UNA SERATA PER TE pt2

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JASON
Davanti all'ingresso del locale riusciamo a sentire la musica che lo inonda, percorriamo il corridoio che divide l'ingresso dalla sala della festa e non appena entriamo tutti gli invitati corrono ad abbracciare Doha, poche persone invitate, ma le più importanti della sua vita:
Alan, Alya, Olliver, Dasy e qualche sua vecchia amicizia. Sul muro Alya ha appeso uno striscione con su scritto Bentornata Doha!
Ed alla sua vista Doha si asciuga una lacrima, l'emozione la sta destabilizzando ed io la stringo a me.

DOHA
Non posso credere che Jason abbia organizzato tutto questo, la stanza è ben arredata e piena di nastrini colorati, fiori diversi tra loro e palloncini ovunque.
Avvolgo un braccio attorno al collo di Jason,<<grazie per tutto questo>> gli dico e lo bacio,<<Grazie a te per essere rimasta con noi>> mi risponde sorridendomi,<<corro un attimo da Alya>>,<<va bene amore>> mi dice e ci separiamo. C'è sicuramente lo zampino di Alya che conosce bene i miei gusti, visto che il tema della festa è il fuxia. Mi dirigo verso di lei lasciando Jason in compagnia di Olliver. <<Ehi Alya, sei un'ottima organizzatrice di eventi, hai mai pensato di cambiare lavoro?>> le chiedo divertita. <<Doha spero ti piaccia>> mi risponde visibilmente speranzosa,<<da morire, grazie per tutto>> dico e lei mi abbraccia, poi mi prende per mano e mi porta al centro della sala facendomi sedere su una sedia posizionata al centro della stanza.
La guardo confusa e lei mi fa un sorriso dei suoi, dopodiché le luci si spengono e un proiettore trasmette sul muro bianco una successione di mie foto con Alya degli anni passati insieme, fin da quando eravamo solo due bambine che giocavano con le bambole. Immagini scorrono, una foto ci ritrae a cavallo, un'altra il primo giorno di liceo, un'altra ancora il giorno in cui abbiamo preso la patente... continuano a scorrere e come sottofondo c'è la nostra canzone: Umbrella di Rihanna.

"Quando ci sarà la luce del sole, brilleremo assieme, ti ho detto che sarò qui per sempre, ho detto che ti sarò per sempre amico... ho fatto un giuramento e lo manterrò fino alla fine. Adesso che sta piovendo più che mai so che continueremo ad averci l'un l'altra, puoi stare sotto il mio ombrello"

Le parole del ritornello mi entrano fin dentro le ossa, è come se l'avessimo scritta noi l'una per l'altra, per questo questa canzone ci ha sempre unite.
Le lacrime iniziano ad inondarmi il viso e credo di non riuscire più a controllarle,
Vorrei solo trovare un modo per fargli capire quanto io le voglia bene, quanto io le sia grata per tutto ciò che ha sempre fatto per me.
C'è sempre stata, c'è stata quando volevo fare qualche cazzata, assecondandomi, nonostante ne avrebbe pagato le conseguenze insieme a me. C'è stata quando non avevo alcuna voglia di uscire e lei è rimasta a casa accanto a me a guardare un film, c'è stata quando mi hanno ferita e ha raccolto tutti i pezzi di me ricomponendoli con pazienza. Lei c'è stata, anche quando la mia famiglia, le persone che mi hanno messa al mondo, mi ha voltato le spalle. Lei mi ha sempre sostenuta, mi ha abbracciata, ha asciugato le mie lacrime, ha pianto insieme a me, mi ha rialzata dandomi ogni volta la forza che mi mancava.
Alya c'è, c'è sempre stata, ed io per lei.

Finisce il video e Alya mi corre incontro. Ci abbracciamo, anche il suo viso è bagnato dalle lacrime, ci stringiamo forte, come se volessimo sottolineare il fatto che noi ci saremo sempre, io per lei, lei per me, ci abbracciamo come se ci stessimo dicendo tutto, senza pronunciare parola alcuna.
<<Ti voglio bene Alya, te lo giuro>> gli sussurro, <<Te ne voglio anch'io sorellina>> mi dice Alya dandomi un pizzicotto sul fianco.

Chissà cosa avrei fatto senza di lei, chissà dove sarei ora, chissà quante volte mi sarei persa se lei non mi avesse presa per mano indicandomi la cosa giusta da fare. Ho avuto la fortuna più grande del mondo, nonostante io sia figlia unica, ho comunque avuto una sorella. Da sempre, per sempre.

Ci stacchiamo ancora molto emozionate e volgiamo lo sguardo verso i ragazzi che non sembrano essersi accorti di nulla, brindano felici con una Tennent' s in mano, stanno ridendo rumorosamente e da lontano non si riesce a capirne la motivazione.
Io e Alya ci scambiamo un'occhiata e decidiamo di raggiungerli.
<<Beh? Che c'è da ridere?>> Chiede Alya curiosamente.
<<Si infatti, cosa c'è di così divertente?>> dico accodandomi alla sua domanda.
<<Niente ragazze, parlavamo di quanto siano strane le donne>> ammette Alan.
<<Del tipo?>> ribatte Alya, io li guardo molto interessata all'argomento,<<Le donne si dividono in due categorie: quelle che odiano le altre donne e quelle che si amano alla follia, ma quant'è divertente vedere due femmine che si picchiano?>> chiede Alan scoppiando in una risata, Jason mima una donna che prende per capelli un'altra donna e tutti scoppiamo a ridere.
Questa serata mi sta rendendo veramente felice, sono a mio agio, ho attorno le persone a cui voglio bene e ci stiamo divertendo da morire, senza fare chissà cosa, inizio forse a capire qual è il significato che ha la frase "la felicità è nelle piccole cose", mia nonna me la ripeteva in continuazione da piccola, voleva che apprezzassi le piccole cose che la vita mi dona e che magari qualcun'altro non ha. Ora inizio a capire e mi sento infinitamente fortunata.

Tutti insieme ci dirigiamo verso il tavolo preparato per la cena e prendiamo posto, io accanto a Jason, Alan accanto ad Alya e Dasy di fianco ad Olliver, ci stiamo divertendo da matti e la serata non potrebbe andare meglio di così.
Ci vengono serviti i primi piatti, una portata di pasta alla bolognese, un tipico piatto Italiano, composto da della pasta condita con pomodoro e carne tritata, come secondo delle patatine fritte in salsa rosa e come dolce una porzione di tiramisù, poi ci alziamo dal tavolo e ci fiondiamo nella pista da ballo. Iniziamo con dei balli di gruppo e i ragazzi sono veramente impacciati. Io, Alya e Desy passiamo la maggior parte del tempo delle canzoni a ridere a crepapelle, loro ci guardano, ma non sembrano delusi.

JASON
Il ballo non è mai stato il mio forte, ma io e i ragazzi decidiamo di buttarci in pista ed iniziare a ballare come dei pazzi, ad ogni passo che proviamo a fare finiamo per colpirci a vicenda, Alan ed Olliver sono dei pezzi di legno, proprio come me, ma le ragazze stanno ridendo e questo ci spinge a continuare ininterrottamente a dimenarci.

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