchi ho paura di cadere,lui sembra accorgersene e mi supporta per tutta la scalinata.

Arrivati al piano inferiore, usciamo dalla palazzina e mi aiuta ad entrare in macchina.
<<Dove stiamo andando Jason?>> gli chiedo curiosa, <<Aspetta e vedrai>> mi risponde con aria fintamente dispettosa, sbuffo simpaticamente e mi affido totalmente a lui. Volgo lo sguardo al finestrino e appuro che il traffico si Seattle non si ferma mai, macchine sfrecciano e destra e a manca, le luci dei lampioni illuminano la città, Jason imbocca la statale ed io mi perdo nel silenzio di questa bellissima serata. Sono felice, mi sento felice, finalmente per la prima volta nella mia vita sono felice di quello che ho e non desidero nient'altro. Guardo Jason e lui ricambia spostando per un momento lo sguardo dalla strada, poi torna alla sua guida e dopo alcuni minuti capisco che si sta dirigendo verso il Dream. Come sospettavo arriviamo davanti al Dream e dalle luci colorate che riflettono sulla strada suppongo ci sia una serata.
<<Pronta Doha?>> mi chiede Jason,<<Per cosa?>> gli rispondo,<<per vivere la tua serata>>,<<lo sono>> gli dico e in un attimo la nostra auto è parcheggiata nell'area parcheggio e io e lui siamo presi per mano, davanti alla porta del locale.
Non so cosa mi aspetti questa sera, ma so che di qualsiasi cosa si tratti sono prontissima a viverla con lui.

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