22 ~ Una festa disastrosa pt. 1

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"Ti ho già detto di no"

"Antarctica devi andarci"

"Non fa parte dei miei compiti"

"Hawks ci andrà, deve sembrare disposto a cercare nuove informazioni per il fronte e tu ci andrai, gli starai accanto ed impedirai che gli altri parlino di dati sensibili davanti a lui"

"Può cavarsela anche da solo sai?"

"Yukiko è stato deciso così e basta, per oggi abbiamo finito"

Hitashi chiuse la porta alle spalle di Eri freddo e deciso, in alcuni casi i suoi modi di fare potevano ricordare abbastanza quelli della ragazza, ma non era un mistero che lui fosse stato il suo tutore fin da piccola.

Yukiko, arrabbiata come non mai, fece letteralmente irruzione nell'ufficio di Hawks, che, ignaro di quella furia assassina in arrivo, rovesciò la pila di moduli su cui stava lavorando.

"Ti surgelo io o ti faccio fare arrosto da Endeavor, decidi."

Keigo sgranò gli occhi, non capiva a cosa fosse dovuto quel comportamento della sua ragazza ed aveva quasi paura di chiedere. Aveva forse fatto qualcosa di sbagliato? Raccolse tutto il suo coraggio e ci provó.

"Fiocco di neve che succede?"

"La prossima volta che ti fai invitare a ste pagliacciate vedi di tenermi fuori"

L'eroe sembrò un attimo confuso, ma poi realizzò di cosa stesse parlando non riuscendo a trattenere le risate.

"Piccola, il sindaco ha invitato anche te, non sono stato io a decidere. Sei tu che fai troppo bene il tuo lavoro"

Antarctica sbatté la mano sulla sua scrivania ghiacciando parte della superficie.

"E sei tu che non mi lasci scappare dai giornalisti. Pensi di cavartela facendo il lecca culo?"

Ma Keigo, per bloccare quella pericolosa sfuriata, le spostò la mano dietro le spalle usando una delle sue piume più resistenti. Si alzò poi in piedi per sporgere il busto in avanti ed incrociare gli occhi gialli di lei. A quella breve distanza poteva sentire il freddo che il corpo di Eri emanava.

"Mi spieghi che c'è di male?"

"Uhm vediamo dovrei mettermi un vestito elegante, stare in una stanza piena di gente a cui non piace farsi gli affari suoi, magari pure sorridere a mille formalità"

Il ragazzo aveva capito, nelle ultime settimane i media avevano iniziato ad interessarsi a lei come Hero e non era di certo il tipo da stare al centro dell'attenzione, in più detestava le formalità e quello era il classico evento in cui gli eroi erano invitati per essere visti dalla gente ed interagire con loro.
Neanche a Hawks andavano molto a genio se doveva essere onesto, ma di solito c'era cibo buono e la sua posizione in classifica era praticamente un obbligo a parteciparvi, per cui cercava di trovare i lati positivi della cosa.

"Quindi non ti va di passare una serata insieme a me, fuori da qui, con un bel vestito addosso e sorridere alle mie fantastiche battute? Se poi il vestito ti dà tanto fastidio ci posso pensare io a togliertelo"

Aggiunse l'ultima parte di frase avvicinandosi ulteriormente a lei con un'espressione furba dipinta in volto. Ma lei indietreggiò.

"Pollo se c'è una cosa che non va in te sono proprio le battute"

Era ancora arrabbiata, ma l'eroe era riuscito a smorzare la tensione. Per liberarsi ghiacció la piuma che le aveva bloccato le mani facendo rabbrividire il ragazzo che, in tutto quello, aveva messo su il broncio offeso per l'ultima uscita della ragazza.

Antarctica ~ Hawks x OCDove le storie prendono vita. Scoprilo ora