< Giò, Mi sa che hai fatto colpo. Guarda che ti ha mandato a dire il poeta dagli occhi verdi>
Estrasse un biglietto dalla tasca..
Presi il biglietto
Pccrè, spero di vederti al più presto.
-Edo.Allora partendo dal presupposto che non so neanche come fai di cognome, cosa vuoi dalla mia vita?
Rimasi scioccata e sentii subito Naditza <C're? Hai fatto colpo?>
<Ma che ne so Nad, so solo che mi sta sulle palle>
<Non si direbbe sa come sei arrossita mentre leggevi il biglietto> disse Serena
<Ò ver fai?> Dissi scioccata dato che neanche me ne ero accorta
<Certo ammò>Stavo zitta,seduta sul letto guardando il mare fuori dalla mia cella,cercando di capire cosa volesse Edoardo. Per carità, un bel ragazzo. Gli occhi verdi più belli che avessi mai visto. Ma che voleva?.
Passai il pomeriggio nella cella a dormire mentre Naditza e Serena erano a farsi l'ora d'aria.
Mentre dormivo sentii una presenza seduta accanto a me e una carezza attraversarmi la schiena
Mi rilassai pensando fosse Naditza
Ma poi sentii quella voce...<Pccrè staje dormendò?>
Edoardo. Ma che ci faceva qui. Era vietato entrare qui per i maschi.
Mi alzai di botto<Ma che ci fai qui?>
<Sono venuto per vederti. Te l'avevo scritto che ti volevo vedere al più presto. L'hai letto il biglietto?> disse, come se fosse la cosa più normale del mondo.
<Si l'ho letto.Ma cosa vuoi dalla mia vita? Lasciami in pace>
<E ti è piaciuto?>Restai in silenzio e sbuffai cercando di mettermi composta sul letto
<Vuoi che vado via?> Mi disse lui.
<Forse non hai capito che se ti beccano qua, ti portano a Poggioreale e buttano via la chiave>
< Pccrè te preoccùp ppe me?>disse con un sorriso soddisfatto mettendomi una mano sul viso.
<Togliti quel sorriso dalla faccia e vattene>
<E tu prima rispondi>Prima che potessi aprire bocca sentii dei passi che si stavano avvicinando alla mia cella
<Nasconditi nel bagno. Vai.> Dissi facendolo alzare e portandolo in bagno
Lui rideva divertito
Ero agitata. Non volevo finisse nei guai.
Entrò Liz<Giorgia tutto apposto?>
<Si perché?>
<Ti sentivo parlare>
<Ah, no vabbè lascia stare, parlavo nel sonno>
<Va bene. Statt' accort>
Appena sentii Liz uscire dal dormitorio mi precipitai da quel cretino.<Oh, se n'è andata e sarebbe l'ora di andartene pure tu. Non voglio problemi> gli dissi
<E tu vuoi che me vado pccrè?> Disse avvicinandosi
<Edoardo tu forse non hai capito che mi devi lasciare stare.>
<tu nun aie capitò ca' si te facciò na' domànd vogliò ca' mi rispondi. Allora, ti preoccupi per me?>
<No. Del fatto che tu possa finire a Poggioreale non me ne frega niente. Sono io che non voglio finire nei guai per colpa tua.>
<Non si direbbe da come mi guardi.>Si avvicinò a me e mi alzò la faccia per guardarlo dritto negli occhi.
Mi incantavo a guardarli. Erano veramente belli. Lui era bello. E non capivo come mai mi stesse dietro.<Edoardo vattene.>
<Vabbuò vado via. Però promettimi che stanotte mi sogni>
<Certo come no, cammina và>
<Ciao pccrè>Mi diede un bacio sulla guancia e andò via. Lasciandomi lì. Come una cretina. A ripensare a tutti questo.
La serata passò in fretta e io continuavo a pensarlo. Dopo la cena tornai in cella e andai a cambiarmi. Solo allora vidi un bigliettino sul mio letto
"Ancora?" Pensai."N'è che bello e buon te staje namorandò di me pccrè?"
Ma vai a cagare. Ma figurati se io mi innamoro di uno come lui. Ma quando mai
Posai il bigliettino sul tavolo e mi misi a dormire.
Strano ma quella notte lo sognai..
Mi svegliai come al solito dal suono della sveglia.
Stessa routine del giorno prima ma oggi sarei dovuta andare pure in cucina per il pranzo.
Mi sbrigai a fare tutti i letti e arrivati alla cella di Edoardo...
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Ci Sta Il Mare Fuori. (Mare Fuori.)🌊
RomanceGiorgia per via di una rissa successa dopo solo due giorni passati all'IPM si ritroverà a fare i conti con la vita, con l'amore e con l'amicizia.