Solo grazie alle parole di Niccolò mi ero convinta nel restare a Napoli. Avremmo incontrato i miei genitori a cena e poi saremmo ripartiti per la nostra Roma la mattina dopo.
Avevo bisogno di serenità in quel momento, di spensieratezza, di allegria.. e tutte quelle sensazioni solo Roma, con Niccolò al mio fianco, sapeva darmele.Dopo pranzo Stella era crollata, probabilmente ancora troppo scossa e turbata dalle emozioni che avevamo vissuto precedentemente. Durante tutto il pranzo sia io sia Niccolò cercammo di non aprire l'argomento, ma mia figlia era una bambina intelligente e subito capì che qualcosa non stava andando nel verso giusto, nel verso che io avevo sperato.
R: "Me ne dai una?" dissi raggiungendo Niccolò sul balcone, dopo essermi assicurata che Stella stesse dormendo profondamente
Il moro estrasse dalla tasca il suo pacchetto di sigarette e me ne diede una.
N: "Solo perché stai nervosa, nun me piace che fumi"
R: "Ancora con la storia che merito di vivere per sempre ?"
N: "Si, e sta merda te ucccide"
R: "Anche tu meriti di vivere per sempre Nì.."
N: "Io ormai so annato"
R: "Ho tanta paura per stasera" disi continuando a bearmi della calma che mi trasmetteva una semplice sigaretta
N: "Quando hai chiamato i tuoi, sembravano scossi? Preoccupati di qualcosa ?"
R: "No, forse Dario ancora doveva avvisarli della terza guerra mondiale appena avvenuta"
N: "Pensa positivo, almeno stasera verranno preparati, sicuramente tuo fratello li avviserà..non ci sarà nessun infarto" disse il moro provando a farmi ridere
N: "Reb nun te posso vedè così"
R: "È più forte di me"Spensi la sigaretta ormai finita nel posacenere, gesto che dopo qualche secondo fece anche Niccolò.
Rientrammo insieme nella stanza e ci sedemmo su un piccolo divanetto di fronte al letto ,dove vi era Stella addormentata.N: "Quanto è bella"
R: "È bella perchè è uguale a te"Le nostre gambe erano intrecciate, e le sue braccia intorno al mio corpo. Nonostante tutto, stavo bene in quel momento. Mi trovavo tra le braccia dell'uomo che amavo da tutta la vita, mentre guardavamo ciò che il nostro amore aveva creato.
N: "L'hai cresciuta così bene"
R: "Ho sbagliato con lei"
N: "Non stavo parlando di quello. Ormai è una cosa superata. Nonostante l'errore che hai fatto sei stata una madre perfetta Reb. Stella è forte, annienta tutti, ha un carattere vivace ed è una bimba spensierata. Non le hai fatto mai pesare nulla e questo ti fa onore. È cresciuta con le spalle forti sta bambina, da grande se farà le ossa, ed è solo grazie a te"
R: "Da oggi in poi mi aiuterai tu"
N: "Spero di esserne all'altezza. Fino ad ora è sembrato tutto così facile, ma non so come sarà quando arriveranno i veri problemi"
R: "Nì oggi abbiamo vissuto un problema, e tu sei stato perfetto. Hai saputo difendere nostra figlia, hai difeso la donna che ami, ed hai saputo metterti di lato quando hai ritenuto opportuno. Sei stato con Stella cercando di farla sorridere, e stai cercando di far sorridere me, ed io te ne sono grata"Mi voltai un po' più verso di lui per guardarlo bene in viso , negli occhi, così profondi e magici.
R: "Non te l'ho mai detto, ma grazie. Sei tutto ciò che desideravo da anni, sei tutto ciò che sognavo per me e per mia figlia. Sei sempre stato il mio porto sicuro Niccolò, nonostante tutti gli sbagli. Non ho mai smesso di amarti, anche dopo ciò che è successo. Nel mio cuore e nella mia mente ci sei sempre stato solo tu"
N: "Me fai piagnè Rebè" disse ridendo cercando di mascherare il suo imbarazzo
R: "Da domani inizierà finalmente il capitolo della mia vita che ho sempre sognato"
N: "Ma sto capitolo comprende anche la parte in cui te chiedo di vive insieme?"La mia bocca si aprì formando una piccola O dal tanto stupore ricevuto da una piccola frase.
Nella mia mente iniziarono a viaggiare infinite frasi e pensieri, ma la mia bocca non riusciva ad emettere nemmeno un suono.N: "Dovresti darme na risposta... ma dato che sono fin troppo buono, te dico che te puoi prende un po' de tempo. Non troppo però, altrimenti impazzisco"
R: "Ma , vivere insieme...come ?"
N : "Come na famiglia"
R: "Si.. famiglia, ma ..quello che vorrei chiederti.."
N: "Reb, voglio vivere con mia figlia, ma non voglio vivere con la madre di mia figlia"Iniziai a non capire più nulla, la sua frase non aveva senso. La mia espressione accigliata fece ridere Niccolò, ma io più che ridere volevo prenderlo a pugni.
N: "Non voglio vivere con Stella e sua madre, voglio vivere con mia figlia e la mia fidanzata. Anche voi siete il mio porto sicuro Reb, e lo sarete per sempre. Non rispondere ora, prenditi un po' di tempo. Ma sappi che io vorrei sentirti di nuovo solo mia, con una bellissima casa che potremmo chiamare nostra"
Tutto ciò era surreale, impensabile ai miei occhi, ma era la realtà. Era la realtà che aspettavo da troppo, ma che in questo momento avevo troppa paura per affrontare.
Nei sogni era tutto più semplice, ma ancora una volta insieme a Niccolò i miei sogni, i nostri sogni, si erano trasformati in realtà. Aveva ragione Stella, sto ragazzo era davvero PeterPan.Ciao a tutti, spero che questa storia vi stia piacendo. Fatemi sapere, sono cuorisa e molto interessata al vostro parere❤️
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La stella più fragile dell'universo - 2
Teen Fiction5 anni possono cambiare una vita intera? "ti va se ci lasciamo che torna il desiderio poi vieni qui vicino e raccontami un segreto" 🥇 28/10/20 - #11 in #stella 🥇 02/11/20 - #5 in #stella 🥇 10/11/20 - #3 in #stella 🥇 23/11/20 - #1 in #stella 🥇...