Capolavoro

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La cena con la famiglia di Niccolò tutto sommato era andata bene.
Niccolò non aspettò nemmeno un secondo, appena entrammo a casa della mamma subito diede la notizia... dopo aver fatto acqua e zucchero ad Anna , ed aver visto le lacrime di Valerio, riuscimmo a sederci a tavola e ad assistere all'interrogatorio di Stella nei confronti dei suoi nonni e dei suoi nuovi zii.
Io rimasi tutta la sera sulle mie, avevo paura di un giudizio negativo da parte dei genitori del moro, ma ad essere sincera non mi fecero pesare nulla.

Ora eravamo in macchina diretti verso casa. Stella ovviamente si era addormentata in macchina cullata dai rumori del traffico ed io stavo esplodendo dentro...regnava il silenzio e l'imbarazzo tra me e Niccolò.

N: "È andata bene"
R: "Si"
N: "Ti sei calmata un po' ?"
R: "Avevo paura del giudizio di tua madre"
N: "Ti ha detto qualcosa ?"
R: "No nulla, anzi è stata molto cordiale con me"
N: "Saranno piaciuti a Stella?"
R: "È la tua famiglia, quindi anche la sua, le devono piacere per forza"
N: "Grazie Rebè" disse con un tono alterato
R: "No scusa, ho detto una cazzata. Sono delle bravissime persone"
N: "Lascia stare"
R: "Scusa"
N: "Lo hai già detto"

Dopo qualche minuto arrivammo a casa mia. Niccolò prese in braccio Stella che dormiva beatamente.

...

N: "È a letto, sono riuscito a metterle il pigiama senza svegliarla" disse fiero di sè
R: "Grazie"
N: "Sei stanca?"
R: "Un poco, è stata una giornata abbastanza impegnativa"
N: "Allora io vado, passo domani mattina a prendervi"
R: "Va bene Nì, grazie di tutto"
N: "Te dovrei ringraziá io, ho un capolavoro come figlia e nun so manco se lo merito"
R: "Certo che lo meriti, meriti questo e tanto altro. Stella è davvero fortunata ad averti" dissi avvicinandomi a lui, forse un po' troppo
N: "Solo Stella è fortunata ad avermi?"
R: "Ci stai provando con la madre di tua figlia Moriconi?"
N: "Bhe dopo che la madre di mia figlia mi ha baciato, è lecito"
R: "Era un bacio in segno di amicizia e di riconoscimento"
N: "Te stai a ripete sta cazzata da tuta la sera, vero?" disse facendomi ridere
R: "Forse è meglio che vai"
N: "Ciao capolavoro" disse lasciandomi un dolce bacio sulla fronte
R: "Non era Stella il capolavoro?"
N: "Tu sei la nota che fa uscire il capolavoro che è in me"

E dopo avermi lasciato un altro fugace bacio, stavolta all'angolo della bocca, sparì dalla mia vista lasciandomi sempre più piena di dubbi.
Quel ragazzo era la mia rovina, altro che capolavoro. Sapeva lasciarmi senza fiato ogni volta. Mi autoconvincevo sempre che Niccolò Moriconi non facesse bene alla mia psiche, ma comunque ogni volta mi rendevo conto che solo tra le sue braccia mi sentivo a casa. Il vero capolavoro era lui, almeno per me.

Salve a tutti, scusate il capitolo un po' corto, ma sono super indaffarata...❤️

La stella più fragile dell'universo - 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora