Granger, secondo te a che punto siamo?" chiese Draco dopo un bel po' di tempo che esploravano quel posto. Era tutto perfettamente distrutto e non gli parve di notare qualcosa che potesse far distinguere uno scaffale da un altro, ma dovette ammettere che l'idea di Hermione era stata piuttosto buona. Ogni volta che senza rendersene conto tornavano in un punto in cui erano già stati grazie a quel filo riuscivano a non girare in tondo all'infinito. Certo, del suo maglione ora rimaneva solo una manica, ma almeno stavano risparmiando un po' di tempo.
"Non ne ho la più pallida idea, Malfoy. È tutto dannatamente uguale"
Hermione purtroppo aveva ragione, dovette constatare a malincuore Draco, nonostante avesse sperato che almeno lei riuscisse a capirci qualcosa di più. Insomma, era o non era la studentessa più brillante della scuola?Intanto continuava a tenerla per mano, nonostante non ci fosse più il rischio di perdersi di vista, ma dato che la Grenger non sembrava fare storie Draco era intenzionata a non lasciarla.
In realtà non sapeva nemmeno lui perché ci teneva così tanto a mantenere quel contatto, ma decise di smettere di rimuginarci sopra e di affidarsi al suo sesto senso. 'Potrebbe sempre decidere di lasciarmi qui dato che non mi sopporta, è meglio prendere serie precauzioni' si disse per giustificare il suo strano comportamento.All'improvviso una voce lo scosse, ma non era quella della Granger. Era stranamente acuta e infantile, come se appartenesse ad un bambino dispettoso che lo stesse prendendo in giro "Oh-oh il tempo scorre, oh-oh muoviti, corri". Quella voce continuò a cantare quella specie di filastrocca come una lenta litania che li accompagnava.
"Che cosa significa?" chiese Draco, cercando di mascherare la paura che si stava impossessando di lui.
"Non lo so, ma ho come l'impressione che dobbiamo darci una mossa" rispose Hermione, affrettando il passo.
"Perspicace, non ci sarei mai arrivato" ribatté Draco sarcastico.Stavano quasi correndo, cercando di non fermarsi, seguiti da quell'inquietante voce che non aveva intenzione di smettere di cantare. Anzi, accelerava di secondo in secondo, tenendo il ritmo con la corsa dei due ragazzi.
Durante la loro corsa Hermione passò la manica del maglione a Draco e si sfilò il suo, cercando di sfilacciarlo senza fermarsi. Il paesaggio intorno a loro non sembrava aver intenzione di cambiare, non era né più antico né in qualche modo diverso. Però qualcosa era cambiato, anche se non era facile da individuare: un leggero odore salmastro andava ad affiancare la puzza di muffa.Hermione e Draco, se possibile, affrettarono ancora il passo, affidandosi maggiormente all'olfatto piuttosto che alla vista. L'odore di alghe si fece sempre più pungente e in alcuni momenti raffiche gelide di vento spazzavano quella strana libreria, facendo svolazzare ovunque le pagine dei libri.
Mano a mano che proseguirono incontro a quell'odore la voce che li tartassava cominciava a farsi sempre meno potente, affievolendosi come se non ci fosse più nulla di cui contare il tempo."Perché la voce sta sparendo?"
"Per due motivi: o siamo vicini alla meta o il nostro tempo sta scadendo" rispose Hermione, cercando di non pensare a quello che sarebbe potuto accadere.
Sovrappensiero inciampò in un sasso e cadde per terra, bucandosi una calza e ferendosi leggermente il ginocchio, ma si rialzò subito, come se non le fosse accaduto nulla."Tutto bene, Granger?" chiese Draco per poi mordersi subito la lingua, dandosi dello sciocco. La Granger era amica del nemico, non una persona con cui conversare amabilmente.
"Sì" rispose lei, senza badare al fatto che Draco Malfoy avesse chiesto ad una mezzosangue come stava, troppo occupata nel trovare una via di uscita.
