14 ~ Pollo arrosto e Yakitori

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Quando quella lunga giornata di servizio finì i due tornarono all'agenzia, ma nel momento esatto in cui Eri toccò terra Keigo ebbe la brillante idea di arrivare a prenderla da dietro facendo rotolare entrambi rovinosamente a terra.
Antarctica si rialzò scuotendo via la polvere dal costume con le mani.

"Ma sei scemo?"

Gli chiese infastidita ottenendo solo risate. Rassegnata si avviò all'ingresso lasciando il pennuto piegato in due.

"Aspetta Fiocco di neve, stasera vestiti carina che andiamo fuori a cena"

"E le fan assassine?"

"Eddai ci sarà anche Tokoyami, te lo devo far conoscere. Ecco a proposito, non ti vestire carina"

"Keigo da quando sei bipolare?"

Quei suoi cambiamenti improvvisi la facevano sempre impazzire. Il biondo le si avvicinò portandole un braccio intorno alla vita e le labbra a pochi millimetri dall'orecchio.

"Non sono bipolare, sono solo geloso"

Le sussurrò così da farle venire un altro brivido. Nonostante il bacio della mattina Eri rimaneva sempre Eri e di sicuro non era abituata a quei contatti fisici.
Keigo la guardò divertito, farle perdere il controllo di quella sua maschera apatica era il suo passatempo preferito.
Le poggiò le labbra su una tempia per poi allontanarsi di nuovo verso il bordo allargando le braccia e le ali.

"A stasera Fiocco di neve"

E così dicendo si buttò di schiena verso l'ingresso principale per andare a dare il benvenuto allo studente della UA.

"Esibizionista"

Gli urlò dietro la ragazza prima di lasciarsi andare anche lei ad una risata mentre rientrava con tutta l'intenzione di andare a farsi una bella doccia rilassante.

Che giornata assurda era stata, il ritorno in agenzia, Hitashi, la rabbia, le labbra di Keigo. Non riusciva ancora a realizzare che fosse tutto vero.
Lo stesso valeva anche per l'eroe dalla fama del Casanova, tutti lo credevano così per via del sua aspetto, dei suoi modi di fare molto espansivi e delle centinaia di fan urlanti, ma in realtà non aveva mai pensato ad un momento come quello.
Quella ragazza comparsa da nulla si era fiondata nella sua vita e la stava cambiando. Se solo avesse potuto risparmiarle quella dannata missione e tenerla al sicuro, ma Eri stessa non l'avrebbe mai voluto. Lei era forte e determinata e probabilmente si sarebbe dimostrata la più grande risorsa che avrebbero mai potuto trovargli.

"Hawks sensei sta bene?"

Il suo giovane studente con la testa da corvo lo risvegliò dai suoi pensieri sventolandogli una mano davanti.

"Aaah ragazzino finalmente, vieni veloce che poi andiamo a cena"

"Ma sensei sono solo le 17"

Keigo neanche gli diede ascolto e lo portò nella camera dove avrebbe alloggiato sullo stesso piano dell'appartamento di Antarctica. Forse per un po' avrebbero dovuto fare meno rumore quando passavano la notte svegli a giocare alla play o a guardare film o forse l'eroe avrebbe fatto meglio ad optare per la finestra come nuova entrata? Infondo non voleva sprecare il tempo, mancava poi soltanto un giorno a quando l'avrebbe portata da Dabi e gli altri e non sapeva perché, ma continuava ad avere brutte sensazioni a riguardo.

Hawks lasciò lo studente tranquillo a sistemare le sue cose raggiungendo poi il suo ufficio di malavoglia, non gli andava troppo a genio l'essere il numero due, aveva sempre troppo da fare per i suoi gusti e ultimamente doveva ammettere di aver fin troppo procrastinato ritrovandosi i quintali di lavoro arretrato.

Antarctica ~ Hawks x OCDove le storie prendono vita. Scoprilo ora