IL DESTINO HA IL SUO CORSO

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DOHA
Mi sveglio con gli occhi gonfi, distrutti da tutte le lacrime che ho versato ieri sera e questa notte, ho smesso da poco e mi chiedo quanto durerà, accarezzo Jason e lo sveglio, non vorrei che facesse tardi a lavoro, apre gli occhi e mi fissa,<<scusa per ieri Jas, io non sapevo, non potevo immaginare..>>,con due dita mi copre la bocca e mi bacia sprigionando in me un senso di sollievo. <<È tutto okay>> mi dice, <<ieri sera ho avvisato Carl che non andrò a lavoro, voglio stare un pò con te>>, lo abbraccio forte e restiamo accoccolati l'uno vicino all'altro.

JASON
<<Hai fame?>> chiedo a Doha, sperando di riuscire a farle mangiare qualcosa, <<No Jas, non ho fame>> mi risponde, la accarezzo sul viso e mi alzo dal letto andando in cucina per prepararle comunque qualcosa. Pochi minuti dopo torno in camera con due pancarrè con la nutella, <<a questi non potrai dire di no!>> le dico con tono più allegro che posso. Lei mi sorride,ne afferra uno e per un istante mi sembra di avere ancora la speranza di darle un futuro felice. Ci sediamo sul letto e mangiamo il nostro pancarrè, la mattinata è volata, guardo l'ora sul telefono e segna le 12.00,la avvicino a me e percorro il suo braccio con le dita più e più volte, lei posa la testa sulla mia spalla e vorrei che rimanessimo così per sempre.
<<Speravo che andasse diversamente la tua prima notte qui.>> le dico dispiaciuto,<<non è colpa tua Jason>> mi risponde accigliata ed io le sorrido sperando che lei faccia altrettanto.

DOHA
Tonfo duri e sicuri battono sulla porta, Jason è sotto la doccia e io corro ad aprire. La porta si spalanca e il mio cuore si ferma, davanti a me due uomini in divisa mi chiedono di Jason Kaya,<<è sotto la doccia>> balbetto spaventa,<<le spiace se lo aspettiamo qui?>> chiedono, li faccio accomodare sul divano e aspettiamo che Jason esca dal bagno.
<<Signor Kaya, dovrebbe seguirci in caserma>> dice uno dei due rivolgendosi verso la porta della sala da dove  Jason si affaccia, gli corro in contro  <<Che succede Jas?>> chiedo terrorizzata,<<Andrà tutto bene>> mi risponde, mi da un bacio sulle labbra e si avvicina ai due uomini,<<posso sapere perché?>> chiede al poliziotto, il quale risponde <<Signor Kaya il signor Tristan Ofren ha sporto una denuncia di aggressione contro di lei, ci sono dei testimoni che hanno confermato l'accaduto di ieri sera, la preghiamo di seguirci>>,Jason annuisce, mi sussurra all'orecchio che presto tornerà a casa e tutti e tre escono dalla porta. Mi sembra di essere in un incubo, che cosa gli accadrà? Chiamo Alya e le chiedo di raggiungermi, dopo alcuni minuti i ragazzi sono da me.
<<Che succede?>> mi chiede Alya spaventata, <<Due poliziotti hanno portato via Jason quindici minuti fa>>,<<cazzo Doha mi spiace un sacco!>> mi dice Alya abbracciandomi, un senso di nausea mi fa prudere la gola, mi libero dalla sua presa e corro in bagno, Alya mi segue e mi vede rigettare la colazione di stamattina, guardo il mio riflesso sullo specchio e sono pallida in viso,<<È tutto ok? Mi chiede Alya?>>
<<Tutto o..>> un altro getto di vomito fuoriesce dalla bocca.
<<Non sarai incinta?>> mi chiede Alya,
Cazzo, non ci avevo pensato. I mal di testa, i capogiri, la nausea degli ultimi giorni. <<Non credo Alya, sarà un influenza>> le dico e lei non ribatte.
Torniamo in sala dai ragazzi,<<ha bisogno di un avvocato, ho un amico che potrebbe aiutarlo>> dice Olliver.
<<Tranquilla Doha faremo tutto il possibile per aiutarlo>> aggiunge Alan. <<Grazie ragazzi>> gli dico, e tornano a casa per tentare di risolvere in qualche modo il problema.

Jason è stato portato via da due ore e ancora non mi è stato detto nulla.
Mi infilo una felpa e un Jeans ed esco di casa, mi avvio verso il parco e mi dirigo verso la farmacia che sta di fronte, acquisto un test di gravidanza e torno subito a casa.
Vado in bagno, faccio pipì nel vasetto sterilizzato e ci infilo dentro la parte cotonata del bastoncino, la tiro fuori e aspetto un minuto, due minuti, il tempo sembra non passare mai, tre minuti dopo guardo il risultato del test e sono incinta...
aspetto davvero un figlio da Jason! Nonostante tutti gli avvenimenti di oggi non posso che essere felice,scoppio in una risata gioiosa e confusa e chiamo Alya per confidarle la novità.

JASON
Sono tra queste quattro pareti da molte ore ormai, Tristan ha deciso di vendicarsi, dovevo aspettarmelo.
Non faccio che pensare a Doha, a tutto quello che è costretta a vivere nell'ultimo periodo, mi si spezza il cuore a pensarla li, da sola, senza nessuno che le stia accanto e le dia conforto.

Con il pensiero che va a Doha mi addormento su un materasso scomodo in questa gelida cella nel carcere di Seattle.

DOHA

Non ho avuto novità da Jason e il tempo massimo che mi sono prestabilita prima di andare dalla polizia scade domani mattina, mi infilo nel letto tentando di dormire ma continuo a rigirarmi nel letto pensando a Jason, è finito lì dentro per colpa mia, ho bisogno di saperlo fuori di lì, ho bisogno di saperlo accanto a me.

Sono le 4:00 del mattino e finalmente la stanchezza prende il sopravvento sul mio corpo e sulla mia mente.
Mi addormento con la speranza che arrivi subito domani.

Come Un TatuaggioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora