Mare calmo nei tuoi occhi blu

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C: "Finalmente, vi siete ricordate di me" disse Clarissa appena mettemmo piede in casa

Stella dopo averla salutata andò subito in camera sua per spogliarsi...

R: "Scusa, è successo tutto così velocemente"
C: "Precisamente , cosa è successo?"
R: "Nulla di che, abbiamo pranzato da lui e poi siamo dovuti andare in studio che doveva registrare una nuova canzone"
C: "Ve l'ha fatta ascoltare in anteprima?"
R: "Si"
C: "E com'è?"
R: "Stella ha urlato davanti a lui che mi era ritornata l'allergia"
C: "Ah, quindi una robetta così immagino"
R: "È bellissima, una canzone d'amore, ma un amore diverso. Ha descritto l'amore che vorrebbe vivere lui, con riferimento a questi fantomatici occhi blu"
C: "Mhh, occhi blu che noi non conosciamo "
R: "Smettila Clarissa"
C: "Va bene va bene. Stella si è divertita?"
R: "Molto , le abbiamo anche dato la notizia che suo zio è il famoso cantante Ultimo"
C: "Reb , suo padre, non suo zio"
R: "È lo stesso"
C: "Non credo, c'è differenza tra zio e padre"
R: "Devi sempre mettere i puntini sulle i tu ?"
C: "Avete deciso quando le direte la verità ?"
R: "No. Se fosse per Niccolò gliela direbbe oggi stesso, ma fortunatamente capisce il mio disagio in questa situazione e quindi mi ha concesso un po' di tempo"
S: "Mamma mamma"

L'ingresso di Stella fece morire la conversazione mia e di Clarissa

R: "Dimmi"
S: "Già mi manca zio"
C: "Che novità"
R: "Amore siamo stati con lui fino ad adesso"
S: "Lo so, ma ormai mi ero abituata a stare sempre con lui"
R: "Stai tranquilla che domani mattina ti porterà all'asilo"
S: "Stasera non possiamo vederci con lui?"
R: "Assolutamente no, domani devi svegliarti presto..e non voglio sentire discussioni"

Dopo vari capricci riuscii finalmente a mettere a letto Stella...

C: "Che pensi?"
R: "Che odio Roma"
C: "Eppure io sono convinta del contrario"
R: "Clari perché deve essere tutto così complicato?"
C: "Non è nulla complicato, basta ammettere i proprio sentimenti"
R: "Io stavo parlando di Stella e Niccolò"
C: "Beh anche io. Sei innamorata del padre di tua figlia?"
R: "Ma che domande sono ?"
C: "Domande che dovresti porti. Ti sei mai chiesta perché dopo sei anni nei suoi testi ci sono solo i tuoi occhi azzurri?"
R: "Questa domanda dovresti farla a lui"
C: "Moriconi è un deficiente , ma anche tu non scherzi. Buonanotte Reb"

Odiavo la Clarissa moralista, preferivo mille volte la Clarissa che faceva i guai che io dovevo risolvere. Odiavo avere la mente occupata da Niccolò, odiavo rivederlo ogni giorno negli occhi di mia figlia, odiavo la frase 'mare calmo nei tuoi occhi blu'...si la odiavo, perché di calmo nei miei occhi non c'era nulla. Nei miei occhi c'era paura, caos, stress, spossatezza, fragilità e un pizzico di testardaggine... ma di certo non c'era la calma. Lui vedeva la calma nei miei occhi, lui trovava serenità nelle mie iridi blu, ed io un tempo nei suoi occhi così profondi trovavo la spensieratezza che da qualche anno mi mancava.
Roma , ma cosa mi stai facendo?

La stella più fragile dell'universo - 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora