Le più belle del mio mondo

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Eravamo appena rientrati in macchina dopo un lungo colloquio con la preside dell'asilo. Stella avrebbe iniziato la settimana prossima ad andare a scuola e stranamente era del tutto emozionata.

N: "Dovete tornare a casa?"
S: "No" disse Stella provocando una risata di Niccolò
R: "Stella..."
S: "Dai Mammina, voglio stare ancora un po' con zio"

Perché era così difficile ?

N: "Parco?"
S: "Dai mammina"
R: "Va bene"

Mi lasciai andare, non dovevo scappare.

Arrivammo al parco e dopo infinite raccomandazioni che feci a Stella, la lasciai andare a giocare.

N: "Sei sempre così super apprensiva?" mi chiese Niccolò

Eravamo seduti su una panchina mentre controllavamo Stella da lontano, ed io, stavo bene.

R: "Si, Clarissa dice che sono un po' troppo. Ancora non riesco a regolarmi"
N: "Ci sta dai, sei una mamma sola con una peste come figlia, anche io farei lo stesso" eccallá...
N: "Quando è nata?"
R: "22 settembre 2021, il giorno più bello della mia vita"
N: "Il padre ha assistito al parto?"
R: "Niccolò, non dobbiamo parlarne"
N: "Hai ragione, ma non riesco a darmi una spiegazione a tutto ciò"
R: "Ti ho detto quello che sanno tutti, non ho ritenuto opportuno avvisare il padre"
N: "Aspè, sto cristiano nun sa de avere na figlia?" mi domandò Niccolò, a quella domanda io annuii
N: "Dio Rebè, nun so che cazzo te ha fatto questo, ma non puoi privarlo di na cosa così bella"
R: "Perchè continuate tutti a ripetermi le stesse cose?"
N: "Perché è così cazzo. Il padre di sta bambina esiste, stai privando Stella di avere un padre Reb. Lei ne parla come se fosse la cosa più normale del mondo non avere un papà, e invece non lo è . Suo padre esiste , è vivo e non sa di essere così fortunato"
R: "Fortunato?"
N: "Si, ma la vedi? È na peste perfetta, come te. È bellissima, socievole, gentile, schietta. Credo sia tutto ciò che un padre desidererebbe"
R: "Dopo quasi sei anni non so come la prenderebbe"
N: "Tu provaci, non credo te manderà a fanculo, anche se dovrebbe." disse ridendo
R: "Non lo farebbe?"
N: "No"
R: "Come fai ad esserne così sicuro?" dissi incrociando i nostri sguardi
N: "Perché nonostante tutto, capirebbe. O almeno credo. Io capirei" mi disse prendendo lentamente la mia mano. A quel contatto sussultai leggermente ma comunque tenni incrociati i nostri occhi
N: "Capirei perché sarei consapevole di aver avuto una fortuna grandissima. Le due stelle più fragili dell'universo. E vedi che ci ho fatto caso a quello che ha detto tua figlia alla cena.."
R: "Si, è una stupidaggine che le ho detto qualche volta"
N: "Perché continui a nasconderti ? Sai quanto me che non è una stupidaggine"
R: "Non sono pronta Niccolò" dissi staccando le nostre mani
N: "Forse nemmeno io, ma ci voglio provare"
R: "A fare?"
N: "Non lo so"
R: "Non ti sto capendo"
N: "Io da sei anni non capisco te , eppure sono ancora qua"

Non ebbi il tempo di rispondere al moro che mia figlia si avvicinò a noi , con un sorriso stampato in volto che faceva invidia al mondo. Si catapultò subito tra le braccia di Niccolò, e a quella visione così dolce mi scese una piccola lacrima.

S: "Allergia Mammina?"
R: "Un poco"
S: "Ma non stiamo ascoltando Ultimo"

Stella no, ti prego no.

N: "Cosa ?" disse Niccolò turbato e confuso più che mai
R: "Stella torna a giocare dai"
S: "Il cantante preferito della mia mamma si chiama Ultimo ed ogni volta che ascolta le sue canzoni piange sempre. Ma questo è PeterPan" concluse mia figlia indicando il braccio di Niccolò dopo avermi fatto fare una grande figuraccia
N: "S..si"
S: "È bellissimo, come te zio"

Gli occhi di Stella e di Niccolò si incontrarono. Avevano gli stessi occhi, gli stessi bellissimi e profondi occhi.

N: "Te sei più bella Stellì"
S: "Sono bella come la mamma?"
N: "Forse de più"
S: "Di più? Ma la mamma è la più bella de mondo"
N: "Siete voi due le più belle del mondo"
S: " Zio esageri"
N: "No Stellì. Voi siete le più belle del mio mondo"
S: "Così va meglio"

Stella si chinò su Niccolò per dargli un bacio sulla guancia per poi tornare a giocare.
Il mio corpo bruciava, lo sguardo di Niccolò era proiettato tutto su di me.

N: "Dopo anni scrivo ancora solo per te"
R: "Non devi dirlo per forza"
N: "Davvero Rebè? Dobbiamo continuare con questa cosa di non parlare ancora per molto?"
R: "Niccolò ci siamo incontrati qualche giorno fa e basta, dopo giorni sei stato tu a farsi risentire"
N: "Si perché me sto a dannà. Perché te conoscono. Perché so che dopo manco un mese dalla nostra rottura, volendo esagerare, tu non saresti mai andata co n'altro. Te conosco, non sei così tu. E questi giorni li ho usati per riflettere"
R: "Non ci sta nulla su cui tu debba riflettere"
N: "Invece si, io so sincero Rebè. So sincero quando te dico che nonostante tutto tu e tua figlia siete le più belle del mondo. Cazzo le fai sentì le canzoni mie, le canzoni nostre, e piagni."
R: "Come sempre voli con la fantasia Niccolò"
N: "Rebè è mia figlia si o no?"




Grazie a tutti, il libro "Mille Universi" ha raggiunto le 3mila letture❤️

La stella più fragile dell'universo - 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora