VERITA' SCOMODE

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JASON

Alan ha insistito per guidare e ne sono contento, non amo passare ore al volante, Alya gli è seduta accanto sul sedile anteriore, mentre Doha è seduta tra me e Olliver. Oggi è veramente bellissima, anche più del solito, ha un filo di trucco sul volto, i capelli legati in una coda alta e indossa una semplice salopette. La sua semplicità mi lascia a bocca aperta, è meravigliosa. Mi faccio forza e distolgo lo sguardo da lei, ma mi rendo conto che lei mi sta ancora guardando. Vorrei avvicinarmi ancora di più, stringerla a me e farla mia, ma non posso permettermi di avvicinarmi a lei, ha già sofferto abbastanza e io non farei altro che dargli problemi. Ha bisogno di qualcuno che se ne prenda cura e che la faccia vivere in tranquillità, mentre io sono tutto l'opposto di ciò che si può definire tranquillo, i fantasmi del mio passato continuano a perseguitarmi e questo non fa di me una bella persona. Non vado bene per lei anche se infondo so che lei andrebbe benissimo per me. Non mi pentirò mai della notte passata insieme ma devo far in modo che non succeda di nuovo.

DOHA
Averlo vicino mi tranquillizza, lo guardo cercando di capire a cosa pensa, ma ogni minuto che passa lui diventa più scostante. Pagherei per capire cosa lo tormenta, perché fa fatica anche solo a guardarmi in faccia. Ma perché cerca in tutti i modi di evitarmi? Dopo stanotte poi.

<<Obbligo o verità?>> esordisce Alya puntando gli occhi su di me. Alzo gli occhi al cielo, non poteva avere idea peggiore, anche gli altri in macchina sembrano essere del mio stesso parere, Jas si mette una mano davanti al viso e fa cenno di no con la testa, lo trovo buffissimo e non riesco a trattenere una risata.
<<Alya non ti sembra un gioco un po' troppo stupido per dei ventiduenni?>> gli rispondo in tono sarcastico.
<<Hai idee migliori?>> no, effettivamente non ne ho e il silenzio in auto negli ultimi dieci minuti sta diventando molto imbarazzante. <<Verità>> gli dico.
<<Hai davvero dimenticato Tristan?>> mi domanda.
La risposta mi esce in automatico in una frazione di secondo dalla bocca: <<Si l'ho dimenticato.>> gli rispondo sinceramente, aggiungendo <<ora tocca a te>>, <<sono prontissima>> e mi sorride. <<Perché Alan?>> gli chiedo. In tutta tranquillità lei lo guarda ,gli sorride e mi risponde <<Perché non potrebbe essere nessuno se non lui.>> mi confida. Alan gli stringe la mano con la mano libera che alterna tra Alya e il cambio marcia dell'auto e gli sfoggia un sorriso pieno di dolcezza. Si completano ed è bellissimo.

JASON
Alya ha appena cercato di spiegare perché sta con Alan, ha detto una frase che all'apparenza non spiega un bel nulla, ma Doha gliela fa passare per buona ,sono amiche da tempo e hanno un'intesa mai vista prima. Si sono scambiate un sorriso e questo mi fa capire che la risposta di Alya ha completamente soddisfatto le aspettative di Doha. Olliver ha scelto obbligo ed è stato costretto a sporgersi dal finestrino dell'auto a petto nudo, nonostante sia dicembre, a volte le ragazze riescono davvero a non avere pietà. Alan ha confessato di essere stato costretto una volta, per lo stesso gioco, a dare un bacio a un uomo. Inizio a innervosirmi perché mi rendo conto che a rispondere manco solo io.
<<Jason, obbligo o verità?>> Mi chiede Alya? Odio parlare di me, ma allo stesso tempo non voglio mettermi in ridicolo davanti a Doha, sopratutto dopo aver testato la malefica fantasia di Alya nei confronti degli obblighi.
<<Verità >> dico. Olliver interviene: <<Ho proprio una curiosità su Jason, quindi la domanda te la farò io,posso sapere come mai ogni volta che Kira viene a cercarti fai finta di non esserci? A cosa dobbiamo l'interruzione del via vai di donne che c'era fino a qualche tempo fa a casa?>> Che stronzo. Lo ha fatto apposta. Olliver e Alan sono probabilmente gli unici due amici veri che ho, mi conoscono meglio di chiunque altro anche se ogni tanto il loro livello di stronzaggine arriva alle stelle. Gli rifilo la prima stronzata che mi viene in mente <<Sai che mi stanca stare sempre con le stesse tipe>> gli dico con tono strafottente, Olliver mi fa un cenno con la testa e si volta per guardare fuori dal finestrino. La realtà è che da quando ho conosciuto Doha nessuna donna mi va bene, per il semplice fatto che non sia lei, lei ovviamente questo non lo immagina e credo che l'idea che io abbia a che fare con donne sempre diverse non la faccia impazzire, come non credo che le piacerà quando scoprirà che la mia vita gira intorno all'erba.
Ho dovuto sparare questa cazzata, lo vedo che è presa da me come io da lei.ma non mi posso permettere di darle false speranze e non posso permettermi di darle nemmeno a me. Lei a differenza di 5 minuti fa ha un atteggiamento più distaccato, si infila le cuffiette nelle orecchie e alza il volume al massimo, accucciandosi sul sedile. Riesco a capire di che canzone si tratti, siamo abbastanza vicini da riuscire ad ascoltare ciò che esce fuori dal suo mp3. Sta ascoltando Innocence di Avri Lavigne e io la ascolto insieme a lei senza darlo a vedere.

DOHA
Fino a 10 minuti fa ero convinta che lui fosse diverso da tutti gli altri, che sotto l'aspetto da cattivo ragazzo tatuato avesse molto di più, ma onestamente non ne sono più tanto sicura. Devo smetterla di ostinarmi a vedere sempre del buono in tutti, il fatto che mi abbia aiutata quando ne avevo bisogno e che mi abbia scopata stanotte non vuol dire che sia una persona capace di amare o che sia interessato a me, l'idea che stia con un sacco di ragazze diverse mi dà il voltastomaco, probabilmente sono solo una delle sue tante conquiste e devo smetterla di farmi trattare come un giocattolo che aspetta all'infinito un gesto o un' attenzione da un uomo. Ho chiuso. Ho chiuso con Jas, ho chiuso con Tristan, ho chiuso con la fiducia, ho chiuso con gli uomini. Ho chiuso!
Mi infilo le cuffiette nelle orecchie e faccio partire Innocence di Avril Lavigne, lascio che la musica mi distragga dai pensieri e mi porti via con sé

Come Un TatuaggioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora