Battibecchi rivelatori

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"Non hai idea della gaffe che ho fatto, mi stavano quasi per scoprire" disse Lavanda a Calì, arricciandosi una ciocca di capelli. Calì non appena vide Hermione sgranò gli occhi e tappò la bocca all'amica, che la guardò terrorizzata. Hermione sapeva che avrebbe dovuto indagare su cosa stavano combinando quelle due, ma per loro fortuna quella sera non ne aveva il tempo, né la voglia. Passò oltre facendo finta di non aver sentito nemmeno una parola.

"Harry, potresti prestarmi di nuovo il mantello dell'invisibilità?" chiese Hermione al suo migliore amico, che stava accoccolato su una poltroncina abbracciato a Ginny.
"Ti vedi di nuovo con Malfoy?" le chiese, guardandola con disapprovazione. "Dovreste smetterla di vedervi a simili orari."
"Harry, sai bene che il resto del giorno devo studiare. Stai tranquillo, non è pericoloso."Harry sbuffò, ma si arrese e diede il mantello ad Hermione.

"Ti prego però, non fare troppo tardi."
Hermione gli scoccò un veloce bacio sulla guancia. "Promesso."
Ginny la bloccò prima che scappasse via. "Noi due dobbiamo ancora parlare. Non accetto scuse, domani mattina mi dedichi almeno un'ora."
"Va bene, domani sono tutta tua!"
Diede un bacino anche alla sua migliore amica e poi scappò via.
                                                                                           ***
"Ci hai messo un secolo Granger, pensavo mi avessi lasciato qui a morire di vecchiaia."
"Sia mai che il tuo bel visino si sciupi" lo canzonò Hermione.

"Pensi che abbia un bel visino?" gli chiese lui a bruciapelo, con fare sornione.

Hermione avvampò in un istante. "Ti stavo solo sfottendo, idiota!" esclamò, facendo ben attenzione a distogliere lo sguardo. Lui rise di gusto vedendola così imbarazzata.

Hermione però si rese conto che la sua era una domanda valida. Fino a pochi mesi prima avrebbe detto che Malfoy decisamente non fosse bello. Era troppo pallido, aveva i tratti del volto troppo affilati, gli occhi chiari sembravano pieni di nebbia. Eppure, ora non era più in grado di dire la stessa cosa. In qualche modo aveva cominciato ad apprezzare proprio quei tratti così spigolosi e quegli occhi così sfuggenti avevano avuto il potere di mandarla in confusione come nient'altro prima di quel momento.

"Quindi pensi che io sia brutto?" insistette Malfoy.

"Sei solo un pallone gonfiato" gli disse Hermione. Quella sera sembrava ben intenzionato a farsi insultare, questo era più che evidente.

"Stai continuando a evitare la domanda."

"Solo perché tu non vuoi davvero sapere la risposta."

"E invece ti assicuro che la voglio proprio sapere."

Hermione alzò gli occhi al cielo. Lo detestava quando cominciava quei suoi stupidi giochetti di parole per farsi dire quello che desiderava.
"Se vuoi farti fare dei complimenti vai a cercare la Parkinson. Io non te li farò mai."

"Qui qualcuno è geloso?"

"Nei tuoi sogni, Malfoy. Qui l'unico che si comporta da geloso sei tu."

"Quando mai lo avrei fatto?"

"Prima."

"Prima quando?"

Quella sera era decisamente fastidioso, Hermione si domandò che cosa gli fosse preso. Sembrava quasi che stesse flirtando con lei e il fatto che stessero a mezzo centimetro di lontananza, appiccicati sotto al mantello dell'invisibilità, non la aiutava affatto a mantenere il suo solito distacco e il suo tono saccente. Aveva il terrore che Malfoy potesse notare che ultimamente aveva pensato a lui un po' troppo spesso. Era per quello che aveva evitato di parlare con Ginny dei suoi sentimenti, perché avrebbe significato ammettere qualcosa che la terrorizzava nel profondo e che la faceva disgustare di se stessa.
"Con Oliver."

Ci odiamo? | DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora