25 ~ Un giorno per noi

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"Ma tu sei matta, siamo a febbraio, mi spieghi come fai?"

Eri sollevò le spalle per poi farle ricadere senza però spostare l'attenzione dal suo cono gelato.

"Quirk"

"Non so nemmeno come hai fatto a trovare una gelateria aperta"

Keigo era completamente sbigottito dalla cosa, faceva seriamente freddo, anche più del solito, e lei lo aveva trascinato dall'altra parte della città per quello.

"Tsk ti lamenti solo perché non è pollo, sicuro di non volerlo assaggiare?"

La ragazza gli portò il cono praticamente sotto il naso tenendolo però ben saldo con due mani. Incredibile, ma vero, sembrava una bambina felice. Non potendo resistere a quel raro esemplare di Antarctica allegra ed infantile, Hawks si piegó leggermente in avanti per assaggiare quel dolce.

"Ma è amaro"

Storse decisamente il naso quando scoprì che quello non era cioccolato normale, bensì uno dei più fondenti che si potessero trovare.
Eri scoppiò a ridere di gusto.

"Tsk non capisci niente, è buonissimo"

E così dicendo si riprese il suo cono dandogli una vistosa leccata di fronte al ragazzo, la cui mente iniziò a vagare pericolosamente.

"Smettila"

"Di far cosa?"

Rispose con fare innocente, ma notando le sue guance leggermente rosse, il corpo praticamente imbalsamato e l'espressione vagamente imbarazzata, Eri tornò a dedicarsi al gelato con fare ancora più provocante, ma senza mai distogliere gli occhi da quelli di lui.

"Fiocco di neve siamo in mezzo alla gente"

Se la castana avesse continuato così presto si sarebbe trovato con un grosso problema da risolvere.

"Io sto solo mangiando, se sei un pervertito non è colpa mia"

Si discolpó lei iniziando a correre per le viuzze della città per non farsi prendere dall'eroe che subito iniziò ad inseguirla.

"Che stai facendo? Non mi puoi scappare"

I passanti li guardavano increduli, l'eroe numero due del Giappone che correva dietro ad una ragazza, vestito come un normale ventiduenne. Non era di certo uno spettacolo da tutti i giorni, ma ai due in quel momento non importava. Era il loro giorno libero e volevano viverlo appieno come dei semplici ragazzi della loro età. Infondo stavano mettendo in gioco la loro vita per la nazione, almeno quello se lo meritavano.

"Sei lento pollo"

Quelle parole fecero traboccare il vaso, Keigo, aiutato dalle ali, si slanció in avanti finendo letteralmente contro ad Eri che, per non cadere rovinosamente, si dovette appoggiare ad una ringhiera poco più avanti.
Si stavano veramente lasciando andare, la paura del futuro incerto aveva in qualche modo sbloccato qualcosa dentro di loro, facendo intravedere all'eroe anche un lato meno gelido di Yukiko, che si sciolse ulteriormente quando realizzò cosa c'era davanti a loro.

"Oh no, neanche se mi paghi"

Takami anticipò la sua compagna notando l'espressione sognante di lei alla vista dell'enorme pista di pattinaggio che si stagliava difronte. Yukiko in tutta risposta si girò verso di lui per bisbigliargli all'orecchio.

"Se lo fai a casa potrai chiedermi di fare tutto quello che vuoi"

Ma il ragazzo sembrò rimanere categoricamente fermo sulla sua decisione, nonostante quel gesto di lei che l'aveva mandato senza dubbi su di giri.
Così Eri, tornando fredda come il suo solito, iniziò ad incamminarsi verso la strada del ritorno.

Antarctica ~ Hawks x OCDove le storie prendono vita. Scoprilo ora