Meglio tardi che mai

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Era passata qualche settimana dal trasferimento mio e di Stella a casa di Niccolò. Le cose tra noi tre funzionavano alla perfezione. Ognuno continuava con il proprio lavoro ed i propri impegni , ma entrambi trovavamo sempre del tempo per nostra figlia e soprattutto del tempo per stare in famiglia.
Se mi avessero chiesto anni fa come sarebbe stata nel futuro la mia vita io non avrei saputo rispondere con qualcosa di concreto, ma se mi avessero chiesto come sognavo la mia vita io avrei risposto semplicemente così, come è ora.

Niccolò in questi ultimi giorni passava molto tempo in studio, più del solito..non voleva dirmelo, ma io ero sicura stesse creando qualcosa di nuovo, qualcosa che avrebbe lasciato i suoi fan e me senza fiato.
Niccolò era o tutto o niente, aveva quei momenti in cui voleva pensare solo a me e a Stella, solo alla sua famiglia , senza pensare ad Ultimo..e poi vi erano quei giorni in cui lo vedevo vagare per casa come uno zombie, troppo stanco dalla notte insonne passata al pianoforte, a suonare e a scrivere. Lui era o bianco o nero, ed io ero spesse volte il grigio che lo riportava alla realtà, con i piedi per terra.

N: "Amore, vado in studio, cerco di tornare per ora di pranzo ,va bene?"

Eravamo appena tornati a casa, avevamo appena accompagnato insieme, come ogni giorno, la piccola all'asilo. Erano le nove e mezza del mattino e Niccolò già era su di giri per la sua ennesima giornata in studio...io invece avrei iniziato a lavorare di nuovo tra due giorni, mi ero presa qualche settimana di pausa per via del trasloco, che però era durato meno del previsto..

R: "Va bene" dissi ricevendo dal moro un fugace bacio a stampo che avrei tanto voluto approfondire
N: "Scusa se in questi giorni vi sto trascurando un po'"
R: "Non ci stai trascurando Nicco"
N: "Si invece, sto sempre in studio. Ma ti giuro che ne vale la pena, sto creando qualcosa di pazzesco"
R: "Lo avevo immaginato. Sappi che non mi sento trascurata, è il tuo lavoro"
N: "So che tu mi capisci, ma vorrei passare più tempo con Stella come fai tu"
R: "Amore tra qualche giorno anche io sarò sommersa dal lavoro, ma davvero non preoccuparti..sei un papà perfetto per Stella, un fidanzato speciale per me, ed un cantante bravissimo per tutto il mondo"
N: "Nun esagerá adesso, tutto il mondo.. e che so Chris Martin?"
R: "Per me sei meglio"
N: "Te sei de parte...ora però devo scappare"

Mi lasciò un altro veloce bacio insieme ad un ti amo urlato mentre correva verso la porta di casa , pronto per un'altra giornata in studio.
Nonostante tutto non avevo paura di Ultimo, non più. Anni fa ero ossessionata dalla figura di Ultimo nelle nostre vite, Ultimo ci aveva diviso ed io ogni volta avevo il cuore in gola. Ma questa volta no, non avevo più il terrore. Questa volta gli occhi di Niccolò non brillavano solo quando aveva davanti a sè sessantaquattromila persone, i suoi occhi brillavano ad ogni mio ti amo, ad ogni ti voglio bene detto da Stella.. i suoi occhi brillavano quando udiva, anche da lontano, la parola papà. Niccolò era cresciuto, era cambiato, continuava sempre ad essere quel bambino che non voleva crescere, ma questa volta quel bambino sentivo mi amasse più della sua stessa vita, e questo mi bastava per addormentarmi felice la sera...anche perché il mio cuscino personale era il suo petto, la mia buonanotte era fare l'amore con lui, ed il mio buongiorno era Stella che saltava sul nostro letto facendo stupidi scherzi al padre. Io ero la quotidianità di Niccolò, e lui era la mia.
Avevamo trovato finalmente il nostro equilibrio, ci avevamo messo dieci lunghi anni, ma meglio tardi che mai.
Ne era valsa la pena aspettare tutto questo tempo..dieci anni a rincorrerci per poi ritrovarci finalmente più forti e più innamorati di prima.

La stella più fragile dell'universo - 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora