Gli stessi occhi

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R: "Co..come ti viene ?"

Scappare o non scappare? Ero sempre stata una codarda di prima categoria

N: "Me puoi risponnè?"
R: "Non è tua figlia Niccolò" dissi con lo sguardo chino
N: "Ah no? Quindi vuol dire che tu sei anni fa appena tornasti a Napoli ti scopasti il primo che incontrasti appena scesa dal treno"
R: "Ma cosa stai dicendo ?"
N: "Quello che penso"
R: "Mi stai dando della puttana Niccolò"
N: "Non è vero"
R: "Invece si. Io sono stata male Niccolò, sono stata malissimo. Tu mi hai tradito, te ne rendi conto?"
N: "Non stavo parlando di questo"
R: "Beh io si. Ci eravamo dati una seconda possibilità e tu come un deficiente l'hai buttata via. Ed ora vieni a sindacare me perché mi sono rifatta una vita?"
N: "Nun te sto a sindacà. Sarei felice per te se tu avessi avuto un'altra relazione. Te sto solo a dì che sta bambina è nata il 22 settembre 2021 Rebè...quindi o mi hai tradito pure tu o nun se spiega niente.."
R: "Non ti ho mai tradito Niccolò, non provare nemmeno ad insinuare una cosa del genere"
N: "Allora se non mi hai tradito, stai continuando a riempirmi di palle"
S: "Perché state urlando?"

Nessuno dei due si era reso conto che il discorso era diventato un po' troppo acceso.

R: "Niente amore"
S: "Mamma ho fame"
R: "Si ora torniamo a casa"
S: "Zio resti a pranzo a casa nostra? Così ti faccio vedere la mia stanzetta"
R: "Stella credo abbia da fare"
N: "In realtà oggi non lavoro, accetto volentieri"
S: "Siiiii, chi arriva per ultimo alla macchina è uno stoccafisso" disse Stella iniziando a correre
R: " Perché hai accettato?" dissi alzandomi dalla panchina
N: "Perché voglio passare del tempo con lei"
R: "Non ha senso"
N: "Invece si e lo sia benissimo anche tu, ma ovviamente anche quando hai la verità davanti agli occhi tu cerchi sempre una via d'uscita. Ma a me frega poco ora come ora di quello che vuoi tu Rebè"
R: "Non puoi comportarti così Niccolò, non puoi comportarti come se io non esistessi"
N: "Invece posso, tu lo hai fatto probabilmente per sei anni. Ero pronto a venirti incontro, ma se tu non me ne dai modo questo è l'unico atteggiamento che posso adottare"
R: "Sei davvero così convinto di essere il padre di Stella?"
N: "Rebè, ha i miei occhi"

Detto questo aprì la porta per far entrare Stella, e dopo qualche secondo entrò anche lui in macchina.
Io  avrei tanto voluto scappare via, non era giusto quello che stavo facendo ma non ero pronta ad affrontare di petto la verità.
Niccolò aveva ragione, Stella aveva i suoi occhi...solo uno scemo non lo avrebbe notato.

...

S: "ZIA CLAAAAAAA"

Eravamo appena arrivati nel mio appartamento, in macchina se non fosse stato per Stella che continuava a fare domande su domande a Niccolò ci sarebbe stato il gelo.

C: "Ciao peste...Moriconi, che sorpresa"
S: "Zio si ferma a pranzo da noi"
C: "Come mai?"
N: "Te do fastidio?"
C: "Vuoi una bugia o la verità ?"
N: "Non voglio niente, tanto qua me stanno a dì tutte bugie"
S: "Zio mi accompagni a lavare le mani?"
N: "N'amo Stellì"
C: "Si può sapere che è successo?" disse Clarissa dopo essersi assicurata che Niccolò e Stella fossero in bagno
R: "Pensa di essere il padre di Stella"
C: "Pensa?"
R: "Dice che non si trova con i conti, e che quindi o l'ho tradito, o è sua figlia"
C: "Fammi indovinare la tua risposta"
R: "Non ti ci mettere anche tu, lo odi"
C: "Confermo, lo odio . Ma non odio tua figlia, le stai togliendo troppo Reb"
R: "Io amo Stella, non le farei mai del male"
C: "Ora glielo stai facendo"

Fortunatamente la conversazione venne interrotta dal rumore della porta del bagno che si aprì, infatti qualche secondo dopo ci raggiunsero Stella e Niccolò.

C: "Stella mi aiuti ad apparecchiare?"

Clarissa e Stella sparirono dalla mia vista e così mi ritrovai di nuovo da sola con Niccolò, mi ritrovai da sola con Niccolò e con i suoi occhi che non smettevano di fissarmi. I suoi occhi , di quel marrone così profondo da lacerarti dentro, ma allo stesso tempo così simili a quelli di mia figlia.

N: "Dove posso fumà?"
R: "Vieni"

Lo portai sul balcone ed insieme a lui mi accesi una sigaretta.

N: "Scusa se prima t'ho risposto male, ma me fai dannà Rebè"
R: "Non devi chiedermi scusa di nulla Niccolò"
N: " Io ammetto i miei errori"

Mi voltai verso di lui, non lo ricordavo così bello...

R: "È vero sai, avete gli stessi occhi"

E quegli occhi, di cui tempo fa mi ero innamorata, iniziarono a diventare lucidi.
Quegli occhi, quel paio d'occhi, erano due fari in mezzo all'oscurità , erano i miei due fari..

La stella più fragile dell'universo - 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora