Mentre pensavo a tutto questo tornammo dentro l'edificio e c'era il comandante che mi stava cercando.
Prima di lasciarmi andare mi baciò dinuovo. E fu un bacio passionale.
Mi staccai e tornai dal comandante. L'avrei rivisto il giorno dopo all'istituto.
Mi sarebbe mancato.*Il giorno dopo*
Mi svegliai e mi preparai. Ero tranquilla. Il Fatto che tra un po' l'avrei rivisto mi faceva stare bene.
Come al solito, fecimo colazione e andammo nel campetto.
Io ero insieme a Nad, seduta nella panchina e lei voleva sapere tutti i dettagli del giorno prima
Ma a un certo punto sentii un "pccrè" che mi fece voltare con un sorriso a 360 denti. Era lui.
Mi diede un bacio in fronte e io d'istinto ricordai il bacio in fronte che aveva dato il giorno prima a quella ragazza incinta.
Lui si mise accanto a me, mettendomi una mano sopra la gamba, sempre col suo fare possessivo e iniziò a parlare con Naditza, che però non era gentile con lui, anzi gli rispondeva in modo sgarbato.<Vabbuò Giò, io vado a farmi un giro> mi disse Naditza
<Va bene dai, ci vediamo dopo> le risposiLei andò via
<Perché ti rispondeva in quel modo?> Gli chiesi
<Non lo so, pccrè.> Mi rispose lui
<Ah una cosa, ma la ragazza che hai baciato in fronte ieri, era tua sorella?> Gli chiesi. Era un dubbio che volevo togliermi
<Quale ragazza?> Disse lui cadendo dalle nuvole
<E comm qual ragazza? Quella incinta, no?> Gli risposi
<Ah lei..> disse lui deglutendo e non so perché ma sentivo che le cose nell'aria si stavano facendo pesanti
<Eh Edoà, lei, chi era?> Gli chiesi
<Ma pcchè sta domand? Mò sì gelus?> Mi disse lui
<Non cambiarmi discorso. Chi era quella ragazza?> Gli chiesi per l'ennesima volta
<Quale ragazza?> Intervenì Cardiotrap
<Ieri Edoardo ha baciato una ragazza incinta ma non vuole dirmi chi era> gli risposi.
Cardiotrap guardò Edoardo e sbiancò
C'era qualcosa che non sapevo. Me lo sentivo. Rivolsi lo sguardo per l'ennesima volta su Edoardo e Cardiotrap fece un passo indietro andando via
<Edoardo che cosa mi stai nascondendo?> Gli dissi, cercando di guardarlo negli occhi ma evitava il mio sguardo.
<Ti devo parlare> mi disse
<Eh sto Cà. Dici > lo incoraggiai io.
<La ragazza che ho baciato in fronte ieri è.. > non riusciva a finire la frase
<È... Chi Edoà?> Gli dissi.
<È la madre di mio figlio> mi disse, così di botto facendomi cadere tutte le certezze addosso.
Sospirai. Ero delusa. Stavo con un ragazzo che aspettava un bambino e mi sentivo uno schifo per la ragazza che aveva accanto. Lui con quella ragazza ci ha fatto un bambino.
<Gi.. Giò io non te l'ho detto perché aspettav..>
Non lo feci finire di parlare e partii in quinta.
<Aspettavi cosa? Aspettavi che la tua ragazza partorisse per dirmi che hai un bambino? O aspettavi addirittura il battesimo per invitarmi? Edoardo dimmi, che cazzo aspettavi?> Gli sbraitai tutte queste cose addosso e tutti si voltarono a guardarci.
Lui era senza parole. Non riusciva a parlare.
<Fai finta di non avermi mai conosciuto. Io e tu non abbiamo più niente da spartire.> Gli dissi, lasciandolo lì. Da solo. Meritava di stare solo.
Un ragazzo che ti fa credere di amarti alla follia e poi aspetta un bambino non merita nient'altro che stare da solo.
Stavo rientrando nella mia cella e scoppiai in lacrime.
Adesso era tutto chiaro. Mi passò per la mente la frase che disse Ciro mentre si stavano menando
"Io almeno non le nascondo nulla". Quindi lui lo sapeva. Lo sapevano tutti ma nessuno mi ha detto niente.
Non ce l'avevo con loro ma solo con lui. Poteva venirmi a strisciare sotto i piedi ma stavolta poteva morire. Una persona così non merita il perdono.
Passai tutta la giornata in cella a piangere e a pensare a come ero stata stupida a fidarmi di uno così. C'era Nad insieme a Serena che cercava di farmi calmare ma senza alcun risultato.*Il giorno dopo*
Mi svegliai. Stavo male mentalmente e ci venne a svegliare Liz dicendoci che avremo fatto una gita insieme ai ragazzi al mare.
Decisi che dovevo farlo morire e poi una gita al mare era quello che ci serviva...Scusate l'assenza. Spero vi piacciaaa💘
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Ci Sta Il Mare Fuori. (Mare Fuori.)🌊
RomanceGiorgia per via di una rissa successa dopo solo due giorni passati all'IPM si ritroverà a fare i conti con la vita, con l'amore e con l'amicizia.