Antarctica ~ Hawks x OC

30 ~ Il mio ultimo pensiero sei tu

Avviso!
Come già detto, sia nella descrizione della storia che in capitoli precedenti questa trae ispirazione dagli avvenimenti dell'ultimo arco narrativo del manga. Tuttavia inserendo il personaggio di Yukiko tutto è stato stravolto, adattato e cambiato per la storia. Questi capitoli seguiranno quindi più le vicende di Eri, di pura fantasia essendo un personaggio mio, con solo dei riferimenti che li inseriscono nelle vicende reali di my hero academia!

Eri spostò i suoi lunghi capelli da un lato appena prima di intrecciarli, quasi le tremavano le mani, ma a farla sussultare fu Keigo. Il ragazzo infatti si avvicinò a lei silenziosamente, lentamente le poggió le calde mani sulla schiena per aiutarla a chiudere la zip del costume, fermandosi poi ad esplorare il suo collo con le labbra.
Il profumo di cannella dello shampoo di lei lo inebriò, avrebbe voluto avere più tempo quella mattina.

I suoi occhi cercarono quelli di Eri nel riflesso dello specchio di fronte a loro. Erano leggermente lucidi, ma il suo sguardo sembrava puntare dritto, oltre a quello che aveva davanti, sembrava persa in un vuoto che lui non poteva vedere.

Il cellulare dell'eroe vibró nella tasca dei pantaloni, era ora.

"Pronta Fiocco di neve?"

Si affrettò a finire la treccia per poi annuire con un gesto del capo veloce e deciso.

Nel corridoio immerso nel silenzio della mattina presto i loro passi rimbombarono, così come anche il rumore delle porte dell'ascensore quando raggiunsero il tetto.
L'aria fredda invase la piccola cabina di metallo, e le loro mani si intrecciarono per l'ultima volta prima di fare un passo avanti verso quel momento decisivo. Solo raggiunto il bordo che li divideva dal vuoto si lasciarono andare per indossare le loro visiere.
Keigo la osservò in quel semplice movimento con cui attivava il suo strumento di supporto, ogni volta lo affascinava così come anche quelle ali che alla vista sembravano ghiacciate.

"Pollo, sei lento"

Provò a punzecchiarlo lei vedendolo che ancora non accennava a partire, ma nella sua voce mancava qualcosa ed al posto del solito broncio di sfida che quella frase provocava sempre nel biondo quello che ottenne fu un debole sorriso.
Hawks tuttavia apprezzó quel tentativo di normalità da parte sua e cercò di contraccambiare lanciandosi in picchiata giù dal palazzo.

"Allora prendimi"

Antarctica partí all'inseguimento, ma questa volta lui la aspettó, insieme si rialzarono nel cielo dove potevano vedere le luci calde del mattino illuminare l'orizzonte.
A quella vista mozzafiato mille sensazioni e pensieri riempirono la testa dell'eroina, ma fu la determinazione a prevalere. Dovevano farcela.
Takami difronte a lei aumentò la velocità, Yukiko cacciò via tutti i pensieri inutili in quel momento ed abilmente tornò a vestire il suo ruolo. Anche se con più difficoltà del solito doveva tornare a chiudersi nel suo ghiaccio, doveva tornare ad essere la fredda Antarctica, concentrata sulla missione, pronta a dare tutta se stessa e a calcolare ogni singola azione per riuscire nel suo intento.

Un'ultima boccata d'aria ed i due atterrarono alla base del fronte.

"Amicaaaaa"

Toga urló come sempre all'arrivo della ragazza a cui si era appiccicata morbosamente.

"Taci Toga"

E come sempre Dabi cercó di spegnere un po' di quell'entusiasmo nei confronti degli eroi di cui non si era mai fidato veramente.

"Muoviamoci, non abbiamo molto tempo, tu ragazzina vieni con me, abbiamo bisogno delle tue strategie sui quirk"

Il corvino non perse tempo a dargli ordini mentre Hawks, con il suo solito volto annoiato e le mani in tasca ne approfittó per dileguarsi diretto a qualche sala di quell'edificio.
Eri guardò l'ora sulla sua visiera, tutto stava procedendo già secondo i piani, ancora 60 minuti e sarebbe iniziata.
Il suo piano in quel momento era quello di tenere d'occhio il villain dalle vistose bruciature, la sua unicità era quella che avrebbe dato più problemi ad Hawks e, mentre lui agiva secondo i suoi compiti, lei avrebbe cercato di impedire qualsiasi tipo di interferenza da parte sua.