"Stai di nuovo andando da lui?" le chiese Ginny, quando la vide sgattaiolare via dalla Sala Comune.
Hermione annuì. "Dobbiamo trovare un modo per risolvere questa situazione il più velocemente possibile."
Da quando Hermione aveva rivelato a Malfoy che avevano un destino in comune e una maledizione da spezzare, il ragazzo aveva smesso di presentarsi da lei seguito dai suoi amichetti e di comportarsi come il peggior idiota della storia. Hermione doveva ammettere di essere rimasta piuttosto sorpresa da un simile cambiamento, ma era consapevole che lui voleva svincolarsi in fretta da lei, soprattutto considerando che, essendo la migliore amica di Harry Potter, si metteva nei guai un giorno sì e l'altro pure.
Durante le lezioni, pranzo, cena e colazione si evitavano accuratamente, stando ben attenti a non attirare l'attenzione su di loro. Ovviamente erano girate delle voci, ma si stavano dando entrambi da fare per metterle a tacere e la loro autorità di Prefetti senza dubbio li aiutava in quella missione.
La sera, però, si vedevano in luoghi nascosti per poter capire come sciogliere quella maledizione.
"Stai attenta" le disse Ginny. "Ho paura che passare tutto quel tempo con lui ti possa far male. Non dimenticarti mai di chi è veramente."
Hermione apprezzava che Ginny, a differenza di Harry e Ron, non le avesse mai detto esplicitamente di non andare. Certo, ogni volta le ricordava che non doveva abbassare la guardia, ma era una premura che Hermione tutto sommato apprezzava. Erano Harry e Ron che non vedevano di buon occhio quegli incontri, soprattutto perché continuava a stare male per via delle voci oscure che le risuonavano in testa. Erano terrorizzati che la frequentazione con Malfoy potesse peggiorare la situazione.
"Sei in ritardo Granger" le disse Malfoy, non appena la ragazza chiuse dietro di sé la porta di una vecchia aula abbandonata. Fecero una serie di incantesimi di protezione e silenziarono la stanza, affinché nessuno li potesse trovare.
"Non rompere, sai bene che il mio dormitorio è più lontano del tuo."
"Saresti potuta uscire prima."
"E tu avresti potuto trovare un posto davvero a metà strada" lo rimbeccò lei.
Le sedie erano sbilenche e non sembravano essere realmente in grado di sostenere il peso di uno studente. Si sedettero su un vecchio banco ammuffito, che scricchiolò sotto di loro. Draco arricciò il naso, evidentemente disgustato, ed Hermione non riuscì a trattenere un sorriso di fronte alla sua espressione. Non appena Malfoy la guardò, però si ricompose all'istante.
"Stavi ridendo di me?" le chiese, lanciandole un'occhiataccia.
Hermione scosse la testa, ridacchiando. "Non potrei mai."Draco piegò le labbra in un accenno di sorriso, ma si chinò subito a cercare un libro che aveva portato con sé nella sua cartella. Hermione si rese conto che avevano appena scherzato come durante i pomeriggi dalla McGrannit. Sembrava quasi che gli ultimi mesi fossero scomparsi.
"Entrambi non ci riusciamo a ricordare che cosa abbiamo desiderato" disse Draco, recapitolando a se stesso quanto sapevano. "Ho fatto delle ricerche per conto mio e nel reparto proibito ho trovato questo tomo. Non lo so tradurre tutto, anzi quasi per niente, ma tu ce la potresti fare" le disse, tirando fuori un grosso tomo polveroso. Aveva una copertina di cuoio nero, tenuta insieme con delle cinghie dorate.
"Hai rubato un libro dal reparto proibito?" squittì Hermione, con una nota di panico nella voce.
"Sì, ma lo riporto domani, sta tranquilla" rispose divertito, vedendo la sua espressione terrorizzata.
"Dai Granger non fare quella faccia, è solo un libro."

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Ci odiamo? | Dramione
Fiksi PenggemarDraco ed Hermione si sono sempre odiati ed insultati. Finché una punizione li porterà a scoprire che, alla fine, non sono poi così diversi. Il quinto anno sarà particolarmente turbolento quando si ritroveranno ad essere vittima di una maledizione...