22. Riammissione

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"Riesci a starmi dietro con la macchina?" Mi chiede dopo aver caricato nella sua macchina il borsone dei panni. Dubito che quei panni siano stati lavati di recente. Trevor e Kyle si sono dispiaciuti che il loro amico se ne vada, ma non hanno obbiettato troppo sulla nostra storia appena iniziata. "Certo fai strada." Salgo sul mio enorme pick-up, lo vedo strabuzzare gli occhi, forse non si aspettava una macchina così grande. Quando partiamo chiamo Jhon per fargli sapere le ultime novità. "Ehi tesoro, tutto bene?" Risponde subito ed è sempre piacevole sentirlo. "Si sì, sto bene. Io e quel ragazzo che mi è venuto a trovare in ospedale stiamo assieme." Strizzo un occhio aspettandomi la paternale. "Ah. Bhe. Cavoli, un po' me lo aspettavo, quindi starai con lui al campus?" Vedo che ci è già arrivato. "Si, pensavo di stare con lui al campus, ma ovviamente verrò anche a casa per venirti a trovare." Voglio che sia chiaro che ci tengo a vederlo. "Ogni tanto potremmo stare anche nella mia camera." Gli faccio e lo sento sospirare di gioia. "Certo, sai che puoi venire qui quando vuoi, è casa tua. Allora ci vediamo presto?" So che l'ultima settimana non l'ho sentito molto e dovrei passare a trovarlo. "Si ci vediamo presto papà." Quando sente che lo chiamo così potrei giurare di sentirlo piangere e tirare su col naso. Ci fermiamo nel parcheggio di un negozio anonimo. Mi prende per mano e ci incamminiamo verso l'entrata. "Devi sapere tutto prima di venire a vivere con me al campus." Mi avverte aprendomi la porta. Entriamo in un sexy shop. "Ma io qui non posso entrare, non sono maggiorenne." Provo ad uscire, ma mi tiene stratta per mano. "Non ti controllano il documento e poi sei con me." Mi rassicura. Passiamo oltre i dvd dei porno. "Cosa sei disposta a provare?" Mi chiede passando davanti alla parete di falli, palline e altre cose in silicone. "Bhe non quello." Indico la mano e il piede di gomma. "Ok, niente di esagerato ho capito." Sorride divertito. "Bhe questi dove andrebbero?" Chiedo curiosa osservando l'intera parete. "Questi vanno dietro piccola. Non ho mai avuto qualcuno con cui volerli usare, ma con te sono davvero curioso." Deglutisco quando capisco che tipo di giochi sono. "Ma quando li usi?" Ora sono veramente curiosa. "Quando facciamo l'amore, con questo dietro sei ancora più stretta, più stretto più attrito e quindi più intenso." Mi spiega con un ghigno in volto. Prende un plug in silicone semplice e uno cilindrico un po' più grande. "Tranquilla, andremo per gradi." Li mette dentro al cestino e proseguiamo verso un'altra parte piena di dildo e di vibratori. Prende uno dei vibratori, è abbastanza grande e rotea anche oltre che vibrare. "Ti sta venendo voglia?" Gli chiedo guardando il cestino poi noto la sua mascella serrata. "Ho sempre voglia con te. Ma in questo momento è davvero difficile controllarmi. Sapere che sei disposta a provare con me tutte queste cose. Vieni." Mi prende per il polso e mi trascina in un angolo, ha cambiato tono di voce. Si addossa alla parete, mi mette la mano sui suoi pantaloni. "Piccola, sai cosa fare." Premo la mano sulla sua patta, striscio la mano sul rigonfiamento. Appoggia la testa alla mia spalla e quando viene lo sento grugnire. Mi guarda negli occhi cercando non so cosa, ma io reggo il suo sguardo sperando che veda quanto lo amo. "Ti da fastidio quello che è successo? Perché potrebbe succedere di tanto in tanto." Pensava che io sarei scappata o schifata dal suo comportamento. "Mi piace farti venire nei boxer." Lo prendo in giro e vedo che si rilassa. "Mi piace il tuo tocco magico piccola. Riprendiamo il giro prima che ci buttino fuori." Torniamo tra le varie scansie, prende un paio di manette imbottite. "Ti ha dato fastidio quando ti ho bloccato le mani con la maglietta?" Scuoto la testa, mi è piaciuto parecchio invece essere completamente al suo comando. Il gestore del negozio ci guarda attentamente mentre Jaxon paga quello che ha preso e gli mostra il documento in cui attesta la maggiore età. Tornati alle macchine andiamo diretti al campus. Parcheggio il Ford dietro la sua macchina, nasconde la busta dei giochi nel borsone, mi prende per mano e ci dirigiamo dentro la confraternita. Quando entriamo temo che la nostra bolla possa scoppiare mentre invece lui mi stringe la mano di più. Lucas ci vede entrare, ci guarda stupito. "Quindi voi due?" Lascia intendere il resto della domanda. "Si è la mia ragazza." Lo dice serio e direi con una punta di fierezza. Anche Oliver e Liam ci guardano incuriositi mentre saliamo le scale. Mateo è sul pianerottolo che ci guarda sorridente, Jaxon si avvicina e lo abbraccia. Quando si staccano, si avvicina a me e mi abbraccia stretta. "Ora ti devi rimettere in forma fratello." Lo ammonisce Mateo dandogli una pacca sulla spalla. Jaxon mi fa entrare in camera sua e lascia il borsone per terra. "Vieni con me in palestra quando mi alleno?" Mi chiede mentre lascio la mia valigia vicino alla cabina armadio. "Per fare gli sporcaccioni nella doccia?" Chiedo ammiccando. "Hai già capito piccola." Mi si avvicina e mi abbraccia da dietro. "Si direi che posso allenarmi mentre ti alleni anche te." Ammetto serena. Apre il borsone e tira fuori il lubrificante dal sacchetto.

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