Innamorato di lei

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N: "Entrate, fate come se foste a casa vostra. Se dice così vè?"

Io e Niccolò eravamo andati a prendere Stella all'asilo, e come da programma avremmo pranzato tutti insieme a casa del moro.

S: "Zio ma questa casa è bellissima"
N: "Te piace Stellì?"
R: "Stella le mani"
N: "Lascialà respirà"
S: "Si mamma, mi soffochi" disse mia figlia facendo ridere Niccolò e facendo alzare a me gli occhi al cielo
R: "Ora vi coalizzate contro di me?"
S: "Koala che."
R: "Coalizzate"
N: "Stellì dici si, nun è peccato. Ora ci laviamo le mani e poi mi aiuti a cucinare, va bene?"
S: "Si, però in braccio" disse Stella allungando le braccia per farsi prendere da Niccolò
R: "Stella sei abbastanza grande da saper camminare benissimo da sola"
N: "E tu sei abbastanza rompicoglioni" disse il moro mentre si affrettava a prendere Stella in braccio
R: "NICCOLÒ"
S: "Mammina non essere gelosa di me e zio"
R: "Non potrei mai"

Ed era vero, non sarei mai stata gelosa, sarei sempre stata orgogliosa e felice di quel legame...quel legame era quello che serviva alla mia vita per renderla completa ed appagante.

...

S: "Mamma possiamo venire sempre a pranzo qua? Zio è più bravo di te e di zia Clarissa a cucinare"
R: "Ah grazie amore, davvero gentile"
N: "Stellì la mia carbonare nun la batte nessuno, ma purtroppo so cuciná solo questa"
S: "A me va bene mangiarla tutti i giorni"
R: "Si e poi ti fai grassottella come lui"
S: "Ehi tu non sfottere mio zio, lui è bellissimo... ops, scappo...pipiiii"
N: "Che peste"
R: "Ti rendi conto che me la stai trasformando? Nessuno mai era riuscito a metterla contro di me"
N: "Rebè io penso di esserme innamorato di lei"
R: "Anche lei di te...magari ora passate un po' di tempo insieme , che dici? Io magari sparecchio e lavo queste cose"
N: "Le lava la lavastoviglie. Non ho solo bisogno di tempo con lei, ma anche con te. Voglio passare del tempo in famiglia."

Appena Stella tornò dal bagno non ebbe nemmeno il tempo di sedersi che Niccolò subito la prese in braccio. Allungò, poi, una sua mano verso di me, che io titubante afferrai.

S: "Mammaaaaaaaaaa un pianoforte"
R: "Ci vedo Stella" disi andandomi a sedere sul solito divanetto di pelle di fronte allo strumento
N: "Te piace peste?"

A quelle parole di Niccolò sussultai. In tempi non nascosti ero io la sua peste, invece in quel momento potetti capire che ovviamente non si stava riferendo a me, ma a Stella. Non mi fece male sentire gli aggettivi con cui mi chiamava appellarli ad un'altra persona, anche perché quella persona, anzi mini persona, era il frutto del nostro amore"

S: "Tantissimo, lo sai suonare?"
N: "Vie quà"

Niccolò fece sedere Stella sulle sue gambe ed iniziò a suonare..

N: "E quando il mondo ti schiaccia provaci anche tu
Tira fuori il bimbo che hai dentro, non nasconderlo più
E ti ho portato due fiori, uno sono io e l'altro sei tu
E vorrei essere anch'io bello come sei bella tu
Ehi
Sai è difficile restare calmi
Sei la certezza in cui ripararmi
La luce filtra tra gli alberi spogli
Ma il sole è nulla in confronto ai tuoi occhi
Tu sei la prima missione compiuta
Sei il desiderio che muta è riuscita
È una poesia senza veli
Io vivo con i tuoi piedi
Io vivo e grazie a te se sto in piedi
E non ci credi
Prova ad aspettarmi nel fiore
Più nascosto del mondo
E sarò li prima di te
Non è amore, è solo conoscerti a fondo
Scusa il disordine è che mi confondo
Ma tu sei troppe cose insieme
E non riesco a scrivere bene
E non riesco e scrivo quello che viene
E quando il mondo ti schiaccia provaci anche tu
Tira fuori il bimbo che hai dentro, non nasconderlo più
E ti ho portato due fiori, uno sono io e l'altro sei tu
E vorrei essere anch'io bello come sei bella tu
Whoa, whoa, whoa
Whoa, whoa, whoa
Ehi
Qualcosa per i tuoi giorni
Quando ti chiamo e ti chiedo
Più o meno per che ora ritorni
E tu sei nel traffico e strilli
Perché ti senti incastrata
Però poi torni e sorridi
Perché sai che in fondo è passata
Io lo capisco
Che a volte ti manca tuo padre
Io nei tuoi occhi lo leggo
Vorresti avere avuto un Natale
Non tanto per un regalo
Ma per sentirti un regalo
Che per qualcuno vali
E sei il diamante più raro
Per me sei questo
Per me sei questo e altro
E non nascondere le lacrime
Che tanto scendono in basso
Tu falle cadere fino
A che non diventano fango
Poi ritorna in quel posto
Ci sarà una rosa e sarà maggio
Vorrei
Che ti guardassi con i miei occhi
Vorrei
Che ti ascoltassi con i miei sogni
Sai la mia vita è soltanto un insieme di sogni
E tu sei l'unica parte reale che voglio nei giorni
Ehi
E quando il mondo ti schiaccia provaci anche tu
Tira fuori il bimbo che hai dentro, non nasconderlo più
E ti ho portato due fiori, uno sono io e l'altro sei tu
E vorrei essere anch'io bello come sei bella tu
Whoa, whoa, whoa
Whoa, whoa, whoa"

Era sempre un'emozione unica sentirlo suonare e cantare. Dei brividi iniziarono ad impossessarsi della mia pelle, Stella non smetteva di fissarlo con aria sognante ed io a quell'immagine mi feci scappare qualche piccola lacrima, che decisi di non asciugare...

S: "Ma tu sei bravissimo"
N: "Beh grazie"
S: "Li porti a me i due fuori?"
N: "Uno a te e uno alla mamma"
S: "Va bene, non sono gelosa. Puoi essere di tutte e due"
N: "Ah grazie Stellina"
S: "Di nulla Peter Pan"
N: "Peter Pan?"
S: "È scritto lì" disse Stella indicando il triplo disco di platino dell'album Peter Pan
R: "Stellina, forse dovresti sapere una cosa importante sul tuo zio colorato del cuore"
...

La stella più fragile dell'universo - 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora