DOHA
Apro gli occhi e Jason non è con me,
mi alzo dal letto e raggiungo il bagno ,faccio una doccia di fretta, infilo un pantalone della tuta con una felpa e accendo sul fuoco la caffettiera, il telefono squilla e sullo schermo appare un numero sconosciuto.
<<Si?>> rispondo sperando che sia Jason.
<<Doha, buongiorno ,spero di non averti svegliata, sono Lisa. Ti chiamo per sapere se ci sono novità su Jason.
Hai saputo nulla?>>,
<<No Lisa, non so nulla da ieri, vado in centrale tra poco>> gli rispondo con la voglia di scoppiare in lacrime,<<Non preoccuparti>> mi risponde,<<Carl è già lì che cerca di capirci qualcosa.>>,<<d'accordo, ma vi prego fatemi sapere al più presto>> rispondo speranzosa,<<a dopo Doha>> ribatte, la saluto e riattacco.
Il resto della giornata va così, tra l'angoscia e la sofferenza di saperlo lì dentro, fino a quando alle 12:00 decido di provare a vederlo.JASON
Questo materasso è davvero scomodo, apro gli occhi pieno di dolori ovunque, ho la schiena distrutta e mi sembra di aver dormito su un ammasso di pietre.
<<Kaya, hai una visita>> mi dice la guardia del corridoio in cui mi hanno messo. All'improvviso vedo il volto di Carl, con in mano un foglio, <<Jason hai fatto un casino! Come stai?>> mi chiede preoccupato, <<ho avuto momenti migliori affermo, aggiungendo poi <<ma Doha? Sta bene?>>,<<è tutto okay, firma questo foglio, pagheremo la cauzione e sarai fuori di qui a breve.>>,<<Cauzione?>> chiedo confuso,<<50.000 dollari, non preoccuparti, pagherò io, mi basta che tu metta una firma>>,non posso permetterlo, sono un mucchio di soldi e loro hanno già fatto fin troppo per me,<<non posso permettere che paghiate tutti questi soldi per un guaio che ho combinato io, ne uscirò in un modo o nell'altro ,ma grazie per l'aiuto Carl>> gli rispondo, all'inizio sembra voglia insistere, ma poi capisce che non servirebbe a nulla, in pochi istanti scade il tempo a disposizione per la visita, ci salutiamo e va via.DOHA
Mi avvio verso il viale del carcere e da lontano vedo Carl intento ad uscire dallo stabile.
<<Carl! >> lo chiamo ad alta voce, più mi avvicino e più vedo dal suo viso quanto abbia il morale a terra,<<che succede?>>
<<Doha, l'unico modo per uscire di qui che Jason abbia è che paghi la cauzione, mi sono offerto di assumermi la responsabilità del pagamento, ma non ha voluto sentire ragioni. Ti prego, prova a farlo ragionare o non uscirà di qui prima che siano passati 10 anni, potrebbe essere accusato di tentato omicidio!>>,mi dice disperato, vorrei dirgli tante cose ma non saprei da dove iniziare, così resto in silenzio, mentre le gambe tremano e il terrore si impossessa del mio corpo.
<<Ora vado a parlare con gli avvocati>>,mi dice Carl, annuisco e lo saluto.
Continuo a camminare tagliando la distanza che mi separa da Jason.
<<Salve avrei bisogno di incontrare Kaya Jason>> dico al poliziotto seduto ad una scrivania negli uffici del carcere in cui si trova,<<è una parente?>>,mi chiede. Cazzo! no,non lo sono. <<Sono la madre di suo figlio>> rispondo, <<ha un documento?>> glielo porgo, lo guarda per qualche istante e me lo restituisce.
<<lo faccio chiamare, si accomodi nella sala visite>>, faccio come mi dice e aspetto che Jason entri da quella porta.JASON
Una voce lontana mi avvisa di una visita, mi accompagnano fino alla sala visite, avviandoci verso un lungo corridoio buio, una guardia mi apre la porta e di fronte a me vedo Doha, la donna più bella del mondo, lei che mi ha scelto nonostante i miei difetti e i miei errori, l'unico spiraglio di luce nella mia vita.
<<Ciao amore>> le dico accogliendola con un sorriso, lei mi salta addosso avvolgendomi le braccia intorno al collo.
<<Jason>> mi dice scoppiando a piangere,<<come stai? Mi sei mancato>>
<<Sto bene amore e tu? Sei bellissima.>> lei mi stampa un bacio sulle labbra,<<sto bene, ho parlato con Carl, mi ha raccontato la storia della cauzione>>,la interrompo subito <<Doha troverò il modo, ma non è quello il modo giusto per uscire di qui, non posso permettermelo.>>,<<so che non cambierai idea Jason, spero solo che tu riesca ad uscire da qui il prima possibile>>,mi stringe più forte e mi sussurra all'orecchio <<Ti farò uscire di qui Jason, te lo prometto>>,si stacca da me, continua a piangere, le sorrido e salutandomi va via.DOHA
Esco si fretta dal carcere, non sto dove stia andando, continuo a camminare a passo veloce per metri e metri, nella testa ho un casino, dentro di me cresce un bambino e in più devo tirare Jason fuori da li. Mi spremo il cervello fino a quando non trovo un'ipotetica soluzione. Poi mi fermo di colpo. Le telecamere del Sun! Cazzo perché non c'ho pensato prima? Non sono sicura che funzioni,ma devo almeno provarci.
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Come Un Tatuaggio
RomanceIn una Seattle illuminata e caotica Doha e Jason si incontrano per pura coincidenza. Ma cosa succede quando vicini fa male,ma lontani di più? Vale la pena rischiare tutto per una storia senza speranza? Come Un Tatuaggio. Questo libro va a chi crede...