Venerdì sembrò arrivare in un lampo. Ron si era completamente ristabilito ed era ancora assillato da Lavanda e Calì, nonostante queste avessero perso un po' di entusiasmo vedendo che Ron non aveva intenzione di invitarle a casa sua per Natale, anche se le loro allusioni a riguardo erano state molte.
Quel giorno avevano un orario piuttosto piacevole: due ore di Incantesimi, una di Cura delle Creature Magiche e di Erbologia ed Hermione aveva anche due ore di Artimanzia dopo pranzo.
I tre amici ebbero la possibilità di parlare in tutta tranquillità solo durante la lezione di Incantesimi, grazie al chiasso che c'era nell'aula. Si stavano nuovamente esercitando negli incantesimi di silenzio, ma solo Hermione riusciva a padroneggiarli, così che tutta la classe era immersa nel caos.
"Stupido topo" esclamò Ron quando il piccolo topino grigio con cui si stava esercitando squittì beffardo al suo ennesimo fallimento.
"Che fortuna che finisci la punizione oggi, vero? Deve essere stata una tortura" commentò Harry, felice per l'amica "Un'intera settimana insieme. E gli ultimi pomeriggi vi vedevate dalle cinque di pomeriggio fino a sera. Ancora non capisco come hai fatto a non ucciderlo"
"Oh, insomma, ci siamo ignorati" rispose Hermione chinandosi per non farsi vedere in faccia.Non sapeva mentire ai suoi amici e si sentiva terribilmente in colpa nel farlo. Quella settimana in realtà era stata piacevolissima. Era piuttosto scombussolata e confusa, ma non poteva dire che Malfoy era stato odioso come gli anni precedenti. Si era trovata bene con lui, avevano riso, anche se nessuno dei due si lasciava mai andare completamente, si erano conosciuti meglio e, nonostante fossero l'opposto erano allo stesso tempo anche molto simili.
'Due facce della stessa medaglia' pensò Hermione, per poi arrossire subito dopo. Ma che razza di pensieri le venivano in mente? Finita la punizione sarebbero probabilmente tornati nemici come prima e non si sarebbero più rivolti la parola.
"Perché sei arrossita?" le chiese Ron, notando il colore rossastro che avevano assunto le sue guance.
"Fa un po' caldo, non pensate?" rispose Hermione colta alla sprovvista.Ron la guardò perplessa "Lo sai vero che fa un freddo della malora? Siamo a Dicembre"
"Oggi mi sono vestita particolarmente pesante"
Ron guardò dubbioso la sua migliore amica, che tentava di fermare il battito frenetico dei suoi denti, ma decise di non indagare approfonditamente.Hermione entrò nella stanza della professoressa senza preoccupazioni, con la bacchetta in mano. La McGranitt li aveva ritenuti abbastanza maturi per utilizzare la magia e così durante la loro ultima lezione avrebbero fatto un po' di pratica di trasfigurazione.
'Non posso credere che sia già l'ultimo giorno di punizione' pensò, per poi scacciare quel pensiero, infastidita dal fatto che ormai pensasse soltanto a quel maledetto di un Malfoy."Forza ragazzi, oggi è l'ultimo giorno" disse la professoressa McGranitt "Vi tratterete meno del solito e se fossi in voi" continuò guardandoli con uno sguardo decisamente inquietante "cercherei di non mettere mai più piede in questo ufficio, altrimenti verrete privati della spilla"
"Certo professoressa" risposero Hermione e Draco sedendosi sulle poltroncine incantate.
La McGranitt uscì, lasciando i due ragazzi da soli.Cominciarono a parlare del più e del meno mentre si esercitavano in trasfigurazione, quando Hermione notò qualcosa alla finestra. Si alzò di scatto e la spalancò, sporgendosi all'esterno.
"Granger, chiudi subito quella finestra, qui si gela" commentò Draco, non capendo l'improvviso scatto della ragazza.Lei lo guardò con gli occhi che brillavano per la gioia "Malfoy, sta nevicando"
Aveva ragione; piccoli fiocchi cominciavano a scendere dal cielo, per poi posarsi leggermente sui tetti e sulle strade di Hogwarts.Draco si alzò e raggiunse la ragazza alla finestra. Rimasero qualche minuto così, appoggiati al davanzale, a guardare lo spettacolo che stava avvenendo fuori. I fiocchi si erano fatti più fitti e una leggera patina bianca ricopriva il castello. Hermione allungò una mano fuori dalla finestra e lasciò posare sulle sue dita qualche fiocco, che si sciolse subito a contatto con il calore della sua pelle.
