Capitolo 34

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Giorgia pov's
Edoardo andò da Ciro e io decisi di andare in sala comune.
Appena arrivai, c'erano Filippo e Nad che stavano suonando il piano, Cardiotrap che cantava una canzone che aveva scritto e Carmine che eri lì a guardare.
Carmine aveva affrontato un brutto periodo. Aveva perso Nina e l'unica cosa che gli era rimasta di lei, era Futura. Però non era molto convinto di prendersi cura di lei e io volevo capire il perché.
<Ciao Cà> gli dissi arrivando con un sorriso.
Lui mi guardò e fece un cenno con la testa
<Carmine sono stata con Futura. È una bambina dolcissima>
<O sacc'. È tutta sua madre. Non ha preso niente da me e menomale.> Mi disse
<Perché pensi questo? È tua figlia. È frutto dell'amore che c'è stato tra te e Nina> gli dissi, cercando di farlo ragionare.
<È frutto di un amore che non c'è più. Quella bambina non ha più una madre. Come dovrei accudirla? Come? Mi sento mancare l'aria ogni volta che qualcuno me la nomina. Io non so come crescerla. Come devo fare? C'agg fa?> Mi disse con gli occhi lucidi, pieni di rabbia verso la persona che aveva ucciso sua moglie e la madre di sua figlia
<Carmine..> mi limitai ad abbracciarlo. Mi faceva pena in quelle condizioni
Lui scoppiò a piangermi tra le braccia. Aveva bisogno di qualcuno che gli stesse accanto e Filippo stava cercando in tutti i modi di aiutarlo.
Vidi Mimmo che guardando la scena andò via con un ghigno ma decisi di ignorarlo.

<Giorgia io nun sacc c'agg fa. Io non ce la faccio. Futura merita di meglio> disse, singhiozzando
<Carmine. Nina non vorrebbe questo. Nina vi ama e sarebbe parecchio arrabbiata a sentire queste cose. Sono stata con Edoardo a cullare Futura ed è dolcissima, fidati>
<Ma tu che ne sai di quello che pensava Nina? Tu e lui che ne sapete di quello che pensava, Di quello che voleva? Chi ti ha portato a farlo con Edoardo? Perché? Lui deve stare lontano da mia figlia.> Mi disse sbraitando contro
<Carmine perché ce l'hai tanto con lui?> Gli dissi
<Nennè tu ancora non hai capito che è stat Iss e o grupp soj a ucciderla > mi disse e andò via.
Io ero scioccata. Come era potuto succedere? Quando? Edoardo era capace di ammazzare la madre di una bambina innocente?
Decisi di mettermi su una sedia a pensare quando era successo e se tutto quello che mi aveva detto Carmine era vero.
Edoardo era uscito l'ultima volta, il 9 maggio per conoscere "suo figlio".
Nina era morta proprio il 9 maggio, il giorno del loro matrimonio, alla fine del ricevimento che aveva avuto poche persone, ma buone.
I miei pensieri vennero interrotti dalla figura di Edoardo che si era rivelata davanti a me
<T'agg parlà> mi disse arrabbiato
<Pure io.> Gli dissi.
Mi prese per una mano e mi portò dietro il tendone
<Che hai fatto? Come hai potuto?> Mi disse arrabbiato
<Che ho fatto?> Gli dissi cadendo dalle nuvole
<sei diventata Santa?> Mi disse con un ghigno in faccia
<Ma ti sei rincoglionito? Mi spieghi? > Gli dissi parecchio nervosa
<L'hai baciato. >
<Eh?> Gli dissi
<T s baciat o piecuro.> mi disse, ferito nell'orgoglio
<Edoardo ma che stai dicendo?>
Gli dissi alterandomi
<Mi hanno riferito che ti sei baciata con Carmine. Allora è vero o no?> Mi disse alzando la voce
<Vedi di calmarti. Non so chi ti ha detto questa stronzata ma non ho baciato nessuno. Stavo consolando Carmine che piangeva per Nina e per Futura. È questa tutta la fiducia che hai nei miei confronti? Edoardo ma sei serio? Chi ti ha detto questa stronzata?> gli dissi alterando la voce anche io. Mi aveva fatto girare i coglioni.
Lui si rilassò
<Mi stai dicendo che era una stronzata?> Mi disse
<Ti sto dicendo che non ho baciato nessuno ma tu non ti fidi di me. Appena ti vengono a dire mezza cosa, tu parti in terza senza neanche capire se la cosa è vera o no. Ma t vuò scità? Chi ti ha detto sta stronzata?> Gli dissi
< È stato Mimmo.> Mi confessò, abbassando lo sguardo, capendo la stronzata che aveva fatto.
<Tu mi stai dicendo che ti fidi di una persona che entrata adesso in questo istituto piuttosto che fidarti di me? Edoardo ma c t pass pà cap? Vaffanculo> gli dissi liberandomi. Andai via e non volevo stare un minuto di più insieme a una persona che non si fidava.
Tornai in sala comune e con lo sguardo cercai Mimmo.
Trovato .
Ci andai di davanti
<Ciao nennè> mi disse con un sorrisino in faccia
Gli diedi uno schiaffo con una precisione di Picasso e gli lasciai la stampa in piena faccia.
Sputai a terra e me ne andai.
Tornai in cella. Dovevo smaltire i pensieri...


Ciao raga, spero che vi piaccia.❤️




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