JASON
Il sole qui a Seattle sta tramontando, lei si è svegliata da qualche ora, per tutto il giorno un viavai di persone ha riempito la piccola stanza d'ospedale di Doha.
<<Amore ho veramente avuto paura di perderti. Ho bisogno di capire che cosa è successo, credo di aver visto Tristan, era lui vero?>> le chiedo aspettando solo che me ne dia conferma.
<<Ascolta Jas >> mi risponde impaurita,<<si, era Tristan mi ha aspettata fuori dal lavoro, ha saputo che siamo stati dai miei, la gelosia l'ha divorato e ha deciso di farmela pagare, ma ti prego, ti prego non creiamo altri guai, sto bene ed è questo che conta.>> mi dice.
La rabbia mi scorre nelle vene e dentro di me esplode un temporale, ora ne ho la conferma. È stato lui. Lui ha tentato di ucciderla, ha tentato di portarmela via.
<<Va bene piccola, tu pensa solo a guarire>> le stampo un bacio in fronte, lei mi sorride e Dio quanto la amo.DOHA
Jason non si stacca un attimo da me, mi sta accanto e anch'io dal mio canto gli sto vicino il più possibile. So che non è una bella situazione, so come possa starci, io stessa se qualcuno provasse a fargli del male non so come reagirei, ma sono del parere che in certe situazioni meno caos si faccia e meglio sia.
Il medico che mi ha curata per tutto il periodo da quando sono entrata in questo ospedale ad oggi, mi ha informata che domani potrò tornare a casa. Stare in ospedale è diventato insopportabile, le stesse pareti, le stesse persone, per giorni e giorni e poi avere sempre davanti persone che stanno male è una vera sofferenza.<<Sai, ho una notiziona !>> gli dico con un sorrisone enorme stampato in faccia.
<<Dai, racconta>> mi risponde Jason ricambiando il sorriso.
<<Domani..>>
<<Domani? Dai! Non tenermi sulle spine!>> mi risponde impaziente.
<<Domani posso tornare a casa! Il dottore dice che posso finalmente essere dimessa, potrò continuare le stesse cure che faccio in ospedale direttamente a casa mia, l'importante è che nelle date stabilite io venga a fare dei controlli!>>
<<Finalmente !>> mi urla Jason e mi abbraccia, stretta, così stretta che sembra che non voglia mai più lasciarmi andare.
Finalmente possiamo aprire un nuovo capitolo della nostra vita, senza passato, sofferenze e delusioni.
Io, lui e nient'altro al mondo.JASON
Sono le 18:00 e presto dovrò fare rientro a casa.
<<Piccola io vado. Promettimi che starai bene.>>
<<Te lo prometto Jas >> mi risponde, con un viso così dolce che mi viene voglia di coccolarla fino a domani.
<<Allora prepara la borsa, domani mattina verrò a prenderti per riportarti a casa! >> dico e gli faccio un occhiolino. È felicissima di uscire da questo posto e la sua gioia è contagiosa.
<<Certo, lo faccio subito!>>,sembra una bambina a cui dai un gelato con i suoi gusti preferiti, se potesse immagino che si metterebbe a saltare per tutto l'ospedale ed anch'io sono ben felice di vederla così, dopo tutto quello che ha passato, dopo tutto il dolore fisico oltre che mentale che ha dovuto subire il fatto stesso che sia così piena di vita e contenta mi rende l'uomo più felice del mondo.
<<A domani>> la saluto baciandola.
<<A domani>> mi sorride, ed inizio a contare i minuti che ci separano dal nuovo giorno.DOHA
Prendo la borsa vuota dall'armadietto numero 8 e mi dirigo in bagno.
Raccolgo il mio spazzolino ed il mio tubetto di dentifricio usato per metà.
Prendo il sapone posato sul lavabo, il mio riflesso appare nello specchio, ho le guance rosee e i capelli spettinati, appena uscita di qui dovrò darmi una sistemata, tutto sommato non sono al mio meglio, ma potrei apparire peggio vista la situazione. Apro la tenda della doccia e recupero il mio shampoo, torno in camera e apro l'armadietto nel quale ho riposto i miei vestiti. Alya in questi giorni mi ha portato un cambio per quando sarei uscita e la mia pochette dei trucchi, la amo per questo, ha pensato veramente a tutto. Piego al meglio le mie camicette da notte, mutande e calzini e li sistemo accuratamente nella borsa, lascio fuori solo un cambio per domani.
Tutto pronto, solo una notte e poi tornerò alla mia vita di sempre.JASON
Dopo una lunga giornata, la quale non sarebbe potuta concludersi meglio, sono finalmente a casa, sento infinitamente la mancanza di Doha, nonostante me ne sia separato da poco, ma è come se un pezzo di me mancasse ogni volta che lei non c'è.
Nella mente ho mille pensieri contrastanti e decido che forse fare una doccia potrebbe farmi staccare per un secondo la spina.
Mi dirigo in bagno, tolgo i vestiti e mi infilo sotto il getto d'acqua calda, se una parte di me tocca il cielo con un dito perché Doha sta bene, l'altra parte di me non fa che pensare a come sarebbe potuta andare diversamente. Quel pezzo di merda ha tentato di farla fuori. Chiudo la doccia, recupero l'accappatoio e mi butto sul letto ancora mezzo bagnato. Squilla il telefono e leggo il nome del mio avvocato sullo schermo.<<Si?>> rispondo,
<<Buona sera signor Kaya, mi scuso per l'orario, sono riuscito a liberarmi solo ora e ho deciso di chiamarla senza farla aspettare ancora. Ci sono degli aggiornamenti sulla denuncia che avete esposto contro il signor Ofren, purtroppo a causa del buio non si può rendere attendibile la versione che ci ha dato, nonostante la signorina Doha abbia confermato, l'accusato sostiene che sia una vendetta da parte della signorina per dei vecchi rancori. La denuncia è stata archiviata. Mi spiace signor Kaya, noi abbiamo fatto tutto il possibile.>>
<<Va bene>> rispondo e chiudo la chiamata.
Vedo rosso, la vena sembra esplodermi dal collo, inizio a tirare pugni, colpisco prima la porta, poi miro il muro. Distruggo tutto ciò che i miei occhi vedono. Divano, quadri, soprammobili, ma poi..
Aspetta un attimo Jason, non sono loro a dover essere presi a pugni.
Non ho più il controllo sulle mie azioni.
Prendo il telefono e cerco gli hotel di Seattle, li chiamo uno ad uno chiedendo se da loro alloggi il signor Tristan Ofren. Oramai è mattino e finalmente trovo l'hotel in cui lo stronzo alloggia, Black Hotel esattamente a 15 minuti d'auto da qui. Mentre la mia metà più ragionevole mi ricorda la promessa fatta a Doha, l'altra metà di me ha voglia di spaccargli la faccia.
Spero che la notte mi aiuti a decidere.
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Come Un Tatuaggio
RomanceIn una Seattle illuminata e caotica Doha e Jason si incontrano per pura coincidenza. Ma cosa succede quando vicini fa male,ma lontani di più? Vale la pena rischiare tutto per una storia senza speranza? Come Un Tatuaggio. Questo libro va a chi crede...