PROVA A FARTI CAPIRE

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Capitolo 13

JASON
Dalla cucina Kally:
<<Ragazzi, venite a tavola si fredda tutto altrimenti.>>
La raggiungiamo e ci si presenta un tavolo pieno zeppo di pasti, da queste parti il natale deve essere una cosa seria.
Prendiamo posto e si scaglia uno scontro sull'anatra all'arancia di Kally, questa donna cucina divinamente.
Non facciamo altro che complimentarci tutto il tempo, parliamo del più e del meno, del nostro lavoro e le ore passano in fretta. Per Doha è come se non esistessi e se da una parte sono felice di questo dall'altra mi sento morire. Non mi ha degnato di uno sguardo, di una parola.
<<E tu Doha, non hai intenzione di andare a trovare i tuoi?>> mi chiede Ethan il padre di Alya. Nella stanza cala uno strano silenzio e tutti attendono la sua risposta.

DOHA
Eccoci qui a parlare dei miei, ovviamente dovevo aspettarmelo.
<<No Ethan, non credo che ci andrò>> gli rispondo cercando di chiudere in fretta l'argomento.
<<Capisco, beh è una tua scelta ma se posso, a volte anche i genitori sbagliano. Non si nasce genitori, si cresce e si impara insieme ai figli. Anche i genitori cadono e si sbucciano le ginocchia, anche i genitori spesso sbagliano strada, solo che non lo dicono.>>
<<Certo>> gli rispondo, e torno al mio piatto.
Il pranzo si conclude e mentre tutti programmano il pomeriggio io saluto e rientro in camera. Ho il morale a terra e per il resto della giornata non può far altro che peggiorare.

JASON
Prendo in prestito l'auto di Alan e vado verso il centro commerciale intento a trovare un regalo degno di Doha. So che probabilmente non avrò mai il coraggio di darglielo ma il mio cuore al momento non vuole fare altro.
Entro nel negozio e una vetrina illuminata cattura la mia attenzione.
Una collana con un ciondolo a forma di ancora piena di brillanti è esposta e sotto le luci della vetrina brilla ancora di più. Riesco immediatamente a immaginarla sul collo di Doha e decido di comprarla nonostante costi il mio stipendio di due mesi.
Questa ragazza mi sta realmente facendo perdere la testa.

Compro un paio di regali per i ragazzi e faccio rientro a casa.
Doha è ancora nella sua stanza e tutti gli altri sono usciti, credo siano andati al luna park.
Busso alla sua porta ma nessuna risposta.
<<Doha, so che sei lì, ti prego apri. Dobbiamo parlare>>
Nessuna risposta. Mi volto per andar via quando sento la chiave girare nella serratura. Me la trovo davanti scalza e con un vestitino da letto addosso, era realmente intenta a dormire un pò.
<<Che vuoi?>> mi chiede.
E io non so da dove iniziare.

Come Un TatuaggioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora