Antarctica ~ Hawks x OC

37 ~ Finalmente a casa

Due giorni, fu il tempo che bastò ai media per tornare a parlare della coppia più chiacchierata del mondo dei pro hero.
Antarctica ovviamente era già sul punto di sclerare per quello, ma Hawks sembrava stranamente tranquillo, anzi quasi contento della cosa.

"Mi spieghi come fai? Questa parte non mi mancava per niente"

Finalmente erano tornati ai loro giri di pattuglia insieme e Takami, come al solito, approfittava dei momenti tranquilli per rimpinzarsi di yakitori.
Ogni tanto Eri si chiedeva come facesse a rimanere così in forma mangiando ogni due secondi.

Il ragazzo fece spallucce alla sua domanda per poi rispondere, ma non prima di aver pulito per bene il bastoncino del suo spiedino.

"Semplice, sfrutto la cosa, così tutti sanno che sei mia. E poi mi serve per vincere la sfida con Hitashi"

"Uhm?"

Un mugolio curioso da parte dell'eroina bastò per chiedere informazioni al pennuto che si alzò leggermente in aria, stufo di stare con i piedi per terra, per poi iniziare la sua lunga e dettagliata spiegazione.

"Più sei sui giornali insieme a me più il tuo indice di gradimento aumenterà, più gente ti conoscerà e avremo maggiori possibilità di farti entrare nella top ten. Anche se con quel video in cui salvi quel ragazzino da Gigantomachia abbiamo già una buona base di partenza.
Inoltre, essendo una delle pochissime persone in grado di starmi dietro, anche il tuo numero di casi risolti prima della classifica potrebbe raggiungere numeri notevoli per una novellina"

"Chiamami ancora così e quest'estate venderò i ghiaccioli gusto Hawks"

Lo interruppe lei per niente contenta di quel termine usato nei suoi confronti. Ma Keigo continuò imperterrito, come ogni volta che partiva con i suoi lunghissimi discorsi a senso unico.

"Ecco, questo non aiuta. Forse se tu fossi un pochino meno Endeavor e un po' più me in pubblico potrebbe funzionare"

Un enorme sorriso gli si dipinse in volto come a voler sottolineare il suo comportamento che faceva impazzire le ragazzine urlanti.
Ma una palla di neve gli arrivò dritta in faccia rovinandogli la scena.

"Non penso che diventare un pollo cannibale e pervertito possa aiutare la mia immagine"

Il biondo tornò subito a terra accanto alla sua partner alzando le mani in segno di resa.

"Ok, ok, se Enji è il numero uno possiamo fare qualcosa anche per te"

Eri lo sorpassò scuotendo la testa, aveva preso quella cosa della classifica veramente troppo sul serio, mentre a lei bastava agire. Quale miglior modo per mostrare a Hitashi che la loro collaborazione funzionava se non salvare vite?
E fu proprio in quel momento che una richiesta d'aiuto raggiunse le loro orecchie.

Antarctica passò la mano sull'auricolare per far ricomparire la visiera e cercò con lo sguardo Hawks per avere anche la sua approvazione. Non appena si creò quel contatto visivo entrambi spiccarono il volo nella direzione dei rumori.
Eri, come suo solito, si buttò senza troppi pensieri verso l'azione, ma Keigo si fermò senza preavviso.

"Che intenzioni hai?"

Gli chiese stranita da quel gesto mentre si lanciava a spostare un ragazzino per salvarlo da uno spuntone di metallo. La ragazza aveva installato un piccolo auricolare collegato al suo nelle cuffie del pennuto per poter comunicare più facilità sul campo.

"Niente, guardo Antarctica risolvere un altro caso"

Yukiko scosse la testa incredula guardandolo storto mentre il suo ghiaccio formava un muro dal lato opposto per permettere ai civili di defluire senza rischi.
Non sembrava chissà che attacco villain, dava più l'idea di un singolo pazzo che si era messo in testa di creare problemi, così Antarctica abbassò erroneamente la guardia.
Gli tenne testa, arrivò quasi a chiudere lo scontro sotto lo sguardo fiero del pennuto, ma quando ormai sembrava conclusa il suo avversario si affidò ad un aiuto esterno che i due non vedevano da tempo, o meglio così credevano.
L'uomo estrasse dalla tasca una piccola fiala, alla cui vista Antarctica si paralizzò per pochi secondi e, non appena iniettata, un muro di fuoco si paró di fronte alla ragazza che, solo grazie a una piuma di Keigo, evitò per pochi metri.