"Ti piace la neve?" chiese a Draco.
"Sì"Nessuno dei due si stupì della risposta, ormai avevano trovato tante passioni comuni. Hermione lentamente richiuse la finestra e si sfregò le mani intirizzite dal freddo, nella speranza di scaldarle.
Si risedettero sulle poltroncine e ripresero la lezione, ma ormai nessuno dei due era attento.
"Cosa farai questo Natale?" chiese Draco, interrompendo i suoi esercizi.
"Tornerò dai miei genitori e poi andrò a sciare" lo guardò e continuò "Non chiedermi in cosa consiste sciare, non capiresti"
"Era la domanda che ti stavo per fare, Granger"
"In qualunque caso non toccava a te. Tu, piuttosto, che farai?"
"Starò a casa con la mia famiglia e probabilmente andrò a qualche festa, di quelle importanti"
"Tra purosangue, immagino"
"Hai immaginato bene" rispose lui, ma non sembrava particolarmente contento del Natale che avrebbe passato "Cosa ti regaleranno?"
"Non so, credo dei libri, il maglione che ci fa sempre la signora Weasley e poi dolci. Le solite cose insomma. A te?"
"Credo una scopa nuova o qualcosa del genere. Di solito non mi dicono mai cosa comprano"
"Invece tu cosa vorresti?"
"Non saprei, non desidero un regalo particolare" rispose con scarsa convinzione "Tu?"
"Io vorrei una penna nuova, quella che ho è vecchia e tutta rovinata. Oppure una borsa molto carina che ho visto in un negozio, mi è sembrata abbastanza capiente per portare tutti i libri, così non li dovrò più portare in mano"Draco riprese a fare i suoi esercizi, mentre tentava di cambiare colore alle sue sopracciglia.
"Non si fa così, dai la scossa troppo forte. Riprova"
Sbagliò nuovamente il movimento e le sue sopracciglia cominciarono a crescere, senza avere intenzione di fermarsi."Aspetta, ti aiuto io" sbuffò Hermione, che riportò tutto alla normalità con un pigro movimento del poso "Lo sai che sei un caso perso, vero?"
"Ne sono consapevole, ti ringrazio" rispose Draco, ma senza asprezza nelle sue parole.Rimasero zitti per un po', finché il silenzio non si fece imbarazzante, poi Hermione prese coraggio e gli pose la domanda che da giorni gli ronzava in testa "Ehi Malfoy" alzò lo sguardo verso di lui, fino a guardarlo fisso negli occhi "Volevo chiederti... noi, insomma..."
"Sputa il rospo, Granger"
"Ci odiamo?"Lui la guardò negli occhi, occhi nei quali si poteva scorgere un'immensa confusione,poi rispose insicuro "Non lo so. Qualche giorno fa avrei detto di sì, ma ora non posso darti la stessa risposta"
La poltrona non cambiò colore, segno che non stava mentendo.
Nella stanza calò di nuovo il silenzio poi Draco, con voce flebile chiese "Siamo amici?"
'Cosa mi è saltato in testa?' si domandò, già pentito della sua stupidità. Avrebbe fatto la figura del bambino bisognoso di affetto, cosa che non era, e la Granger lo avrebbe sicuramente fatto diventare lo zimbello della scuola.Chiuso nei suoi ragionamenti Draco non si accorse che Hermione era rimasta spiazzata dalla domanda e che tentava di recuperare la voce per fornirgli la risposta.
La professoressa entrò proprio nel momento in cui Hemione parlò, così che Draco non riuscì a sentire la voce della ragazza.
"Vedo che non avete distrutto niente" constatò allegra "Sono molto contenta di ciò. Avete finito la punizione appena in tempo, la settimana prossima potrete tornare dalle vostre famiglie" li congedò con un cenno e, appena i due ragazzi furono usciti, chiuse la porta.
Hermione e Draco si guardarono spaesati, non capendo cosa dovevano fare.
Sarebbero tornati i nemici di un tempo? Oppure avrebbero continuato ad ignorarsi?
"Ciao Malfoy"
"Ciao Granger"
Presero ognuno le proprie strade, ma entrambi, senza farsi notare, si guardarono alle spalle nella speranza di scorgere qualche risposta alle domande che li affliggeva.

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Ci odiamo? | Dramione
FanfictionDraco ed Hermione si sono sempre odiati ed insultati. Finché una punizione li porterà a scoprire che, alla fine, non sono poi così diversi. Il quinto anno sarà particolarmente turbolento quando si ritroveranno ad essere vittima di una maledizione...