Uscii dal mio ufficio correndo, Niccolò già mi aveva chiamato due volte e non volevo farlo aspettare oltre, anche perché questo era stato il mio primo turno di pomeriggio a lavoro, quindi la prima volta che Stella era stata con Niccolò senza di me, ed io volevo vederli.
R: "Eccomi, ho fatto tardi" dissi entrando di corsa in macchina
S: "Ciao mammina"
R: "Ciao amore"
N: "Stavo pe mená tutti sti imbecilli"
R: "Niccolò sei parcheggiato in doppia fila"
N: "Bhe se te muovevi"Lasciai cadere il discorso, era meglio così
R: "Cosa avete fatto oggi?"
S: "Ho conosciuto Spugna, abbiamo giocato tutto il tempo al parco"
R: "Vi siete divertiti quindi senza di me?"
S: "Si, molto" disse quella peste facendo ridere Niccolò
R: "Oh grazie Stella"
S: "Prego, ora andiamo a casa. Hai un'ora per prepararti"
N: "Brava pulce, autoritaria"
R: "Perché ? Dobbiamo fare qualcosa?"
S: "Andiamo a conoscere i genitori di papà"Dopo quella frase in macchina cadde il gelo, io non risposi e lasciai fantasticare su qualsiasi argomento Stella e Niccolò.
Appena arrivammo a casa mia Stella subito si andò a cambiare, dicendo che doveva indossare il vestito più bello che aveva. Clarissa fortunatamente era al lavoro, altrimenti avrebbe assistito ad un tentato omicidio.
R: "Dovevamo deciderlo insieme" dissi nervosa più che mai
N: "Cosa?"
R: "Sei serio? Hai anche il coraggio di rispondermi così? Dovevamo decidere insieme quando fare le presentazioni Niccolò"
N: "Non capisco dove sia il problema, avevamo già concordato di dirlo a tutti"
R: "Si, ma pensavo che tu mi avresti resa partecipe"
N: "Infatti verrai anche tu a cena"
R: "Niccolò non sto scherzando, sono seria"
N: "Anche io, i miei genitori sono nonni e mia figlia deve conoscerli"
R: "Sono d'accordo con te, ma potevamo decidere insieme quando"
N: "Cosa cambia oggi o domani?"
R: "Cambia Niccolò, non puoi decidere tutto tu" dissi avvicinandomi a lui
N: "Ma te senti quando parli? Rebecca sei stata tu che fino ad ora hai deciso anche per me, fino ad ora hai deciso tu per me e per Stella ed io non ti permetterò di continuare a farlo. Se io voglio che mia figlia conosca i suoi nonni così sarà. Te lo ripeto, ora siamo in due. Forse tu conoscerai il cartone preferito di Stella, ma ti ricordo che il suo cartone preferito è da sempre Peter Pan, qualcosa vorrà pur dire"
R: "So che siamo in due, ma avrei preferito aspettare, tutto qui" dissi sedendomi sul divano provando a calmare la mia ira
N: "Hai paura? Bhe anche io. Ho detto ai miei di organizzare una cena e non so nemmeno che faccia faranno quando ti vedranno entrare con me e soprattutto quando verrano a scoprire di Stella. Anche io ho paura Rebè, ma sai quale è la differenza ? La tua paura mi ha fatto perdere mia figlia per cinque anni, io invece la mia paura ho deciso di affrontarla.. ed ora vatti a cambiare, fatti na doccia , quello che vuoi. Io e Stella tra poco andremo da mia madre e vorrei ci fossi anche tu, se non vuoi venire fa nulla, ma io e mia figlia andremo lo stesso"Uscì sul balcone, probabilmente per fumare. Io meccanicamente mi alzai dal divano incerta sulla mia destinazione..
Andai a sbirciare nella cameretta di Stella, dove notai lei che provava mille vestiti e faceva le sue solite sfilate davanti allo specchio..
Titubante uscii anche io fuori al balcone, cercai di fare meno rumore possibile, volevo godermi quello spettacolo... Niccolò con Roma al tramonto, un vero e proprio capolavoro.R: "Non mi perdonerò mai per quello che ho negato a te e Stella , lo sai" dissi avvicinandomi a lui
R: "E si, ho paura , ho una fottuta paura di questa nuova vita"Senza pensarci appoggiai la mia testa sulla sua spalla, ora eravamo noi due al tramonto.
N: "Ce sto io ora, nun devi avè paura de nulla, affronteremo tutto insieme, come una vera famiglia"
R: "Ho sempre desiderato un qualcosa di solido per Stella, ed ora che finalmente quel qualcosa di solido e concreto è davanti ai miei occhi, non so perché faccio di tutto per scacciarlo"
N: "Bhe sei fortunata che io nun me arrendo"Niccolò spense la sigaretta nel posacenere, e con un gesto velocissimo fece combaciare i nostri corpi, le nostre fronti ed i nostri respiri.
N: "Te l'ho già detto, ora hai me , hai me Rebè. Ce sto io con voi due, nun ve lascerò mai. Vi terrò sempre la mano"
R: "Dovrei solo ringraziarti, e invece riesco solo ad urlarti contro"
N: "È una vita nuova per tutti, forse te devi ancora abituare...ma per quanto possa essere nuova fidati che è cambiato ben poco. Siamo sempre io e te, come siete sempre tu e Stella, siamo sempre a Roma ed il tramonto è sempre più bello"Alzai il mio sguardo che subito si incrociò col suo , dopo tanti anni il mio cuore a quella vicinanza andava sempre in tachicardia.
Niccolò appoggiò il mio corpo alla ringhiera del balcone , ma comunque non si staccò da me nemmeno per un attimo, e la stessa cosa feci io. Continuavamo a fissarci meravigliandoci sempre di più.N: "Sei appena diventata il tramonto più bello che io abbia mai visto a Roma in trent'anni de vita"
Non potetti evitare di sorridere a quelle dolci parole.
Il mio corpo si mosse da solo, così come le mie labbra, e non so nemmeno il perché .. gli dieci un dolce bacio a stampo, che se solo non fossi scappata dopo essermi staccata da lui, sarebbe diventato il bacio al tramonto più bello della mia vita.
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La stella più fragile dell'universo - 2
Teen Fiction5 anni possono cambiare una vita intera? "ti va se ci lasciamo che torna il desiderio poi vieni qui vicino e raccontami un segreto" 🥇 28/10/20 - #11 in #stella 🥇 02/11/20 - #5 in #stella 🥇 10/11/20 - #3 in #stella 🥇 23/11/20 - #1 in #stella 🥇...