"Piccola prima è meglio andare a pulire il piercing, dopo andremo in piscina." Acconsento a seguire come vuole fare lui. Ci infiliamo sotto la doccia della camera in cui stiamo, le sue dita sono delicate quando pulisce quella parte, mi addosso a lui perché mi piace quello che mi sta facendo e lui lo sa bene. Lo sento ghignare mentre le sue dita scorrono leggere. Mi insapona per bene e poi è il mio turno, sciacqua via il sapone con accuratezza. Una volta asciutta mi stendo sul letto, Jaxon mi raggiunge con due cottonfiock e la pomata. Pulisce delicatamente i rimasugli e poi spalma una noce di crema nella parte interessata. "Sei pronta." Mi informa così mi metto mutande pulite e pantaloni della tuta. Scendiamo alla piscina, Mateo è vicino a sua mamma e stanno chiacchierando, è abbastanza imbarazzante sapere che ci hanno visto proprio a fine amplesso. Mateo chiede a Jaxon se lo aiuta con lo spritz così io e Melania rimaniamo sole sui sdrai. "Scusa per prima, con Mateo non è mai successo. Sarà che mi viene a trovare sempre da solo. Ma quindi vuoi due fate sesso?" Annuisco decisa, lo facciamo ampiamente. "Ah, ma usate qualche protezione?" Anche lei come mio padre si preoccupa. "Si, prendo la pillola." Sembra soddisfatta di sentire che non diventerà nonna a breve. "Sei stata con molti ragazzi? Insomma non è un segreto che mio figlio avesse un certo giro di ragazze attorno." Sto per rispondere usando i ragazzi tornano dalla cucina con gli spritz. "Di che parlavate voi due?" Chiede Mateo curioso. "Nulla di che, le ho chiesto se tuo fratello è uno dei tanti come lei è una delle tante." Mateo strabuzza gli occhi. "Saranno affari loro mamma." La ammonisce. "Io sono stato il suo primo e sarò anche l'ultimo. Lo sa che ho avuto parecchie avventure di una notte, ma lei non è una delle tante." Sbatte insistentemente le palpebre Melania. "Cioè prima di conoscerti era ancora vergine?" Annuisco e anche Jaxon conferma questo dettaglio alla madre. "Si la prendevo anche in giro che la chiamavo 'verginella'. Le ho dato l'anello del nonno, gliel'ho dato quasi subito, sapevo che non sarei più riuscito a vivere senza di lei anche se ancora non me ne rendevo conto." Melania guarda il figlio come se avesse una visione. "Sei cambiato molto da come ti ricordavo." Finalmente si sta rendendo contro che suo figlio è migliore di come lo ricorda. "Si, è merito suo. Non me n'è mai fregato un cazzo di niente e di nessuno, ma da quando è arrivata Elena è cambiato tutto." Ammette guardando la madre dritto negli occhi. "Mi fa piacere vedere che hai trovato una persona buona e che ti sostenga con così tanta tenacia." Ora riconosco la donna che mi hanno descritto i due fratelli.
La governante entra nella stanza della piscina e ci comunica che la cena è pronta. "Come vi trovate assieme nonostante Jaxon non si sia voluto operare." Vedo il mio ragazzo alzare gli occhi al cielo. "Perché scusi? A cosa si doveva operare?" Chiedo confusa. "Jaxon non si è voluto sottoporre alla circoncisione, era abbastanza grande per decidere e ha rifiutato l'intervento. Qua come in America quasi tutti si sottopongono a questa operazione." Mi siedo a tavola, non vedo il problema. "Ma aveva qualche problema là sotto?" La signora ispanica che fa la governante ci porta ad ognuno il proprio piatto. "No, no, ma è una pratica fortemente raccomandata." Il rotolo di carne è davvero buono, succoso e saporito. "Veramente da dove vengo io è più normale che non lo siamo, si usa quella operazione solo quando ci sono problemi o alcune religioni la praticano regolarmente." Jaxon mi fissa stupito. "Per quello non hai mai detto nulla su quello. Per te è normale così, me lo sono chiesto diverse volte e finalmente capisco perché non ti sia mai posta alcun problema." Mi guarda malizioso e io gli faccio la linguaccia. "Vedi, sei proprio fatta apposta per me piccola." Mi da una strizzata al fianco, così sobbalzo e inevitabilmente la pelle preme sul piercing, lo guardo di traverso. Finita la carne mi alzo e vado a prendere il coccio dove ho fatto il mascarpone, lo poso sulla tavola e sporziono. Jaxon si butta a capo fitto sulla sua ciotola di mascarpone, appena ne mangio la prima cucciata capisco il perché, mi è venuto veramente bene. Mateo fa il secondo giro col mascarpone assieme a suo fratello. "Certo che ne hai messo di caffe." Mateo si sta ingozzando col mascarpone. "Si perché va fatto col caffè non con quella roba lunga che bevete qua." Gli rispondo sicura. Mi stendo nel letto con solo addosso una maglietta di Jaxon, lui torna dal bagno con dei cottonfiock e del disinfettante oltre che dei dischetti in cotone. Mi abbassa le mutande per poi pulire la crema che mi ha messo prima. "Posso piccola? Giusto con la lingua." Mi assicura, scuoto la testa. "Vado a sciacquarmi la bocca col collutorio così è sicuro." Sospiro e Jaxon ghigna perché ha capito che l'ha vinta, va in bagno e torna velocemente. Affonda la testa tra le mie gambe, gli passo le dita tra i capelli, glieli strattono. Sento la sua lingua bagnata sulla mia parte più sensibile, ansimo. "Mi devo fermare piccola?" Scuoto la testa. "Non ti. Fermare. Jax." La sua lingua sapiente torna su di me. Vengo mugolando. "Mi è mancato il tuo sapore." Ripulisce di nuovo bene l'area e spalma la crema prima di rimettermi a posto le mutande. "Mi cambi il bendaggio del tatuaggio?" Mi chiede ed annuisco felice. Applico la pomata sulla rosa nera che spicca vicino al mio nome, richiudo con la pellicola apposita, una volta fatto ci sdraiamo pronti a dormire.
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Ce n'è sempre una
ChickLitElena è una ragazza solitaria, pochi amici e anche in casa nulla è come dovrebbe essere. La sua vita procede come sempre fino a quel incidente, di lì tutto cambia e i cambiamenti portano sempre aria nuova. La storia è piena di violenza, linguaggio f...