Finalmente il panorama cambiò e si trovarono di fronte ad un immenso lago, le cui acque rilucevano in modo innaturale. Strane foglie galleggiavano placidamente sull'acqua, illuminandosi di viola ogni qualvolta si scontravano tra loro. Hermione e Draco si avvicinarono alla riva del lago e notarono l'assenza di pesci nelle acque scure. Entrambi lo osservarono, ammaliati dalla luce di quello strano posto, poi Draco pose la domanda più ovvia da fare in quel frangente "Cosa ci fa un lago in una libreria?"
"Non lo so" rispose Hermione, togliendosi le scarpe e immergendo i piedi nel lago. L'acqua scura e fredda le lambì le caviglie, ma la ragazza non sembrava impaurita. Non si poteva dire la stessa cosa del ragazzo."Cosa stai facendo, Granger?" quasi urlò Draco, guardando sconvolto la ragazza avanzare lentamente, facendo arrivare l'acqua alle sue ginocchia "Potrebbero esserci animali feroci lì in fondo, l'acqua potrebbe essere avvelenata, potresti morire!" balbettò guardandola con gli occhi fuori dalle orbite e con le mani tra i capelli, comportamento che di certo non si addiceva ad un Malfoy.
"Da quando ti preoccupi per me, Malfoy?" chiese Hermione, girandosi appena verso di lui e continuando la sua avanzata.
"Fermati, brutta rimbambita che non sei altro"
"Siamo passati agli insulti pesanti, insomma" rispose lei, sorridendo appena vedendo quanto il ragazzo era in ansia.
"Oh, per le mutande di Merlino, non puoi lasciarmi qui"
"Sì che posso" rispose ancora, poi continuò, decisa a vedere fino a che punto Draco si sarebbe spinto "E poi non ti farei un favore a morire? Ti saresti liberato di me"
"Ma perché sei così subdola?" le chiese a sua volta senza rispondere alla sua domanda. Si tolse anche lui le scarpe e raggiunse in tutta fretta Hermione, che dal canto suo era convinta che l'avrebbe seguita.
"Ma come, non c'era il rischio di morire?" chiese beffarda.
"Se mi lasci qui muoio comunque, tanto vale che moriamo insieme" rispose lui tetro.
"Come sei cavalleresco" lo sbeffeggiò ancora Hermione.
"Quella qualità la lascio volentieri alla tua casa"Risero entrambi, cercando di ignorare l'acqua che ormai era salita all'altezza del loro petto.
"Mi spieghi perché siamo qui dentro?" chiese Draco, guardando, per quella che era convinto sarebbe stata l'ultima volta, Hermione.
"Se tutto va secondo i miei piani noi ci immergiamo nel lago, nuotiamo in profondità e torniamo ad Hogwarts" rispose lei, augurandosi con tutto il cuore di avere ragione "Solo questo può essere il centro del labirinto" si giustificò poi in un sussurro."Senti Granger, spera per te di avere ragione, altrimenti nell'aldilà ti ammazzo una seconda volta"
Hermione sorrise leggermente, cercando di ignorare la paura che le si stava insinuando nel cuore.
Strinse la mano a Draco, presero un grosso respiro e si immersero in quelle acque terribilmente inospitali. Nuotarono verso il fondo finché non mancò loro il respiro e i polmoni si svuotarono, finché la vista non si annebbiò e il buio prevalse, separandoli.
'Draco' pensò Hermione prima di perdere i sensi.
'Hermione' pensò Draco prima di perdere i sensi.
Poi i due ragazzi caddero nell'oblio, toccando la sabbia nera che costituiva il fondo del lago.
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Ci odiamo? | Dramione
FanficDraco ed Hermione si sono sempre odiati ed insultati. Finché una punizione li porterà a scoprire che, alla fine, non sono poi così diversi. Il quinto anno sarà particolarmente turbolento quando si ritroveranno ad essere vittima di una maledizione...