gli amici si vedono nel momento del bisogno

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Harry e Ron guardarono preoccupati il volto di Hermione, in cui due enormi occhiaie scure contornavano gli occhi rossi di pianto. Videro nel suo sguardo la supplica di non chiederle niente, così non andarono da lei.
"Secondo te che cos'ha?" chiese Ron.
Harry scosse la testa "Non lo so. Che sta male lo si vede lontano un miglio, non ci vuole un genio per capirlo."
"E allora che facciamo?"
"Questo pomeriggio le andiamo a parlare. Suvvia, non guardarmi così, so di aver detto che non la dovevamo forzare, ma guarda quanto sta male. Oggi ha perfino preso una misera A in Trasfigurazione. Peggio di così non credo possa andare."
"In effetti hai ragione. Che dici, le dico un altro giorno di Calì?"
"Direi proprio di sì."

Con l'aiuto dei gemelli Weasley e di Ginny, sempre più preoccupata per la salute della sua amica, Harry e Ron riuscirono a sgomberare la Sala Comune, svuotandola dalle mille presenze fastidiose. Speravano che così Hermione avrebbe finalmente parlato. Ci avevano messo ore per riuscirci, inventando miriadi di scuse diverse per ogni persona.
Certo, il tempo a loro disposizione non era molto, alcune persone si erano addirittura fatte pagare per rimanere fuori dalla Sala Comune, ma Harry era molto fiducioso.
Ginny ebbe il compito di farla uscire dal dormitorio –impresa veramente ardua- e poi la lasciò a suo fratello e a Harry, nonostante anche lei desiderasse scoprire quello che aveva.

"Cosa c'è che non va, Hermione?"
La ragazza si affacciò alla finestra, scuotendo la chioma riccia "Nulla, va tutto bene."
"Guarda che si vede che stai male. Probabilmente hai pianto per giorni, hai gli occhi tutti rossi"
Hermione rimase stupita dalle parole di Ron, poi però fece due più due "Te lo ha detto tua sorella vero?"
Lui arrossì un po' e balbettò "Sì, ma questo non significa che noi non ci preoccupiamo per te"
Harry la abbracciò stretta e subito anche Ron si unì a quell'abbraccio. Hermione, chiusa tra le braccia dei suoi migliori amici cominciò a piangere sommessamente, sfogandosi dopo tanto che stava senza di loro.
"Perdonatemi se non vi ho detto nulla ragazzi"

A Ron sembrò strano vedere Hermione così debole, lei che era sempre così forte e decisa, quasi si era dimenticato che anche lei era una ragazza e non una roccia.
Harry invece si aspettava un suo crollo, sapeva che non sarebbe riuscita a essere indistruttibile per sempre.
"Ho tante voci nella testa e mi sembra di essere ogni giorno più cattiva. Non so bene cosa mi sta succedendo, è tutta colpa di quel libro e della bolla, io non ci capisco nulla" singhiozzò, disperata.
Harry e Ron si guardarono dubbiosi, non capendo quello di cui stava parlando la loro migliore amica.
"Calmati e raccontaci tutto dall'inizio"

Hermione ci provò, facendo respiri sempre più profondi, finché finalmente riuscì a riacquistare il giusto autocontrollo. Gli raccontò tutto, dalla bolla temporale alla stanza segreta in casa di Sirius. Poi si sedette su una poltroncina, stremata.
I suoi amici non sembravano aver assimilato la notizia ed Hermione lasciò loro il giusto tempo.
Fu Harry che ruppe il silenzio imbarazzato che si era generato tre di loro

"Se tu non puoi andare in biblioteca perché senti delle strane voci vorrà dire che andremo io e Ron a fare ulteriori ricerche su questa bolla temporale e sul libro che hai letto. Se necessario guarderemo anche nel Reparto Proibito. Ti ricordi il titolo del libro a casa di Sirius?"
"Mi pare si chiamasse Incanti segreti, ma non ne sono sicura al cento per cento"
"Non importa, lo cercheremo. Tra poco la stanza si riempirà, è meglio che tu vada a riposarti che sei esausta. Noi andiamo in biblioteca e cominciamo a vedere qualcosa."
"Non c'è nulla sulla bolla temporale, se non qualche breve mito. Ho già cercato io prima delle vacanze Natalizie."
"Non importa, daremo una seconda occhiata" rispose Ron, cercando di mantenere la calma. Lui e Harry non avevano mai trovato nulla in qualche libro, di solito era Hermione quella che sapeva le cose.

Hermione regalò loro un sorriso stanco e si diresse nel suo dormitorio, crollando all'istante in un sonno profondo.
Harry e Ron invece erano preoccupatissimi. Non pensavano che la faccenda potesse essere così grave e che nuovi incantesimi oscuri si erano aggiunti al ritorno di Voldemort.
Corsero in biblioteca con il Mantello dell'Invisibilità sotto il braccio, in modo da poter rimanere anche dopo l'orario di chiusura.

Cercarono tutto il giorno, poi la notte entrarono nel Reparto Proibito, continuando a leggere libri a loro vietati illuminati solo dalla flebile luce della bacchetta. Solo all'alba trovarono qualcosa. Rubarono il libro, sicuri che nessuno si sarebbe accorto della mancanza di un piccolo tomo dalla copertina verdastra, intaccato dalla muffa.
La mattina seguente crollarono sul letto esausti, ma poterono dormire solo pochi minuti che subito vennero svegliati dai loro compagni di stanza. Si prepararono in fretta e si diressero a lezione.


"Cosa vi succede?" chiese Hermione durante il pranzo, con una cera migliore rispetto a quella dei giorni precedenti.
"Abbiamo fatto un po' di ricerche ieri sera" rispose Ron tra uno sbadiglio e un altro "Se vuoi dopo ti leggiamo quello che abbiamo trovato."
"Ma non dovevate fare così tardi, siete esausti" li rimproverò lei, leggermente contrariata.
"Non c'è problema."

Ci odiamo? | DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora